Originariamente Scritto da
Manu
Beh Edward, considera però la tecnologia che veniva impiegata fino a pochissimi secoli fa e quella che c'è oggi. Prima avevano le catapulte e le torri di assedio, oggi abbiamo aviazione, artiglieria pesante, missili balistici ed una miriade di altri armamenti. Fare centinaia di morti in pochi secondi sarebbe una passeggiata. Non è tanto un discorso di attori in campo, penso che (non ridete) semplicemente sia cambiato il modo di fare la guerra. Prima si mirava ad annichilire l'avversario sul campo, adesso si mira di più ad indurlo alla resa ed a conquistare territorio senza cancellare interi eserciti... anche perché chi combattesse una guerra di tipo "tradizionale" con gli armamenti odierni verrebbe visto come un terrorista ed oltretutto esporrebbe anche le proprie truppe a massacri che sarebbero difficilmente spiegabili all'opinione pubblica di un mondo globalizzato.
In Siria non si scontrano direttamente truppe di primo piano sul campo ma comunque sia ci sono decine di fazioni in lotta supportate da gran parte delle potenze mondiali ed una marea di fronti aperti. Governo, ISIS, curdi, turchi, ribelli vari, etc. Considerando tutti i vari aspetti, io ci vedo non poche similitudini con la guerra civile spagnola.
Penso ad ogni modo di poter dire che l'intensità di questa guerra, per quanto si stia parlando di centinaia di migliaia di morti, sia veramente bassa.