Scusa ma non so te ma io conosco un sacco di persone anche giovani che hanno lo smartphone e usano sms whatsapp e chiamate perché sono totalmente incapaci immagini fargli fare versamenti bancari con l'app della banca...
Se lo leggete è stato inviato
Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
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I miei due cent:
Nel calcolo dell'evasione si dovrebbero tenere presenti vari fattori.
Ad esempio il Rischio Fiscale, il Rischio Sociale e il Tenore di vita. In zone ad alto rischio fiscale e basso tenore di vita è normale che l'evasione fiscale aumenti, specialmente se il sommerso è considerato anche sulla quantità di persone che vivono arrangiandosi con piccoli commerci, bancarelle o addirittura contrabbandi illegali (e lì si parla anche di rischio sociale alto, come il caso delle zone sottoposte al controllo della malavita, in cui ci sono intere famiglie mantenute da chi per lavoro spaccia droga).
Ciò che fa specie è vedere piuttosto che nelle zone ad alto tenore di vita e basso rischio fiscale (come certe aree di milano e roma) vi siano gradi di evasione fiscale elevatissimi, altro che gli spacciatori delle zone disagiate, i vu cumprà di Napoli o il contadinello che si vende sottobanco le melenzane senza dichiararle perché sennò non può comprarsi manco la benzina.
In Italia c'è un problema sociale, insito nella educazione, nell'istruzione: che ad evadere siano i poveracci che tirano a campare o addirittura non hanno come fatturare io credo sia addirittura lecito anzi, la colpa è proprio dello Stato, non dell'individuo COSTRETTO all'indigenza dalle ingiustizie che subisce! Che ad evadere sia chi deprecabilmente si dedica a contrabbandi vari è ovvio (ed in calabria e campania ci sono alcune tra sono le maggiori piazze di spaccio d'europa se non erro...) ma che ad evadere sia chi ha le 3 ville al mare e regala SUV e motocicletta al figlio 18enne è una cosa che non ha scusanti. Sia chiaro: tutti i vari terroni DOC che piangono miseria ma poi evadono tasse per comprarsi la villa al mare io li impiccherei per direttissima ma quello è un problema diffuso in tutta Italia e tristemente appunto diffuso persino lì dove evadere è oggettivamente difficile ed è anche oggettivamente inutile (e si tratta di aree interamente pertinenti il centro e nord Italia).
Ah, per quel tizio razzista che sta dicendo da pagine e pagine LE BUGIE diffamanti, offensive e bastardissime contro MILIONI DI ITALIANI che ogni giorno si fanno in quattro per tirare avanti e pagare le tasse e così mantengono il suo privilegio di far lo strafottente razzista bugiardo diffamatore e diffusore di bufale su Internet: cresci un po', non sei Alessandro Magno, non sei nessuno, non hai il diritto di infamare e offendere interi strati di popolazione.
Nella mia famiglia tutti han sempre pagato tasse, non han mai ricercato privilegi economici o politici (persino quando in casa di mio nonno giravano senatori e presidenti della repubblica), si sono allontanati da chiunque facesse commerci illeciti e ho persino due decorati al cavalierato per meriti di onestà o di valore militare.
E siamo tutti terronissimi, caro il mio strafottente razzistello bugiardo. Ti stupiresti a scoprire quante truffe, bancarotte fraudolente e porcherie di vario genere riguardino il territorio del settentrione ma forse il razzismo e il fanatismo ti impedirebbero di recepire i dati e farti una idea ONESTA.
Ultima modifica di Kanjar; 18-01-16 alle 04:21
Non resta più ricordo degli antichi,
ma neppure di coloro che saranno
si conserverà memoria
presso coloro che verranno in seguito
kanjar non so con chi ce l'abbia, ma i dati sono quelli, e qui (notizia proprio di questi giorni) c'è qualche esempio:
http://www.cinquantamila.it/storyTel...=569c9027ad16f
articolo di oggi uscito sul corriere. Un estratto:
"Basta dire che dei 5,7 miliardi di ruoli riscuotibili ogni anno nell’isola, si incassano 480 milioni. Paga solo l’8 per cento. Ecco perché Riscossione Sicilia, società regionale omologa di Equitalia, fa l’esattore perennemente in perdita, fino ai 14 milioni di buco del 2014. "
"Da maggio a dicembre hanno sequestrato 3.200 auto. Ben 1.189 nei soli primi tre mesi: fra queste 33 Ferrari, 119 Porsche, 49 Jaguar, 17 Maserati, 2 Rolls Royce, 3 Cadillac, una Aston Martin e perfino quattro Hummer. Più un jet privato da 8 milioni intestato alla proprietaria di un bar di Catania. Alla faccia dello stereotipo di regione povera che da sempre marchia la Sicilia, i contribuenti che devono più di 500 mila euro sono 12.979, per un debito di 23,3 miliardi. "
23 miliardi di tasse non pagate. non male dai
questo invece uscito qualche mese fa, interessante:
http://ricerca.repubblica.it/repubbl...Palermo05.html
Gli sconosciuti con la Ferrari Ecco i nababbi sfuggiti al fisco
ANTONIO FRASCHILLA ED EMANUELE LAURIA
In un anonimo condominio residenziale, in fondo a via Leonardo da Vinci, il nome di Salvatore De Caro suona del tutto nuovo. Persino il portinaio, che lavora lì da quindici anni, dice di non averlo mai sentito. Eppure quell'inquilino fantasma ha un record: dopo l'Amia, la decotta società di igiene ambientale del capoluogo, De Caro è il contribuente della provincia di Palermo con il maggior debito con il fisco. Sul suo capo pesano cartelle esattoriali per 68 milioni di euro. Una cifra enorme, oltre seimila volte superiore al reddito medio annuo di un siciliano. Ma come l'ha accumulata, quella spropositata morosità, il settantatreenne De Caro? Le informazioni in possesso di Riscossione Sicilia raccontano di una montagna di Iva non pagata da parte di alcune imprese del settore impiantistica che De Caro ha avviato e chiuso in provincia di Firenze. De Caro è uno degli ottocento siciliani finiti sotto la lente della società guidata da Antonio Fiumefreddo, che ha istituito un ufficio grandi evasori guidato da un dirigente della spa (Ermanno Sorce) e si è messo in testa di recuperare, con un'operazione «senza precedenti», almeno un miliardo di euro.
