:sisi:
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...per fare muro contro i populisti xenofobi (Sverigedemokraterna, in volo nei sondaggi)...
alla fine, la cecità delle politiche delle braccia aperte sempre e comunque porta a questo. cmq, leggevo che sono ANNi che paragona apertamente israele al terzo reich e lo hanno fatto comunque ministro. direi che gli svedesi si sono bevuti il cervello da tempo.
quoto gmork e aggiungo che a lasciare interdetti è la stupidità che caratterizza certi ambienti politici.
Il ministro in questione apparteneva ad un'area simile a quella che in Italia potrebbe essere SEL.
E adesso salta fuori che stringeva contatti con i lupi grigi?
Noto gruppo tollerante e pacifista :asd:
La verità, è che si tratta della ciclica questione riconducibile alla "colpa dell'uomo bianco". L'incomprensibile voglia di certuni di flagellarsi.
Non si condanna la violenza, ma si critica quello che fanno gli Occidentali. Non si predica la tolleranza, ma si attacca Israele. Non si combatte per la laicità dello Stato, ma verso la religione come identità culturale. E potrei continuare all'infinito.
I radical chic su una cosa hanno ragione, il nemico primario non è il migrante.
semi-related: http://www.repubblica.it/ambiente/20...ini-137966384/
e poi uno dice che gli alieni non esistono.
Le previsioni si sono avverate. Con il blocco dei Balcani, l’arrivo della primavera e del mare “buono”, la rotta mediterranea dei migranti nel Canale di Sicilia ha ripreso a crescere. Nonostante i pericoli in Libia, gli sbarchi a marzo sono stati quasi diecimila, mentre un anno fa erano 2.283. Nel primo trimestre del 2016 le cifre si sono raddoppiate rispetto al 2015. E dopo la notizia dell’ultimo presunto naufragio di un barcone salpato forse dalle coste di Alessandria, sorge l’ipotesi di una nuova rotta egiziana. Soprattutto ora che i rapporti tra Roma e il Cairo non sono più rosei. «Bloccata la rotta balcanica, l’acqua entra dall’altra parte», commenta Gian Carlo Blangiardo, demografo dell’Università Bicocca di Milano, responsabile del monitoraggio dell’immigrazione per la Fondazione Ismu. «La nostra capacità di risposta ora dipenderà dagli arrivi. Certo, siamo più preparati che in passato, i centri di accoglienza straordinaria sono aumentati e c’è una certa abitudine a gestirli. Ma un conto è se gli sbarchi aumenteranno del 20%, se invece triplicano la situazione sarà molto più difficile».
Il punto è che, anche per un demografo come Blangiardo, «quanto gli sbarchi possano crescere resta un’incognita». Perché dipende da come è messo il luogo di partenza. «E come si sistemerà la Libia è difficile prevederlo. Molto dipenderà dalla capacità di frenare queste persone al molo». Che non solo profughi siriani, curdi, afgani, iracheni. «Sulla rotta mediterranea i richiedenti asilo provenienti da quei Paesi ormai sono tutto sommato una minoranza. Gran parte del flusso sulle coste italiane arriva dall’Africa sub-sahariana». Da un lato ci sono quelli che scappano da aree di conflitto, dall’Eritrea ad alcune aree della Nigeria; dall’altro ci sono i migranti economici che scappano dalla miseria. «È su questa seconda componente che ci giochiamo tutto», ribadisce Blangiardo. «Nell’Africa subsahariana oggi vive 1 miliardo di persone, tra vent’anni saranno 400 milioni in più, per la gran parte giovani. Una crescita di questo genere rischia di esplodere se non può sfogarsi su un territorio».
La questione non è su quale rotta questo spostamento avvenga, se dalla Libia o dall’Egitto. «È normale che i trafficanti, appena un luogo diventa più complicato per svolgere il proprio business, scelgono un’altra rotta che rende di più», dice Blangiardo. «Soprattutto ora che i rapporti con l’Egitto sono tesi, e quindi ora anziché cooperare magari chiudono un occhio. Per i trafficanti, quindi, emerge una nuova opportunità per fatturare meglio».
