Re: La giustizia in Italia
Io che ho fatto boxe e krav maga sono stato un imbecille.
Dovevo semplicemente riconoscere che non sarò mai imbattibile ed è inutile allenarsi per aumentare le proprie possibilità di non venire picchiato.
Allo stesso modo le ragazze non dovrebbero prendere precauzioni, perchè non saranno mai instuprabili al 100% :sisi:
Re: La giustizia in Italia
Conclusione: la ragazza intelligente s'inscrive ai corsi di boxe. Quella stupida non lo fa e poi si lamenta degli stupri... :fag:
Re: La giustizia in Italia
No la ragazza intelligente dovrebbe assicurare figa e culo per 25.000 euro da Unicredit :sisi:
Re: La giustizia in Italia
Re: La giustizia in Italia
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Diabolik
Conclusione: la ragazza intelligente s'inscrive ai corsi di boxe. Quella stupida non lo fa e poi si lamenta degli stupri... :fag:
Di certo è stata più sveglia la prima :asd:
Anche se di solito lo stupro parte col grappling ma vabbe.
Comunque comprensione del testo 5/10
Re: La giustizia in Italia
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MrVermont
No la ragazza intelligente dovrebbe assicurare figa e culo per 25.000 euro da Unicredit :sisi:
25.000 euro a pelo
Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ginzo
Di certo è stata più sveglia la prima :asd:
Anche se di solito lo stupro parte col grappling ma vabbe.
Comunque comprensione del testo 5/10
Io direi semmai comprensione dei passaggi precedenti del discorso 4/10 :jfs2:
Re: La giustizia in Italia
Non li ho menzionati neanche da lontani
Re: La giustizia in Italia
Questo topic sta peggiorando costantemente, manca solo che arrivi manuè a postare una delle sue cagate :asd:
Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Diabolik
Preso atto ormai del fatto che è impossibile farti considerare separatamente i due diversi profili, quello de jure condendo e quello concreto, nell'imminenza del fatto, a che punto allora dovrebbe arrivare la ragazza nel rendersi "non stuprabile" (quasi-cit.)? Se non esce mai di casa senza almeno un paio di amici di 1.90 per 90kg ad accompagnarla va bene? Oppure deve chiudersi in convento? Sempre perché, beninteso, l'idea di spaccare la zucca all'animale... ehm, scusami, volevo dire al bravo ragazzo che ha avuto un'infanzia difficile ed è vittima della società... che cerca di violentarla non va bene, magari era disarmato, poveretto. :fag:
Senti, io provo a spiegarti per l'ultima volta il mio punto di vista, cercando di essere il più chiaro possibile. Ci metto anche i numerini a fianco ad ogni argomento, così puoi rispondermi selettivamente e non fare dei tagli a cazzo per leggere solo quello che ti piace :asd:
Numero 1: io non giustifico l'azione criminale, tantomeno i motivi che spingono il criminale ad agire. In un ipotetico mondo dove potrei agire senza conseguenze, una persona qualsiasi che volesse entrare in casa mia senza permesso (avendo la possibilità di bloccarla) la sezionerei senza anestesia e gli taglierei le estremità un centimetro per volta, per poi cauterizzare ed esporla fuori al cancello alimentata tramite flebo.
Numero 2: nella villa al mare non ho oggetti di valore, perchè sono consapevole del rischio di poterli perdere. A casa mia invece ho avuto ingenti quantità di denaro liquido e oggetti preziosi, perchè il rischio di un furto è decisamente basso, per tanti motivi che non sto qui a spiegare. Nonostante questo, mi piace pensare che prendendo le dovute precauzioni il rischio diminuisca ulteriormente.
Quindi, non è che non me ne frega un cazzo perchè a casa non ho niente, è proprio perchè sono consapevole del rischio che corro ai ripari.
Ognuno è libero di agire come meglio crede e gestire nel modo più opportuno i propri averi, così come io ho il diritto di dire che se dopo otto rapine e un rischio relativamente alto dormi serenamente allora sei un minchione.
Numero 3: scindere la prevenzione dalla situazione contingente è impossibile, perchè una è la diretta conseguenza dell'altra. Il momento finale (il furto) è incerto nell'entità del danno e/o nella data di verificazione. Nessuno può fare niente per avere la certezza che il crimine non si verifichi. D'altro canto l'unica cosa che puoi fare è prevenire; puoi agire sulle cause dell'evento dannoso, per limitare la possibilità che si verifichi (Ndr.: sistema d'allarme) oppure agire sugli effetti dannosi, per limitare l'entità del danno (Ndr.: ridurre la quantità del bene che ti può essere sottratta). Quando il dado è tratto, puoi solo piangere e lamentarti (perchè, psicologia docet, hai bisogno di qualcuno che ti dica che poteva capitare a chiunque; quando invece sarebbe più opportuno prendersi la propria parte di responsabilità).
Numero 4: durante il furto, nel caso in cui si presenti un grave pericolo all'integrità fisica di chiunque, reagire non è mai sbagliato. Comprendere quando vi è il pericolo e quando invece è il retaggio culturale a dominare è un problema di istruzione e di apertura mentale. Fermo restando che i casi in cui puoi effettivamente reagire sono pochissimi, perchè nella maggior parte dei casi ti ritroverai impaurito e disarmato. Se agisci d'istinto, da disarmato, ti fanno un culo così. E' di gran lunga consigliabile stare a cuccia, perchè non sai quanti sono, con cosa sono armati e come la prenderanno se reagisci.
