Spezzo una lancia a favore della ue. Forse forse è la volta che ci liberiamo del carrozzone alitalia
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http://m.espresso.repubblica.it/attu...?ref=HEF_RULLO
fassista! 😡
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La questione rimane, perche' nessuno ne parla, non solo giornalisti ma tutta la marea di persone che scrive sul web e non tutti lo fanno per pagare le bollette quindi il ritorno economico non dovrebbe essere la loro priorita'.
il fatto che senza peer review sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano e si avvicinano piu a teorie complottiste che altro. Non dico che le radici del fondamentalismo islamico o i paradisi fiscali/corruzione non siano problemi eh
imho nessuno ne parla perchè i giornalisti sanno bene che se non hai pezze d'appoggio i legali dei calunniati ti distruggono in tribunale, e le prove (ammesso che esistano davvero) stanno per l'appunto chiuse in forzieri in paesi totalmente opachi perfino alle rogatorie di diritto internazionale, figuriamoci alle inchieste giornalistiche.
ogni tanto un insider fa uscire un documento tipo panama papers, e allora i giornali lo pubblicano e ne parlano.
Il "sì sì certo" era riferito a farsi un giro nella capitale. Mica tutti hanno una squadra di contractors disposti a seguirlo ovunque, eh
c'è un nuovo sceriffo in città
"I pity the poor shades confined to the euclidean prison that is sanity." - Grant Morrison
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Eccomi qua.
Allora dato che lavoricchio nel settore e sentendo un pò di gente e leggendo qua e là, mi sono fatto questa idea:
1) I giornalisti che parlano di questi argomenti ci sono eccome (anche se rimangono una netta minoranza). Semplicemente non hanno lo stesso risalto rispetto alle polemiche sulla Raggi o le battute di Trump. Per esempio il sistema dei paradisi fiscali l'ho scoperto grazie al libro di Nicholas Shaxson, giornalista e investigatore, il quale ha scritto e scrive per i maggiori mass media mondiali. Ne ha parlato anche un giornalista come George Monbiot, che scrive per il Guardian e si occupa di tematiche ambientali. E ce ne sono tanti altri, come quelli che si sono occupati dei Panama Papers, dei luxenbourg leaks, ecc.
Sul terrorismo islamico ci sono diversi esperti e giornalisti che se ne occupano. Anche a livello molto dettagliato. Peccato che questo argomento complesso finisca in decima pagina rispetto alle battute di Renzi o Di Maio. La storia del Jihad me la sono dovuta andare a cercare io, vedendo i vari accademici che se ne occupano. Che ovviamente vengono ignorati quasi sempre dai mass media mainstream.
Stessa cosa per la finanza. Sul Sole 24ore, su Bloomberg, sul Financial Times o su Zero Hedge, ecc, ogni tanto leggi notizie e inchieste veramente valide. Come questa per esempio: http://www.ilsole24ore.com/art/comme...w&refresh_ce=1
Quanta attenzione ricevano? Poco o nulla. L'economia è un argomento complesso, ostico, da addetto ai lavori e la finanza è ancora peggio (e spesso sono proprio gli addetti ai lavori a non capirci niente in primis data la difficoltà dell'argomento).
2) La qualità del giornalismo è crollata. Non è solo una questione di venduti. La faziosità è sempre esistita. E' proprio caduto in basso il livello culturale, le capacità di analisi e giudizio, comprese pure ortografia e sintassi. Se tu vai a leggere gli articoli dei vari giornali del 1994 noterai un linguaggio e un livello superiore. Why?
- Molti giornalisti sono alla fame e pagati a calci in culo. Quindi se vieni pagato a pezzo e male, l'articolo lo scrivi di bassa qualità.
- Molti giornali hanno adottato il modello della velocità (notizie in real-time) che però va a scapito delle analisi e della valutazione delle fonti (e da qui il dilagare delle bufale su i media mainstream). Certo, poi ci sono anche le analisi e le riviste specializzate, che però vengono lette da quattro gatti.
- La selezione dei giornalisti è crollata, causa il diffondersi di internet. Si, proprio internet. I media dovendo competere a livello di traffico con blogger, siti alternativi, bufalari, opinionisti da bar e social network, hanno imbarcato di tutto. Guardate chi sono gli opinionisti in Italia e capirete il perchè...
- La cultura generale dell'Occidente è in caduta libera. Non parlo solo dei complottisti, degli anti-vaccinisti e degli analfabeti funzionali. Sono proprio i social, internet e smartphones a rendere l'informazione e le capacità di analisi frammentaria, discontinua, abbassando continuamente il livello.
L'eccesso di informazione e gli eccessivi input che riceviamo ogni giorno hanno finito per far sparire nel mucchio la buona qualità. Il nostro stesso cervello si sta modificando in maniera pesante di fronte a questi mutamenti tecnologici, come evidenziano certe ricerche. Consiglio questo libro: https://www.ibs.it/internet-ci-rende.../9788860303776
- I giornali hanno sempre meno soldi. Questo vuol dire meno inchieste e più giornalismo copia e incolla. Ho parlato poco tempo fa con una giornalista che fa inchieste a livello nazionale e lei mi ha detto che molti giornali sono restii a finanziarle. Costano e non hanno lo stesso risalto di una battuta di Beppe Grillo a livello di traffico internet.
- Molti giornali e giornalisti non vanno a creare battaglie enormi su argomenti troppo spinosi. Quindi se va bene far cagnara sulla Roma della Raggi, non va di sicuro bene far cagnara su scandali mille volte più gravi, che coinvolgono gran parte della classe dirigente e quindi anche i padroni dei giornali. Di sicuro non si può chiedere all'aristocrazia di sparare a zero ogni giorno sull'aristocrazia.
- Infine anche il pubblico. Se abitui il pubblico al peggio, inevitabilmente diventa difficile fare buona informazione e ricevere grandi attenzioni. Lo puoi fare e lo devi fare, ma avrai un risalto infinitamente inferiore rispetto ad una Selvaggia Lucarelli o un Saverio Tommasi.
Tutto questo mix ci ha portato alla situazione attuale e alle politica occidentale attuale.
Se hai qualche altra domanda, chiedi pure
Ultima modifica di Edward Green; 26-04-17 alle 00:03
Non è vera nessuna delle tre cose
(non è vero che nessuno ne parla, se ne parla poco perché è difficile avere documenti e fatti invece di generiche considerazioni, non è vero che non interessa non interessa ai media generalisti ma perché ai media generalisti non interessa nulla che non sia una news in anteprima il resto te lo devi cercare negli approfondimenti dei settimanali a pagamento. E non è vero neanche che non ci siano conseguenze, sui Panama papers il premier islandese si è dovuto dimettere e quello inglese ha perduto il voto e ha dovuto lasciare, tanto per dire i primi che mi vengono in mente.
Il discorso"i giornali non ne parlano" corrisponde a"non lo mettono in prima pagina ogni giorno"; per forza, se non ci sono novità documentate cosa vuoi che pubblichino.
Quello inglese ha lasciato perché ha perso il referendum della brexit, mica per i Panama papers. E non mi pare sia finito in galera nessuno di quelli nominati. Il punto è quello. Le conseguenze sulla loro ricchezza sono minimali
e forse questo è il problema principaleLa cultura generale dell'Occidente è in caduta libera.