che poi il modello eppol mi sembra una forma di collettivismo oligarchico non poi così distante dal comunismo sovietico
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Sono curioso: che lavoro fai?
Fra l'altro visto che esalti la cultura aziendale di questo tipo, ti chiedo: fai ferie? Ritieni giusto che i lavoratori debbano avere un giorno alla settimana di pausa? Oppure ritieni vincente un modello aziendale dove l'azienda ti spia, ti fa lavorare ininterrottamente a comando e dove la tua vita sociale non esiste?
Vedi, al di là del giusto richiamo alle difficoltà del momento, la crisi, ecc...ecc... il lavoro, di base, è perfettamente equiparabile alla merce o a un servizio.
Tu vuoi il mio lavoro, io voglio i tuoi soldi, mettiamo giù un contratto e facciamo business. Ovvero la stessa cosa che avviene per l'acquisto/vendita di beni tolte alcune questioni accessorie (linee di credito/fidi assicurativi ecc..ecc..) che non si applicano ai contratti di lavoro.
C'è però un piccolo problema:
Se io ti vendo merce per 1000 Euro e tu:
Non mi paghi
Mi paghi 800 euro e va bene così perché c'è la crisi
Pretendi che io ti dia più merce allo stesso prezzo perché c'è ancora crisi.
O non becchi la merce, o finisci al recupero crediti, o finisci in tribunale. Dopodiché con me non lavori più.
La stessa cosa dovrebbe essere applicata per il lavoro.
Se io lavoro per te 40 ore settimanali a 1000 Euro al mese e tu:
Non mi paghi
Mi paghi 800 euro perché c'è crisi
Mi chiedi di lavorare 60 ore allo stesso prezzo perché c'è ancora crisi
Personalmente ti becchi delle pernacchie. Ma non perché io sono il nipote di Landini, perché le stesse pernacchie le fai tu, nel momento in cui ti trovi dall'altro lato del rapporto domanda/offerta.
Se poi di fronte alle tue richieste (lato datore di lavoro) o a quelle del cliente (lato venditore) si decide di rimodulare gli accordi, ognuno è libero di decidere se vendere in perdita o lavorare per la gloria, o farsi pagare il dovuto per ogni extra, nei limiti ovviamente della propria disponibilità. rispettivamente, di tempo e di merce.
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No, per una multinazionale giapponese.
Sarpe, tutto giusto e bello.
In teoria o in una grande azienda.
In una piccola azienda dove lavori gomito a gomito con il principale, quando c'e' crisi ci si rimbocca le maniche tutti, primo il principale e di seguito i dipendenti, perche' in una piccola azienda in periodo di crisi, quelli che alle 18:00 si fanno cadere la penna di mano..
durano pochino.
E con la mia esperienza, anche a ragione.
Rimboccarsi le maniche non è un problema, basta essere pagati per rimboccarsele.
Non hai i soldi? Mettiamo giù un bel contrattino integrativo con il quale ti impegni a pagarmi gli straordinari ( magari sotto forma di premio di produzione) una volta incassati i soldi della commessa.
Se invece l'idea è quella di lavorare fianco a fianco del principale per ricevere una pacca sulla spalla mentre lui incassa, io ne faccio anche a meno. E no, sapere che per X giorni anche lui ha fatto la notte in fabbrica non mi sposta la questione di un millimetro: le bollette non le pago con il sudore mio o del principale, le pago con i soldi.
da questo momento: ti amo
ovviamente il mio pistolotto era rivolto a quelli fuori dal mondo che fanno di tutta l'erba un fascio, con la dicotomia "padroni tutti pescecani --> vesus ---> poveri dipendenti tutti sfruttati e ricattati"
quelli che invocano madame la guillottine e non si rendono conto che, essendoci troppi di loro nelle istituzioni, rischiamo di scivolare verso una specie di romania di ceausescu
senza rendersi conto che, nella realtà, nel mezzo ci sono miliardi di sfumature, io lo so bene perché ho interpretato entrambi i ruoli (avendo fatto la falsa partita iva ipersottopagata e senza alcuna tutela per quasi dieci anni)
ma questo è un classico. Chi ha veramente mantenuto ritmi simili, non può che ricordare quel periodo con orrore. Perdi amicizie, nelle poche ore di riposo sei intrattabile ed irascibile. Completamente sclerato, non hai il tempo di guardare i porno, figurati di cercare una donna.
è una vita di merda
su apple. Magari ricordo male, ma quando mori Steve Giobs Sel non fece una qualche iniziativa? Manifesti o qualcosa di similare?
Sarpe, non ci siamo.
Se va male nelle aziende piccole, si fa festa.
Sia dipendenti che principali.
Se siamo nella merda ci si rimbocca le maniche, si lavora di piu' a me non paghi gli straordinari e al principale non e' che guadagna di piu', si esce dalla crisi insieme.
Questo e' l'unico modo che so per uscire dalle crisi, lavorare di piu' e molto spesso allo stesso stipendio.
Quale il premio?
Mantenere il posto e andare avanti, come il principale.
Poi sta alle persone, se il principale e' onesto, ne terra' conto ( come e' capitato a me ), ma come dicevo l'onesta' e' una cosa personale non di categoria.
Certo nelle aziende grandi come Fiat, ma anche una azienda con decine di dipendenti non puo' succedere, ma nelle piccole e' cosi' dalle mie parti ovunque, poi ovvio che i dipendenti statali si facciano pagare anche i 15 minuti di straordinario, ma li c'e' la grande poppa dello stato da mungere.
Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
Le mie foto su 500px - PER ASPERA AD IMAGINEM
www.andreamanna.it
Se siete contenti voi di fare 50/60h a settimana gratis, contenti tutti eh.
Io ho controllato, e sul contratto stanno scritte 40h. Alle 18 il pc si spegne magicamente
inviato dal mio p9-lite tramite tapatalk
Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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Eccomi qua, allora intanto ora operaio in produzione, quindi ora c'è la "fermata di natale", quando lavoravo nei servizi ho sempre lavorato natale (24, 25, 26) capodanno, ferragosto e così via visto che ero tra i "più giovani" e sopratutto la paga doppia non mi dispiace.
Tornando al topic: per prima cosa imparare a leggere che ti risparmi tante figure.
Il mio commento è stato
"Sull'articolo dell'Apple tranne un paio di punti (un paio di numero) non ci vedo niente di strano."
Se per te "esalto la cultura aziendale di questo tipo" problema tuo. Intanto l'articolo è da "giornalismo da facebook" dice tutto e niente.
Poi non so che esperienze lavorative hai o che concezione del lavoro, ma quando c'è da lavorare si lavora e meno che non sei un paraculato.
Sopratutto i contratti si leggono se no sei uguale a quei lavorati che protestano per il lavoro domenicale dei centri commerciali.
Aggiungo anche quotone a Recidivo.