E gli occhi di tutta Italia sono puntati su Milano, che lo scorso anno era diventata il principale snodo di transito degli immigrati sbarcati in Italia ma intenzionati a raggiungere il Nord Europa. Con la stazione centrale trasformata in pieno Expo in un dormitorio d’emergenza a cielo aperto. Le notizie sul blocco al Brennero potrebbero rimbalzare di telefonino in telefonino e scoraggiare qualcuno a raggiungere la città. Ma gli addetti ai lavori, che gestiscono l’accoglienza a Milano, quest’anno si aspettano il peggio. Negli ultimi due giorni nell’hub costruito vicino alla stazione ferroviaria sono arrivate 80 persone, mentre la media finora è stata di 20 arrivi a settimana. E 58 di loro nelle notti scorse sono stati costretti a dormire sulle brandine d’emergenza dell’hub, perché i posti nei centri di accoglienza della città sono già finiti.
Il Comune ha annunciato lo spostamento dell’hub da via Tonale, dove si trova ora, in via Sammartini, a pochi passi da lì, anche se ancora i lavori devono essere completati. Lo spazio è grande e conterrà 70 posti letto. Ma l’hub è inteso come centro per la registrazione dei nuovi arrivati, non è un posto dove dormire.
In tutto, i posti messi a disposizione per i transitanti dal Comune di Milano sono poco meno di 600. Di cui 500 sono già occupati. Con quelli che restano liberi non si riuscirà certo a gestire il flusso di migranti in arrivo con l’estate, tra l’altro proprio a cavallo dell’insediamento della nuova amministrazione comunale. E anche i duemila posti gestiti dalla prefettura in provincia sono quasi tutti occupati. «I posti messi a disposizione lo scorso anno non esistono più perché le persone che volevano andare via dall’Italia, tra la chiusura delle frontiere e i respingimenti motivati dalla convenzione di Dublino, sono tornate indietro e hanno chiesto asilo qui», raccontano gli operatori. I centri per i cosiddetti transitanti, quindi, ora sono occupati dai richiedenti asilo, che sono diventati stabili. Il ricambio non c’è più. E in vista dei nuovi arrivi, Milano rischia una nuova emergenza profughi. Anche perché con la chiusura del Brennero, in tanti torneranno indietro, con un effetto “tappo”. La prefettura ha dato il via libera a ospitare 500 profughi in un vecchio albergo di Pero, affidando la gestione a una cooperativa siciliana. Una gestione d’emergenza che però potrebbe non bastare davanti a un flusso in arrivo dal Canale di Sicilia che rischia di essere il doppio dello scorso anno. E se nel 2015 metà immigrati sono rimasti e metà sono partiti, dicono i volontari, con le frontiere blocate quelli che rimarranno saranno più del doppio.
E' la naturale conseguenza del degrado subito dai suddetti ambienti politici negli ultimi decenni, ben riassunto qui:
Citazione:
Anche sul tema immigrazione il sinistrismo cosmopolitico dà degna prova di sé. Il problema non sta nella rimozione delle cause di questo fenomeno epocale: le enormi disparità, la rapina economica, le guerre, la fame, l'attrattiva del consumismo, ma lo approccia solo dal (giusto in sé) punto di vista umanitario.
Che poi gli sfollati vadano a ingrossare le periferie, siano utilizzati come esercito di riserva per guerre fra poveri, non li tange. Che questo porti anche a conflitti culturali, religiosi, comportamentali è un aspetto secondario: nostra patria è il mondo intero. E la soluzione è il buonismo.
C'è anche l'aspetto cinico. Siccome le nostre società hanno bisogno di mano d'opera, di figli, di giovani (Boldrini), non importa che siano proprio le società di origine ad aver ancor più bisogno di loro. Che tutti costoro abbiano diritto di vivere in pace a casa loro.
Così i confini, i limiti, che servono per costruire le identità, le sole che poi permettono di confrontarsi con l'Altro, sono sostituiti dalle frontiere aperte.
Stiamo importando a badilate gente con tare mentali e fisiche:
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Muslim Biological Fallout From 50 Generations of First Cousin Marriages
http://nocompulsion.com/muslim-biological-fallout-from-50-generations-of-first-cousin-marriages/
During the pilot transition program with the KV-107 and C-130 with Lockheed, we found that most Saudi pilot trainees had very limited night vision, even on the brightest of moonlit nights.
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Nikolai Sennels is a Danish psychologist who has done extensive research into a little-known problem in the Muslim world: the disastrous results of Muslim inbreeding brought about by the marriage of first cousins. This practice, which has been prohibited in the Judeo-Christian tradition since the days of Moses, was sanctioned by Muhammad and has been going on now for 50 generations (1,400 years) in the Muslim world.
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the Arab world translates just 330 books every year, about 20% of what Greece alone does.
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Only nine Muslims have ever won the Nobel Prize, and five of those were for the “Peace Prize.”
