posto solo per dire che l'ultima pagina mette un'allegria
Ad ogni modo, sul discorso iniziato da alberace.
Personalmente ho notato che negli ultimi anni si è scatenata una polemica idiota avverso qualsiasi provvedimento. Si prescindeva dal merito delle decisioni ed i risultati si contestavano facendo ricorso a teorie assurde, che non sto qui ad illustrare.
Uno dei punti, però, sul quale la stampa "polemica" ci ha preso è la lettura del dato occupazionale. Il governo non è intervenuto con i soli sgravi fiscali, ma ha modificato anche la disciplina normativa del diritto del lavoro subordinato (il jobs act e non solo).
Da un lato, la maggioranza parlamentare ha individuato nei dati positivi occupazionali, il riscontro del successo della riforma del lavoro. Tra le voci delle opposizioni, invece, vi è stato chi ha ricondotto quei valori al solo sgravio fiscale e non anche alle modifiche legislative.
A mio avviso, prima di assumere una posizione in merito, occorre valutare i dati futuri.
Se il quadro normativo resta immutato, al venir meno degli incentivi si potrà procedere ad un apprezzamento degli effetti, sul lungo periodo, della riforma del lavoro. Quindi, alcuni attacchi ai proclami di vittoria del fiorentino, avevano senso.
a me dispiace battere sempre sullo stesso punto, ma sono convinto che uno dei più grandi problemi di Grecia e Italia sia proprio lo squilibrio fiscale esistente tra i paesi facenti parte dell'Unione europea. E' semplicemente un impoverimento sistematico e programmato.