L’operazione Disney, che mira a riproporre con attori in carne ed ossa (fatte le debite eccezioni, vedi oltre) i suoi grandi capolavori d’animazione, è iniziata con un periodo di sperimentazione, che ha visto la modifica radicale di alcune storie raccontate (Maleficent, Alice in Wonderland), oppure una riproposizione quasi fedele, con piccoli inserimenti inediti irrilevanti (Cenerentola, Il Libro della Giungla). La Bella e la Bestia rientra nella seconda categoria, e pur permettendosi qualche piccola modifica, giusto per regalare un’ulteriore sfumatura nell’economia narrativa del film, non stravolge la storia conosciuta. Lo spettatore deve scendere a patti con questa scelta: la storia è quella già (eventualmente) nota, il finale lo si è già visto ed è ben conosciuto, nonché canonico: “E vissero tutti felici e contenti”. Detto questo, è facile immaginare che con operazioni del genere risulta particolarmente difficile ricreare la “magia” o le emozioni dell’originale d’animazione, e infatti – a confronto – questa versione in live action esce con le ossa rotte.
La Bella e la Bestia in live action, pur permettendosi qualche piccola modifica, non stravolge la storia conosciuta
Nel film in oggetto, tuttavia, viene meno il rapporto simbiotico della Bestia con la rosa, così come tutte le fasi dell’innamoramento di Belle, che sembra invece soffrire della classica sindrome di Stoccolma, non rendendo pienamente giustizia a un personaggio femminile che ci viene presentato diversamente: intelligente, forte, di grande cultura e spirito di avventura. Va detto, inoltre, che un grosso difetto si manifesta nella realizzazione in CGI della Bestia, che appare veramente artificiosa.
In confronto all’originale d’animazione, questo La Bella e la Bestia esce con le ossa rotte
VOTO 6
Genere: sentimentale, musicale, fantastico
Publisher: Disney
Regia: Bill Condom
Colonna Sonora: Alan Menken
Intepreti: Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Kevin Kline, Josh Gad
Durata: 129 minuti