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Sennels concludes: There is no doubt that the wide spread tradition of first cousin marriages among Muslims has harmed the gene pool among Muslims.
vabbe', che gli frega? tanto adesso vengono tutti qua a rinnovare la piscina dei geni.
seh, questi ci pisciano dal trampolino, nella piscina dei geni :bua:
E' una vita che lo si sa, ma si viene tacciati di becero razzismo. Ci sarà un motivo se più una società è meticciato con gli africani e più è basso il quoziente intellettivo.
Fino a 40 fa i francesi erano gli europei con il Pipino più piccolo del continente, ora sono quelli più dotati, come mai? Forse perché nel frattempo c'è stata una invasione africana? Si può dire che gli africani sono dotati(con fare soddisfatto, perché è sempre bello sminuire l'uomo bianco), ma è vietato asserire che sono mediante meno intelligenti. Ci sarà un motivo se solo nobel per la pace vincono. Un progressista mi fece notare con fare tronfio che c'era un sudafricano(mipare per la fisica), peccato che era un bel Boero biondo( anche Charlize Theron è sudafricana)
queste due
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the Arab world translates just 330 books every year, about 20% of what Greece alone does.
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Only nine Muslims have ever won the Nobel Prize, and five of those were for the “Peace Prize.”
di certo non sono provano l'inferiorità genetica di un coacervo di popolazioni accumunate da (sfumature della stessa) religione.
Sul resto, poco da dire: il laboratorio in cui sto terminando il dottorato si occupa, tra l'altro, di individuare nuovi geni coinvolti nella patogenesi di determinate sindrome. Ogni nuova variante recessiva mutante che individuiamo (o che individuano i nostri competitors, maledetti :asd:) è identificata in famiglie muslim ed infatti da oltre un decennio molti gruppi di ricerca hanno allacciato collaborazioni con ospedali in Iran, Pakistan, Algeria, Tunisia etc.
Ma è anche un fattore culturale, la cosa più importante è il corano il resto conta un cazzo. Poi probabilmente è tutto collegato, quindi è un cane che si morde la coda.
Saviano dice che possiamo tranquillamente assorbire 20 milioni di immigrati, quindi checcefrega?
Ma va là.
Siccome l'Europa ha 720 milioni di abitanti, che vuoi che siano 20 milioni? basta un immigrato ogni 36 abitanti, figurati se non trovi 1/36 disposto ad ospitarlo in casa :fag:
Eccolo, in tutta la sua magnifizienza.Citazione:
Quattro imbarcazioni sfasciate, 400 migranti a bordo e sino a ora si parla solo di 29 persone tratte in salvo. Con il caldo aumentano i viaggi della speranza e il Mar Mediterraneo, nel quale molti si bagneranno questa estate, sarà la più atroce tomba di tutti i tempi.
Esattamente anno fa, il 18 aprile 2015, la più grande strage nel Canale di Sicilia dove morirono 800 persone. Se un briciolo di umanità è rimasto, tutto questo non possiamo tollerarlo oltre.
Ed è ora di finirla con quei commenti idioti tipo "Se li vuoi prendili a casa tua". Lo sapere quanti abitanti conta l'Europa? 734 milioni. E lo sapete quanti sono i migranti che raggiungono l'Europa? Un milione nel 2015, ma 216mila nel 2014. Volendo approssimare per eccesso, se pure negli ultimi 20 anni fossero arrivati 20 milioni di rifugiati richiedenti asilo, riuscite a fare un veloce calcolo? Nemmeno il 2,7% dei cittadini europei avrebbe dovuto ospitare un migrante in casa propria e state certi che si sarebbero trovate persone disposte a farlo. Poi è anche a questo che serve pagare le tasse - non solo per avere una scuola che funzioni e non c'è, non solo per avere una sanità che funzioni e non c'è - a non dover noi, in casa nostra, ospitare chi legittimamente chiede asilo perché in fuga da dittature e conflitti.
Paghiamo le tasse anche per essere preparati a ospitare immigrati. Come è possibile non rendersi conto che se queste cifre, irrisorie, sono diventate un'emergenza è solo per l'incompetenza di chi ci governa? Come è possibile non rendersi conto che su queste cifre, irrisorie, fanno campagna elettorale le forze politiche più becere?
Non ha ben capito che, io li ospito anche, ma se poi sono disoccupati come mangiano ?come contribuiscono al pil ? Come fanno a pagare le tasse e servizi ?
Cos'è devono stare fermi sulla poltrona senza mangiare e fare nulla ? Perché se è così ne possiamo accogliere anche 50 mln ogni 90 gg tempo che quelli di prima muoiano di fame...