Ed è alla stregua di questo ragionamento che se hai tutto il tempo di armarti e attentare alla vita di qualcuno che è entrato in casa tua, o sta fuggendo, per legge sei condannabile.
Il che ci porta a due punti:
A) Devi reagire quando sei effettivamente in pericolo.
B) Non puoi reagire quando sei in condizione di poter chiedere aiuto allo Stato.
Sparare ad un criminale che sta scappando (c'è gente che li ha inseguiti per strada) non è una azione causata dalla situazione di pericolo, è che sei incazzato perchè ti stanno derubando. Siccome ho già spiegato il mio modo di vedere le cose al punto numero 1, viene da sè che tutto questo ragionamento è indirettamente guidato dalla LEGGE.
Siccome non mi vengono in mente tanti casi di gente che, senza reagire, è stata scannata a sangue, ha poi reagito ed è anche stata condannata per aver reagito...a me sembra un pochino ipocrita criticare lo Stato perchè non dà la possibilità di difendersi. E' piuttosto più costruttivo ammettere chiaramente che il popolo ha la volontà di fare il cazzo che vuole con chi gli entra in casa (e ne ha tutti i diritti). Come, in che modo e in quale misura potersi difendere liberamente in casa dovrebbe limitare il fenomeno dei furti a me è ancora un mistero, visto che dove questo concetto viene applicato i furti ci sono ancora e anzi sono di gran lunga più pericolosi.
Numero 5: la differenza fra lesioni e omicidio è stata tirata in ballo perchè qualcuno si è stupito del fatto che per la vicenda del treno il bastardo è stato condannato soltanto per lesioni. Ho semplicemente spiegato per quale motivo è stato condannato per questo reato piuttosto che per un altro. Non è una questione di inefficienza o di certezza della pena, è che non puoi mettere in galera qualcuno per qualcosa che non ha fatto. Punto. Non c'è da stupirsi e neanche da criticare.
Numero 6: abbandonare per un attimo la visione adolescenziale dello Stato che deve proteggere i cittadini magari può aiutare parecchi stronzi a capire che *vietare*, con la legge o con la paura, è diverso da *assicurare*. Lo Stato siamo noi. Negli organi amministrativi lavorano persone come noi. Non è un'entità superiore divina che tutto vede e tutto può, è un aggregato di stronzi che in primis, come tutti noi, soddisfa i propri bisogni primari.
E' importante capire il concetto perchè rende chiaro come sia possibile volgere le funzioni dello Stato a proprio favore (farci ascoltare) soltanto mettendo in pericolo la propria integrità, piuttosto che richiamarlo semplicemente all'ordine.
Re: La giustizia in Italia
Il numero 6 è una follia concettuale :asd: sugli altri concordo più o meno.
Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Pinhead81
Il numero 6 è una follia concettuale :asd: sugli altri concordo più o meno.
:uhm:
Perché?
:uhm:
Sempre odiato lo stato "buon padre di famiglia"..'
:asd:
A me sembra un discorso lucido e sensato.
:boh2:
Re: La giustizia in Italia
Che sia lo stato delle cose concordo, ma se sei d'accordo in linea di principio anche tu che fai quel tipo di lavoro... :asd:
Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
Backleground
visto che dove questo concetto viene applicato i furti ci sono ancora e anzi sono di gran lunga più pericolosi
Visto dove?
Re: La giustizia in Italia
Il mio era un discorso più generale, non riguardo la sicirezza in se, che secondo me è un bene affidare allo stato, ma solo se il principio dello stato è tutelare gli innocenti.
Allo stato attuale, con la pena rieducativa, lo stato italiano tutela in egual modo vittime e carnefici, e seppure sia un principio altamente illuminista, io lo trovo sbagliato.
Per me (ma ripeto, è una mia opinione personale) vittima e carnefice non devono essere sullo stesso piano. Senza arrivare a giustificare la pena di morte, il primo fine della pena deve essere tutelare chi i crimini NON li commette.
Re: La giustizia in Italia
La pena però non è esclusivamente rieducativa, in Italia.
Re: La giustizia in Italia
What? Art. 27 costituzione.
Re: La giustizia in Italia
Si ma se "non devo contare sullo stato per la mia sicurezza" allora pretendo di potermi fare giustizia da solo :asd:
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Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
caesarx
What? Art. 27 costituzione.
"devono tendere". Altrimenti perché verrebbero indagati presunti responsabili di crimini avvenuti decenni or sono che nel frattempo si sono rifatti una vita normale?
Re: La giustizia in Italia
Citazione:
Originariamente Scritto da
iWin uLose
"devono tendere". Altrimenti perché verrebbero indagati presunti responsabili di crimini avvenuti decenni or sono che nel frattempo si sono rifatti una vita normale?
Perché ci sono reati che non vanno in prescrizione... ma anche li, la pena è retributiva/rieducativa, per me dovrebbe essere retributiva/generalpreventiva, poi se è anche rieducativa, ben venga.