Domandina per gli avvocati. Siamo sicuri che le compagnie petrolifere smantelleranno le piattaforme in caso di vincita dei sì ? Perché, così ad occhio, è un cambio unilaterale del contratto...
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Ma poi non è nemmeno detto che non possano rinnovarlo, dovranno solo rinegoziare i termini. Come tutte le concessioni.
http://unmig.mise.gov.it/unmig/info/domande.asp
http://unmig.sviluppoeconomico.gov.i...drocarburi.pdf
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No, col sì non si potrà più richiedere il rinnovo delle concessioni.
C'è un documento esaustivo sulla proibizione del rinnovo delle concessioni? In questi giorni ho cercato più volte ma non sono riuscito a trovare nulla
Non ho capito bene cosa intendi.
C'è una grande confusione in tutti i siti di approfondimento riguardo alle proroghe. Alcuni dicono che al momento sono automatiche e che in caso di vittoria del sì sì tornerebbe alla valutazione caso per caso da parte delle regioni , altri che invece la richiesta di proroghe sarebbe impossibile e che alla scadenza delle concessioni in essere gli impianti dovrebbero essere chiusi. Chi ha ragione?
I secondi.
Le proroghe non sono assolutamente automatiche, bisogna presentare ogni volta tutta la documentazione di quanto fatto all'unmig, insieme ai piani di sviluppo e forecast di produzione.
Articolo attuale.Ai fini di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, all'interno del perimetro delle aree marine e costiere a qualsiasi titolo protette per scopi di tutela ambientale, in virtù di leggi nazionali, regionali o in attuazione di atti e convenzioni dell'Unione europea e internazionali sono vietate le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge 9 gennaio 1991, n. 9. Il divieto è altresì stabilito nelle zone di mare poste entro dodici miglia dalle linee di costa lungo l'intero perimetro costiero nazionale e dal perimetro esterno delle suddette aree marine e costiere protette. I titoli abilitativi già rilasciati sono fatti salvi per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. Sono sempre assicurate le attività di manutenzione finalizzate all’adeguamento tecnologico necessario alla sicurezza degli impianti e alla tutela dell’ambiente, nonché le operazioni finali di ripristino ambientale. Dall'entrata in vigore delle disposizioni di cui al presente comma è abrogato il comma 81 dell'articolo 1 della legge 23 agosto 2004, n. 239. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, i titolari delle concessioni di coltivazione in mare sono tenuti a corrispondere annualmente l'aliquota di prodotto di cui all'articolo 19, comma 1 del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 625, elevata dal 7% al 10% per il gas e dal 4% al 7% per l'olio. Il titolare unico o contitolare di ciascuna concessione è tenuto a versare le somme corrispondenti al valore dell'incremento dell'aliquota ad apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato, per essere interamente riassegnate, in parti uguali, ad appositi capitoli istituiti nello stato di previsione , rispettivamente, del Ministero dello sviluppo economico, per lo svolgimento delle attività di vigilanza e controllo della sicurezza anche ambientale degli impianti di ricerca e coltivazione in mare, e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per assicurare il pieno svolgimento delle azioni di monitoraggio, ivi compresi gli adempimenti connessi alle valutazioni ambientali in ambito costiero e marino, anche mediante l’impiego dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), delle Agenzie regionali per l’ambiente e delle strutture tecniche dei corpi dello Stato preposti alla vigilanza ambientale, e di contrasto dell’inquinamento marino.
Cosa vuol dire?
Che quanto già approvato ad oggi è esente dal blocco, si possono quindi chiedere i rinnovi concessione così come si fa per tutte le altre concessioni.
Eliminando la parte fino a fine vita valgono solo i titoli abilitativi già rilasciati, ergo, alla scadenza della concessione niente rinnovo.
Nasce dai pronunciamenti di Cassazione e Consulta, che negano la possibilità di tornare alla legge precedente, determinando così la chiusura al termine delle concessioni ad oggi in essere
Ma se era pure grassettato?
Significa, senza possibilità di interpretazione che, fatte salve le autorizzazioni in essere (che hanno una scadenza fissata), non si potrà procedere ulteriormente con la coltivazione.sono vietate le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare, di cui agli articoli 4, 6 e 9 della legge 9 gennaio 1991, n. 9. Il divieto è altresì stabilito nelle zone di mare poste entro dodici miglia dalle linee di costa lungo l'intero perimetro costiero nazionale e dal perimetro esterno delle suddette aree marine e costiere protette. I titoli abilitativi già rilasciati sono fatti salvi.
Quindi non si potrà richiedere rinnovi. Cristallino.
La mia ragazza fa la scrutatrice, ha detto che il pensiero comune anche fra i poliziotti nei seggi è "questo referendum è una stronzata"
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Ho votato per posta - efficientissimo servizio consolare di Abu Dhabi - chapeau.
Ma ditemi 'na roba: esistono veramente abbastanza cerebrolesi in Italia per fare vincere il "SI"?
Ok il tafazzismo, ma qui si parla di incudine sulle balle.
Io sono assolutamente a favore alla produzione/estrazione di ogni fonte energetica possibile, già abbiamo commesso una stronzata megagalattica dicendo no al nucleare, quindi in questo caso sono favorevolissimo alle attività estrattive di gas e petrolio.
Però, devo dire, due cose mi vanno proprio in fronte:
- la questione delle royalties e degli sgravi di cui godono le compagnie, il principio è giusto (incentivare gli investimenti), ma come al solito applicato nella maniera sbagliata, ok incentivi, ma qui mi sembra che addirittura si esageri.
Ecco, se già il SI servisse alla ridiscussione dei termini alla scadenza naturale dei contratti, allora questo referendum si potrebbe definire tutto, fuorchè inutile.
- l'invito fatto da Renzi e Napolitano a non votare, davvero secondo me saranno in molti ad andare a votare solo per andargli contro.
Fino a due giorni fa non volevo votare, oggi mi sa che voto NO, ma almeno mi esprimo.