Vorrei specificare: io sono assolutamente favorevole ad una struttura come l'UE. La mia critica è molto più articolata del semplice battibecco di certe destre di fancazzisti tipo Salvini, le cui argomentazioni non hanno né capo né coda. Tutto nasce dal fatto che dopo il Trattato di Lisbona, che ne definiva malamente le prerogative, funzioni e struttura politico-amministrativa, gli stati membri non abbiano proseguito con successivi trattati che integrassero le differenze economiche e legislative dei vari paesi in un unico sistema. In pratica ci si è cacati sotto, passatemi il termine, a trasformare gli stati in semplici regioni con amministrazioni locali per mantenere l'autonomia minima sul territorio, ovvero non si è pensato ad un assetto amministrativo nuovo che definisse delle prerogative ridotte come noi si fa con le regioni o i tedeschi con i land. Tutto questo è attribuibile in primis alle formazioni politiche maggioritarie che, in barba ad un naturale processo di accorpamento e unificazione, hanno preferito mantenere autonomia nazionale e propria identità, accontentandosi di formare gruppi spuri in cui trovi di tutto e di più a livello di parlamento europeo. In verità un partito che ha avviato un processo del genere, tra molte difficoltà, esiste. Sono i Verdi, con a capo i Die Grunen tedeschi, peccato che la loro forza stia tutta nel blocco nordeuropeo...
Ne consegue che tutti hanno avuto l'interesse a mantenere l'assetto legislativo ed amministrativo parcellizzato, con paesi dotati di legislazioni, sulla stessa materia, molto diverse, e che accolgono come gli conviene le direttive europee, spesso portandosi in infrazione dove non intervengono e, ove lo facciano, mettendoci quanto più possibile del loro per aggirarle o neutralizzarle. Lo abbiamo visto più volte anche in Italia, sia con PDL che PD. Le uniche materie dove ci si muove quasi all'unisono sono quelle di tipo finanziario ed economico, quando ovviamente queste siano favorevoli al liberismo sfrenato che ormai domina il sistema economico mondiale.
Quindi per me il Brexit può avere due tipi di effetti, rimanendo nell'ovvio e quindi attirandomi anche il giusto sarcasmo:
1) positivo, con gli stati membri che prendono consapevolezza della debolezza di un sistema non democratico e non uniforme nella sua struttura. Ergo interverranno finalmente con un nuovo trattato che possa modificare la situazione e portare l'UE ad essere quello che doveva.
2) negativo, con gli stati principali che si inventeranno cose nere pur di non perdere altro terreno: come l'euro a due velocità, parziali concessioni agli stati più esigenti, chiusura verso una maggiore democrazia del sistema amministrativo e rappresentativo, contrapposizioni sempre più nette tra le classi sociali che verranno svantaggiate e quelle che verranno avvantaggiate da tali manovre...
Io sono pessimista e propendo per la seconda, ho già sentito Schultz parlare appunto di euro a due velocità, che vuol dire sancire una diseguaglianza invece di risolverla...