Ma sul suicidio assistito è il malato a decidere, non i famigliari. E solo dopo una attenta valutazione psicologica. Non è che danno l'ok al primo pirla depresso che si presenta.
Ma sul suicidio assistito è il malato a decidere, non i famigliari. E solo dopo una attenta valutazione psicologica. Non è che danno l'ok al primo pirla depresso che si presenta.
Giusto, ma la legge non può comprendere solo i malati coscienti ma anche quelli incoscienti. E chi decide? Il genitore? Il marito/moglie? I figli? I fratelli? Certo, se viene stabilito un tutore legale il problema non si pone ma dev'essere fatto prima dell'incoscienza del malato. Che è fattibile se hai un orizzonte temporale tipo con la SLA o altre malattie debilitanti nel tempo, ma in caso di incidente improvviso (tipo il DJ o il mio amico)?
E' lì che si incasina la faccenda per i politici che devono fare la bella figura.
Purtroppo il caso del DJ è solo una parte del problema. Ad esempio il caso Englaro era differente perchè non era il malato a chiedere l'eutanasia bensì il genitore. A livello pratico cambia poco, a livello legale è un altro pianeta...
In caso di malato incosciente non è suicidio assistito ma eutanasia. Due cose differenti.
è ancora più complessa. Perchè nel caso Englaro non si è trattato di eutanasia, ma rifiuto della terapia che la manteneva in vita.
Tale dissenso, poi, non è stato espresso dai familiari, ma desunto dalle dichiarazioni e dai comportamenti in vita del malato.
è un tema veramente pesante.
.....mi sembra una esagerazione.....bella grossa.
Siamo un paese dove queste leggi impiegano anni solo per essere discusse (nuovamente il 30 gennaio la legge bloccata dalla Lega e altri) chissà quando entreranno in vigore, per non parlare poi dell'alto numero di medici obbiettori che hanno reso difficile se non impossibile l'aborto in certe zone del paese. Il rischio di eutanasie a go-go penso che sia il pericolo più remoto che abbiamo al momento.
Per precisare alcune cose che ho letto sopra, da noi NON si pratica ne eutanasia ne suicidio assistito. Se non stati praticati sono stati fatti nell'illegalità. L'unica cosa che è LEGALE oggi da noi e che viene praticata è la "dolce morte", un'iniezione fatta dal medico su un paziente che NON può essere salvato e cui rimangono POCHE ORE di vita nel dolore. In pratica un atto di pietà.
Per il resto si segue l'incipit della chiesa, bisogna soffrire e basta.
Quest'ultimo però è un timore che non ha niente a che vedere con il suicidio assistito. Il suicidio assistito di uno che non ha chiesto il suicidio si chiama omicidio.
L'obiettivo dovrebbe invece essere evitare che uno stato teocratico di tipo medievale si approfitti delle menomazioni di una persona, come accaduto con DJ Fabo, per impedirgli di fare quello che desidera.
Beh è la differenza fra il giorno e la notte
L'eutanasia, letteralmente buona morte (dal greco εὐθανασία, composta da εὔ-, bene e θάνατος, morte), è il procurare intenzionalmente e nel suo interesse la morte di un individuo la cui qualità vita sia permanentemente compromessa da una malattia, menomazione o condizione psichica.
Il suicidio assistito è l'aiuto medico e amministrativo portato a un soggetto che ha deciso di morire tramite suicidio.
Differisce dall'eutanasia per il fatto che l'atto finale di togliersi la vita, somministrandosi le sostanze necessarie in modo autonomo e volontario, è compiuto interamente dal soggetto stesso e non da soggetti terzi, che si occupano di assistere la persona per gli altri aspetti: ricovero, preparazione delle sostanze e gestione tecnica/legale post mortem.
Per chi lo subisce forse, ma legalmente parlando no.
francamente non capisco.
quello che si chiede è:
1) che nessuno venga incriminato per avermi portato a tiro di bocca la cannuccia da cui succhiare il veleno che desidero (e che per mesi e anni ho continuato a desiderare, prima che me lo dessero)
2) di poter lasciare scritto da un notaio: in caso mi capitasse questo, fate così di quel che resterebbe di me.
nessuno che non sia tu potrà decidere di te stesso diversamente da come hai deciso tu. peraltro i medici continuerebbero ad essere vincolati al famoso giuramento di ippocrate. dove si anniderebbe il rischio che paventi? o forse intendi che è una paura, non un ragionamento. in tal caso la rispetto, però non è che ci possiamo fermare per questioni irrazionali.
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Sei vittima della propaganda che distorce volutamente i dati reali.
questo è tratto da un sito pro-life:
https://www.notizieprovita.it/notizi...-mente-uccisi/
è vero che il numero dei malati di mente soggetti a eutanasia è in forte crescita. ma è perchè sono passati da 15 a 42 su... 4900
per intenderci 1% non sono pochi; non mi lascia indifferente la cosa. ma da qui a dire che sono la maggioranza, dai su, eh. è questo genere di falsità spudorate che impedisce un dibattito serio in italia sul tema.
Ultima modifica di Ronin; 10-03-17 alle 07:33