sondaggi demograficizzati.
http://www.economist.com/blogs/graph...-eu-referendum
sondaggi demograficizzati.
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Quindi secondo voi chi vincera'?
Tutti i media danno i "remain" come vincenti.
Gli inglesi del forum che dicono?
Il principio è un conto, la realtà è un'altra (con quello che fa Erdogan la Turchia mi sa che si dovrà aspettare parecchio ) però vorrei che ci si andasse il più vicino possibile.
Tzé, che complotto mondiale di merda, suvvia, cavolo, dove li spendono i soldi?
Non ci credo che i completi neri degli agenti costino così tanto.
Ultima modifica di Det. Bullock; 21-06-16 alle 17:49
"I pity the poor shades confined to the euclidean prison that is sanity." - Grant Morrison
"People assume that time is a strict progression of cause to effect, but *actually* from a non-linear, non-subjective viewpoint - it's more like a big ball of wibbly wobbly... time-y wimey... stuff." - The Doctor
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Io invece sono per l'esatto contrario. Per svariati motivi:
- pericolo elitario al cubo
- le attuali classi dirigenti fautrici della globalizzazione hanno dimostrato di essere un branco di psicopatici, criminali o incompetenti
- la ricchezza delle diversità è meglio di un mischione culturale non sense (che fra l'altro sociologicamente non funziona)
Bah, le classi ricche psicopatiche sono una costante nella storia, nulla di nuovo.
Che i mischioni funzionino o meno c'è da arguire parecchio, tecnicamente parlando con tutti i suoi difetti sia gli USA che la Svizzera sono un "mischione" (c'è tanta gente lì che sa solo la lingua del proprio cantone, anche tra i giovani, ma sfaceli non ce ne sono) e tutti i nostri stati nazionali sono iniziati come tali (e alcuni si può arguire lo siano tuttora).
"I pity the poor shades confined to the euclidean prison that is sanity." - Grant Morrison
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Alzi la mano chi ci vede dietro un briciolino di manina pro-UE...
...( ).
P.S.: No vabbè, illazioni fantasiose a parte(), vorrei vedere, un giorno, in almeno un'occasione che sia una, un referendum/elezione/sagra di paese pronunciarsi nettamente contro le solite posizioni filo-UE.
-possibilmente non nelle solite ridotte nazistoidi dell'Est Europa -
Tanto per capire se ci sono ancora tracce di pensiero indipendente.
Certo. Ma preferisco avere una classe dirigente che conosca un minimo il territorio, che abbia un legame con la propria comunità, anche solo a livello culturale, piuttosto che oscuri burocrati distanti anni luce da dove vivo.
Come può per esempio un burocrate finlandese capire certe realtà del meridione? Che legame ha con esse? Se va bene, si legge due rapporti di quart'ordine e bon.
Più la catena di comando si allunga e più le decisioni sono distante e uniformate, danneggiando la diversità culturale dei singoli luoghi.
Prendiamo anche solo un ipotetico presidente UE eletto dai cittadini. Già solo per la babele culturale e linguistica ci sarà da ridere. Almeno negli Usa hanno un'unica lingua e un'identità culturale di fondo che li tiene uniti (anche se questa cosa sta venendo minata ora).
Fra l'altro, cosa che si dimenticano tutti, la potenza e la ricchezza culturale dell'Europa (nei suoi momenti migliori) è derivata proprio grazie alle diversità presenti in esse e alla variabilità delle sue culture. Non dalla presenza di un super impero uniformato.
Si, ma è la magnitudo e le tempistiche a fare la differenza. Un conto sono gli scambi e i flussi culturali che avvengono in secoli, un'altra cosa in pochi anni o decenni. E un conto è la quantità: se i flussi sono regolati e pochi sono gestibili. Se diventano di massa e rapidi, scoppiano tensioni sociali a non finire.Che i mischioni funzionino o meno c'è da arguire parecchio, tecnicamente parlando con tutti i suoi difetti sia gli USA che la Svizzera sono un "mischione" (c'è tanta gente lì che sa solo la lingua del proprio cantone, anche tra i giovani, ma sfaceli non ce ne sono) e tutti i nostri stati nazionali sono iniziati come tali (e alcuni si può arguire lo siano tuttora).
Io sono assolutamente a favore degli scambi culturali perchè sono una ricchezza e aiutano a tenere aperta e dinamica la società. Ma allo stesso tempo il fenomeno va gestito e assimilato in modo lento e ragionato.
Non con l'ingresso caotico di milioni di persone e decisioni elitarie prese per favorire tizio e caio.
