Dovresti guardare al ragionamento di fondo, cioè che è necessaria una valutazione caso per caso. In un luogo sperduto io non attiro l'attenzione mettendo per primo le inferriate. Per me è più comodo se nessuno le ha, perchè diluisce il rischio su tutte le villette. Viceversa mettere l'inferriata senza avere la certezza che assolva al suo scopo equivale a mettere uno striscione con scritto "qui c'è qualcosa da rubare"; e viene da sè che in villette estive, cioè deserte per 3/4 dell'anno, un'inferriata non ferma nessuno.
E ti prego di prendere soltanto il concetto evitando di associare a questa specifica situazione tutto il mio modo di ragionare
Ti invito a considerare l'intrusione in casa in un universo anarchico e poi ad elencarmi tutte le opzioni che avresti per impedire la consumazione del reato. Punto per punto. Dal momento in cui stai dormendo a quello in cui hai impedito il crimine.
Ti rimando al punto precedente.
Seriamente, pensa di svegliarti nella notte in una diversa dimensione dove la giustizia è affidata esclusivamente a te, lo Stato non esiste, il rapinatore è alla tua mercè e Moloch si è laureato.
Ti stupirai di quanto tutto il discorso della difesa legittima proviene dal senso di impotenza insito nella paura di avere uno sconosciuto malintenzionato in casa piuttosto del reale problema di scongiurare il furto. A questo si aggiunge il timore che se proverai a difendere la tua persona verrai anche messo in galera, aggravando il senso di impotenza. Ma non è così
Lo Stato può fare da padre di famiglia, da fratello, da zio o da custode del palazzo, ma da qui a dire che è colpa sua se un mentecatto irrompe in casa tua ce ne passa. Sicuramente può impegnarsi di più riguardo alla prevenzione, ma come tu giustamente fai notare, nella contingenza immediata sei da solo.
Il mio punto era che tecnicamente lo sei anche nella fase preventiva, in quanto lo Stato non può prevedere ogni situazione possibile.