[ciclico]
Tranquillo, che adesso arrivano "testa di rottweiler" e/o il tizio che scrive in verde a spiegarti che qua non ne restano molti perchè o vengono espulsi o se ne vanno loro--->basta parlare di emergenze--->un continente di seicento milioni di abitanti potrà ben ospitare qualche milione di disperati--->se tuo nonno non andava in Argentina con la valigia di cartone tu oggi non saresti qui e quindi vergognati eccetera
...,a no, si spera stiano festeggiando le antifeste a doha o alla mecca.
chissà come festeggieranno il capodanno a Colonia?da ITALIA OGGI, con il titolo "Quanto essere tolleranti con l´Islam?", l'analisi di Roberto Giardina.
La domenica sera, da quarant´anni, l´appuntamento per milioni di tedeschi è davanti alla TV per seguire “Tatort”, letteralmente il luogo del delitto, una serie che sta per raggiungere il millesimo episodio. Ma l´ultimo “giallo”, ha scatenato un´accesa polemica: a Kiel, viene trovata morta in mare una adolescente. La sua migliore amica e coetanea si è convertita all´islam, va in giro con il velo, e vorrebbe raggiungere il ragazzo che ama che combatte sotto le bandiere dell´Isis in Siria. Un gioco complicato tra la polizia locale e i servizi segreti, il finale è a sorpresa, ma non importa. Veramente, gli imam reclutano giovani tedeschi per mandarli in Medio Oriente? I Tatort non sono quasi mai storie campate in aria, e i vari commissari si muovono in un contesto sociale verosimile. Subito dopo il film, è andato in onda il seguitissimo talk show di Anne Will, che ha cercato di rispondere agli interrogativi posti dal “poliziesco”.
Ospiti, i soliti politici, sociologi, un padre la cui figlia si è convertita all´islam, affascinata dall´Isis. “Purtroppo la finzione assomiglia alla realtà”, ha detto. E una donna invisibile sotto il niquab nero, a parte gli occhi e le mani, Nora Illi, 32 anni, svizzera, che ha difeso la sua scelta e quella di quanti la imitano: nessuno la obbliga, è felice, e chi critica è un intollerante. Ma Nora è una vecchia conoscenza dei talk shows, continua ad essere invitata, ospite comoda per provocare la discussione. Il pubblico e i critici non sono stati d´accordo. La conduttrice Anne Will, di solito intransigente e dura, si sarebbe mostrata troppo accomodante e gentile, lasciando parlare Nora troppo a lungo. Un´indiretta propaganda per l´Islam più fanatico, in un momento difficile. La trasmissione, si obietta, favorisce l´AfD, l´Alternative für Deutschland, che continua ad aumentare i suoi seguaci, protestando contro l´incontrollata invasione dei profughi. In nome di un malinteso multiculturalismo, si critica, si è fin troppo tolleranti verso chi arriva in Germania. Quando denunciato dall´ultimo Tatort non è un´invenzione degli sceneggiatori.
Secondo il BKA, la polizia federale, negli ultimi tempi 870 giovani tedeschi si sono arruolati nelle file dell´Isis, in Siria e in Iraq, e il vento per cento di loro sono ragazze, che vengono reclutate dalle compagne già convertite, o vogliono seguire i ragazzi arabi di cui sono innamorate. In Germania ci sono circa 2600 moschee, e 90 vengono considerate centri molto vicini al terrorismo. Molti tollerano i matrimoni con minorenni, con ragazzine di 14 anni, per rispettare il costume dei musulmani. In realtà le adolescenti vengono costrette al matrimonio dalla famiglie, e andrebbero tutelate, invece di accettare lo stato di fatto.
Le autorità tedesche reagiscono in modo contraddittorio a seconda delle regioni. A volte non riconoscono le nozze, ma in altri casi preferiscono non intervenire. Ad esempio, a Aschaffenburg, lo Jugendamt, l´ente per la tutela dei giovani, era intervenuto per tutelare una ragazza quattordicenne, ma il giudice ha finito per dare ragione al marito. Lo stesso avviene per la poligamia. In diversi Länder, si tollera che un profugo viva con diverse mogli, e a ciascuna vengono riconosciuti gli aiuti sociali. Le cifre non possono essere precise, ma si calcola che a Berlino almeno il venti per cento dei profughi, soprattutto palestinesi, abbiano più di una moglie. Una tolleranza che provoca la reazione di parte dell´opinione pubblica. Tra un anno si vota, e per bloccare l´avanzata dei razzisti e dei populisti, si cominciano ad adottare misure più severe.
A Dresda, il centro di Pegida, il movimento violento che attacca i centri profughi, si è deciso di vietare il burka in pubblico, come chiedeva l´AfD. E il ministro degli interni, il democristiano Thomas De Maizière, ha dichiarato che i profughi salvati in mare non andrebbero essere trasportati in Italia, ma riportati sulle coste africane, in Egitto, in Libia o in Tunisa, e qui ospitati in centri di raccolta per controllare se hanno diritto all´asilo o se si tratta di normali emigranti. Più facili da dire che da realizzare, ma le reazioni a un poliziesco televisivo dimostrano che la situazione in Germania non è facile da gestire per i responsabili politici.
Ultimamente a sentire le vicende dei nordici, mi viene in mente che hanno una polizia così
Intanto in Polandia l'integrazione procede a grandi passi:Polish prosecutors have charged a Tunisian man with murder over a knife attack that sparked a riot in the north-eastern town of Elk.