C'è stato:
Francia: http://www.corriere.it/Primo_Piano/E...io/29/no.shtml
Olanda: http://www.repubblica.it/2005/f/sezi.../risurefe.html
Poi i burocrati si son dati da fare, cambiando qualcosina per arrivare ad un trattato simile.
Ed infatti Sarkozy anni dopo ha fatto il furbo, dato che di danni non aveva fatti abbastanza, approvando il Trattato di Lisbona nel 2008
Io sto a Londra e da quanto leggo a giro, i remain e gli exit si aggirano intorno al 42-45%. C'è un 10-13% di indecisi però che secondo me (mia opinione personale) saranno il vero ago della bilancia. Storicamente, gli indecisi votano per mantenere lo status quo, ma in questo caso sto vedendo parecchia schizzofrenia a giro . Se dovessi puntare dei soldi, io darei il remain vincente con un 55% di voti alla fine. Se canno, potete deridermi quanto volete
ma chi se ne frega di Londra, pensiamo a far uscire l'italia dall'Europa
L'Italia non porterà mai avanti una campagna di exit per prima. Troppo comodo usare l'EU come capro espiatorio, perché uscire e poi assumersi delle responsabilità? Nessuno dei politici italiani spingerà mai per un itexit.
si è vero hai ragione, ma non tanto per un discorso di responsabilità, altrimenti certe leggi scandalo non le approverebbero, non credi?
Io penso che il vero motivo è che i nostri bei politici, vanno in politica perché hanno ben altri interessi rispetto a quelli che dovrebbero avere, in primis, rappresentare il popolo.
Sta settimana sono in UK (La prossima in Italia a bere Nebbiolo fino al collasso).
secondo me BRemain al 60%.
Gli indecisi andranno sul sicuro all'ultimo momento.
Ma occhio che come political forecaster non sono granche'.
Siamo nel mondo delle telecomunicazioni, tante cose che una volta erano difficoltose per il semplice fatto che ci volevano giorni se non mesi perché il Re venisse a sapere che il conte di vattelapesca era solito mettere sottaceti i neonati per mangiarseli oggi non lo sono più.
Se poi ragioniamo come fai te nemmeno l'Italia o la Germania hanno ragione d'esistere visto che l'italiano e l'alto tedesco erano entrambe lingue appannaggio di una minoranza istruita spesso distante dalla gente comune in entrambi gli stati.
Io l'Ue comunque la preferirei parlamentare piuttosto che presidenziale, col parlamento che nomina il governo piuttosto che un'elezione diretta, funziona meglio che il sistema presidenziale per stati federali per me.
"I pity the poor shades confined to the euclidean prison that is sanity." - Grant Morrison
"People assume that time is a strict progression of cause to effect, but *actually* from a non-linear, non-subjective viewpoint - it's more like a big ball of wibbly wobbly... time-y wimey... stuff." - The Doctor
La configurazione del mio PC.
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Eh, certo! Infatti per andare in Israele si pagano milioni di € a bigliettoA fare campagna per restare nell’Ue è anche Ryanair, che ha promesso gli “sconti più alti di sempre” sui prezzi dei biglietti aerei nel caso in cui domani dovesse vincere il fronte del Remain. "Se la Gran Bretagna deciderà di rimanere nell'Unione europea ci saranno sconti mai visti per chi vorrà farsi una vacanza in Europa", ha dichiarato l’amministratore delegato Michael O'Leary all'Independent. "Ci rivolgiamo soprattutto ai signori Johnson, Farage e Gove che non conoscono molto bene l'Europa e hanno bisogno di passare più tempo all'estero", ha aggiunto con ironia. Europeista convinto l'amministratore delegato della compagnia irlandese sostiene che "senza l'Europa e il mercato unico non saremmo cresciuti così tanto. Quello che Johnson e Gove vogliono è tornare indietro ai tempi in cui la British Airways ti faceva pagare 800 sterline per un biglietto e soltanto le persone benestanti potevano permettersi di viaggiare". Un mese fa la polizia britannica ha aperto un'indagine su Ryanair per aver lanciato un’offerta speciale Brexit che proponeva ai sudditi di Sua Maestà residenti all'estero di tornare in patria per votare al referendum al costo di soli 19,99 euro a biglietto. A condizione che votassero 'Remain'.
Ma che manica di cani rognosi
Oggi a Londra ho visto gente davanti alla fermata della metro con dei volantini che invitano a votare per rimanere in Europa. Stanno facendo veramente una campagna serrata
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