Moonlight – Recensione

Moonlight di Barry Jenkins è stato il lungometraggio di apertura dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Apprezzato e applaudito nel resto del mondo, qui ha ricevuto solo un timido consenso a fine proiezione. Eppure il film mi è piaciuto, forse per gli stessi motivi per cui molti non lo hanno gradito.

Il plot narrativo segue i tre momenti salienti della vita del protagonista. Little, Chiron e Black sono nomi che parlano sempre del personaggio principale: da bambino egli è “Little”, timido, insicuro, in compagnia di una madre tossicodipendente e di una figura guida, quasi paterna, Juan, lo spacciatore di zona (interpretato con raffinatezza da Mahershala Ali, recentemente visto nelle produzioni Netflix House of Cards e Luke Cage); l’adolescenza, in seguito, pone “Chiron” nella situazione di scegliere se essere oppressore od oppresso, e le conseguenze daranno vita a “Black”, adulto, non troppo consapevole di sé, prodotto di un’infanzia passata nel degrado, che ora abbraccia e respira a pieni polmoni.

Moonlight immagine Cinema 03

Il senso di “non detto” conferisce al film una raffinata cornice poetica

Il lavoro di Barry Jenkins è condito da quel “non detto” su cui molte delle critiche si sono focalizzate, dato che il film narra più per immagini e singole situazioni, senza dare troppe spiegazioni. A mio giudizio, il concetto di cinema trova qui la massima sua espressione con immagini e relativa narrazione che si susseguono senza porsi il problema di illustrarci ogni sfumatura psicologica o relative motivazioni comportamentali; una soluzione che, per l’appunto, ha creato diversi malumori, spingendo alcuni a definire il film “opera incompiuta”. Eppure proprio questo senso di “non detto” conferisce una raffinata cornice poetica che invoglia a rivedere la pellicola per coglierne sfumature perse al primo giro.

La crisi del personaggio è tangibile per tutta la durata del film, così come la sua necessità di voler fare le giuste scelte nella vita (decisioni che condizioneranno per sempre la sua persona), e il suo cercare di non essere più Little o Black, ma semplicemente Chiron, pur con l’amara consapevolezza di aver vissuto una vita che non gli apparteneva, condizionata da influenze e scelte altrui.

Il film è comparso nelle sale statunitensi il 21 ottobre, e la presenza alla Festa del Cinema di Roma assicura un’uscita italiana a breve.

VOTO 7

Moonlight immagine Cinema locandinaGenere: drammatico
Publisher:
Regia: Barry Jenkins
Colonna Sonora: Nicholas Britell
Intepreti: Trevante Rhodes, Mahershala Ali, Naomie Harris, Ashton Sanders
Durata: 110 minuti

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