Ottimo reportage che spiega la filiera e i disastri in corso:
1) http://www.huffingtonpost.it/2016/12...m_hp_ref=italy
Filiera nigeriana. In poche parole l'Occidente ha creato tanti "posti di lavoro" in Africa...
2) http://www.huffingtonpost.it/2016/12..._13896856.html
In Italia Cosa Nostra e corruzione vincitori. In più abbiamo anche la mafia nigeriana.
3) http://www.huffingtonpost.it/2016/12..._13897030.htmlE se la mafia siciliana non fosse stata tanto indebolita dalle retate della polizia, magari non sarebbe stata altrettanto incline a fare affari con le gang nigeriane. Adesso i pm non devono vedersela solo con la mafia siciliana. C’è tutta una nuova rete criminale che scorrazza per il continente, ammanicata e pronta a espandersi.
Rivoluzione industriale inglese in Turchia e business per tutti.
4) http://www.huffingtonpost.it/2016/12..._13896032.html. Alcune forze dell’opposizione, fa notare Yazigi, adesso sono molto più preoccupate dei loro affari che delle attività militari contro il regime di Assad. Ci ha descritto un episodio in cui una brigata dell’opposizione ha prolungato l’assedio ad una base militare del regime per accaparrarsi più donazioni dall’estero. Inoltre, i ribelli hanno davvero inviato cibo alle forze del regime che stavano combattendo, in cambio di tangenti.
Più questo sistema continuerà a radicarsi, più diventerà difficile scardinarlo. Ci sono troppe persone che avranno troppo da perdere nell’eventualità in cui i tanti territori feudali e sub-feudali della Siria saranno smantellati. “Le persone che beneficiano di questa situazione avrebbero sicuramente da ridire e impedirebbero ogni tentativo di cambiare lo status quo”, sono state le parole di Sawah. “Questo è uno dei motivi per cui non è semplice arrivare ad una soluzione politica. È un circolo vizioso”.
Il CEO di Daimler ha definito i migranti un “miracolo economico”.
La realtà è un po’ più complicata. Uno studio del 2016, condotto dal Fondo Monetario Internazionale, ha rivelato che a lungo andare i rifugiati potrebbero davvero salvare la Germania dal crollo demografico. Ma per far sì che questo avvenga si renderà necessario un enorme investimento pubblico. Meno del 15% dei rifugiati siriani in Germania hanno una laurea o una formazione professionale. Spesso non rispondono ai requisiti del rigoroso sistema di apprendistato tedesco, che dura tre anni.
Riassunto finale: come ripetiamo da mesi l'economia migratoria sta arricchendo un intero esercito di criminali, sia in Occidente che nel terzo mondo. E il fenomeno non si fermerà di certo fino a quando i CEO fanno i salti di gioia. Roba da sbattere in faccia da tutti gli idioti radical chic che non hanno altro alimentare il male in nome del bene.
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
Mi stupisce che a Cona non ci sia stato alcun fermo.
...
Anzi, non mi stupisce.
credo sia anche da accertare come si è svolto il caso della tipa morta. se è vero che stava male fin dal primo mattino e se ne sono sbattuti le palle fino a quando non era ormai tardi resta cmq un fatto grave da parte della cooperativa.
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Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
Le mie foto su 500px - PER ASPERA AD IMAGINEM
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strano però che a pubblicarli sia l'huffingoncoso. Quegli articoli rendono anche l'idea di come l'emigrazione sia di per se' un dramma.
Chi evidenzia taluni problemi o incongruenze di sistema viene tacciato di razzismo ed il discorso finisce lì.
Ad ogni modo, ieri sul tubo guardavo dei video sull'Africa. Premetto che su quello che sta facendo la Cina nel continente nero ne so veramente poco, quindi benvenga la smentita o la critica di chi ha letto/studiato cose sull'argomento.
Però, ad ascoltare Pechino, non mi sembra poi così male quello che stanno facendo.
Risorse ---> Infrastrutture ---> sviluppo
Ecco un video sull'Angola. Un paese di 24 milioni di persone, che esce da una guerra civile duranta 30 anni.
http://www.tradingeconomics.com/angola/gdp
Secondo quel grafico dal 2006 al 2014 il Pil è praticamente raddoppiato.
Li sfruttano? Li stanno derubando?
Forse, ma l'alternativa quale sarebbe?
Emigrare in Europa? Fare le mignotte sulle tangenziali ?Abbandonare le proprie origini, la propria cultura, i familiari?
Sparare minchiate come "EHHH, siamo di fronte a cambiamenti EPOCALI-H" "I flussiiiH, nessuno pensa ai flussi" e continuare a non fare un cazzo di niente?
qui c'è un video un po' più critico, in cui si parla di intere città con appartamenti invenduti
ma vabbe'
edit aggiungo pure questo sul congo
https://www.youtube.com/watch?v=TGBHU-mdIB8
Ultima modifica di balmung; 03-01-17 alle 14:35
Grazie per i bellissimi video.
Con la crisi economica l'Angola è diventato meta di immigrazione dal Portogallo, di cui è ex colonia.
Armonia religiosa ed etnica... In Costa d'Avorio.
http://www.bbc.com/news/world-africa-13287216
For more than three decades after its independence from France, Ivory Coast was known for its religious and ethnic harmony, as well as its well-developed economy.