Concordo, per molti la malattia viene vista come un'estensione alle ferie.
Qui dopo 3 volte in 6 mesi o 10 giorni in un anno, scatta la lettera che avvisa una possibile indagine, da li si prosegue nel vedere la casistica (ponti, partite etc), si discute con l'interessato sulla sua condizione di salute, si cerca un accordo per migliorarle, se disattende ancora parte revisione delle performance e da li in poi licenziamento.
Generalmente fino a 7 giorni non si chiede certificato medico, ma se si ha un sospetto sull'individuo, si preme per averlo, e qui i medici sono piu' inclini a mandarti a lavorare con paracetamolo che tenerti a casa.
Aggiungo che per quanto si facciano procedure, tutto verte sul manager, sia sul motivare che gestire il personale