Originariamente Scritto da
balmung
beh, "pareggiare la situazione" è un concetto piuttosto vago. Considera che l'impugnazione può essere proposta anche dal PM e quindi una sentenza di assoluzione in primo grado potrebbe divenire una condanna in appello. Direi che sul concetto di parità tra accusa e difesa, tirato fuori peraltro solo quando fa comodo, già ci siamo no?.
Il discorso di fondo, però, era un altro. Prima di mettere mano alla prescrizione, dovremmo domandarci quanto dovrebbe durare un procedimento penale.
Si vuole privare l'imputato del diritto di proporre appello, velatamente minacciando una punizione solo perchè si dichiara innocente, al contempo tacendo sull'efficienza dell'ordinamento.
E ripeto il quesito posto in precedenza, 7 anni e 6 mesi sono tanti o pochi per procedimenti in cui l'attività istruttoria è oltremodo semplice?
La giustificazione tirata fuori per il ritardo è sempre la stessa. Si dice che i processi sono troppi.
Bene.
Ma troppi rispetto a cosa? Al numero di uffici? Ai magistrati? Al personale impiegato? Al denaro drenato dal contribuente? Alle condotte delittuose?
Ripeto, quanto detto già in titanic. Le soluzioni radicali, non è un caso che le proposte radicali e le accuse verso il sistema, o peggio verso l'imputato, vengano partorite da categorie che in quell'ambiente hanno precisi doveri che disattendono.
A me, da cittadino cui viene prelevato il 60% dello stipendio, importa veramente poco se Giovanna ha un ruolo di 50 udienze in un solo giorno. A me interessa che, considerato il bruciore al culo cagionatomi dal ministero delle finanze, la mia domanda di giustizia abbia una risposta in tempi ragionevoli.
Il resto si fotta.
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http://www.repubblica.it/2005/c/sezi...ggioditta.html