Fiumefreddo, spalleggiato dal governatore Rosario Crocetta, ha già inviato gli elenchi in procura e nella sua lotta all'evasione, fa sapere, ha «il contributo formidabile» di Guardia di finanza e prefetti. La polemica sulle modalità di comunicazione dell'operazione è già cominciata, con l'udc D'Alia e il pd Raciti ad avvertire sui rischi di un «inutile polverone mediatico ». Il presidente della società, da parte sua, ha denunciato pressioni e minacce, dopo aver accusato la politica di essere «vicaria di un sistema che ha impedito la riscossione in questi anni».
Ma chi c'è nelle liste di Fiumefreddo? Chi sono i maggiori "evasori" nelle province siciliane? Una premessa d'obbligo: il termine "evasore" non sempre è calzante. In diversi casi, infatti, si tratta di somme oggetto di contenziosi. Resta un fenomeno lampante, quello di un tesoro sottratto all'erario, difficilmente esigibile e spesso di proprietà di "signori nessuno". Dietro i quali si staglia l'ombra del riciclaggio. Sempre a Palermo, ad esempio, da giorni l'attenzione della società è su Abid Ahmed, un cittadino libico senza alcuna partecipazione azionaria né carica societaria, che ha pendenze per nove milioni di euro. Ieri Fiumefreddo e il suo staff hanno chiesto al prefetto di revocargli il permesso di soggiorno.
A Catania in cima all'elenco dei morosi c'è la signora Rosaria Ferlito, 50 anni, residente a Viagrande. Ufficialmente ha un'azienda che commercializza liquori. Di certo, ha un debito con l'erario di 85 milioni di euro. La ex Serit ha segnalato il suo nome ai carabinieri. A Catania, ieri, Riscossione Sicilia ha disposto il fermo amministrativo di cinque auto di lusso: due Porsche 911 Carrera e tre Ferrari. Per gli appassionati del Cavallino rampante, si tratta di due Testarossa e di una F131. Fuoriserie da prezzi inaccessibili ai più, di proprietà (almeno in via ufficiale) di nullatenenti. Di più: sul tavolo dell'ufficio grandi evasori c'è anche il nome di un contribuente di via Plebiscito, nel cuore di un quartiere popolare, con un tenore di vita da nababbo. Se è vero, come risulta dai tabulati, che ha accumulato un debito da quaranta milioni di euro.
Da Catania ad Agrigento, dove la situazione è più ingarbugliata. In cima alla lista c'è una piccola società in liquidazione di Ravanusa, la Giada Srl, capitale sociale 90 mila euro e un debito con il fisco pari a 75 milioni di euro. L'ex amministratore unico della " Giada", Paolo Vivacqua, è stato ucciso nel novembre del 2011 a Desio, dove portava avanti una florida attività di compravendita di rottami e metalli. Le cronache dell'omicidio risalgono alla vita decisamente agiata di questo ex carrozziere milionario che possedeva una villa con piscina e andava in giro in Ferrari. E che al momento della morte era sotto processo per truffa. Personaggio controverso, pare che Vivacqua facesse beneficenza in Camerun (donò alla Chiesa locale un carico di moto di cilindrata 125). E a Ravanusa in molti lo ricordano per aver finanziato la realizzazione nel cimitero di una statua del Cristo redentore, simile a quello di Rio de Janeiro.
Ma al secondo posto, nella lista degli "evasori" agrigentini, c'è Carmela Tasca, anche lei di Ravanusa, con un debito di 67 milioni. La Tasca, fra l'altro, era socia di Vivacqua nella Ramit, una società in accomandita semplice raggiunta da cartelle esattoriali per 28 milioni di euro. In sostanza, il gruppo Vivacqua avrebbe un'esposizione con il fisco da oltre 170 milioni.
A Enna, al secondo posto della lista dei morosi, c'è l'Oasi Maria Santissima di Troina, un'associazione che gestisce, fra l'altro, un istituto di ricerca e cura e che fa riferimento a una celebre figura religiosa, quella del novantaduenne padre Luigi Ferlauto. L'Oasi è esposta con il fisco per 30 milioni di euro, ma il direttore amministrativo Artuto Calanna avverte: «Si tratta di un contenzioso che va avanti dal 1994 — dice — su alcune tasse sul reddito. Proprio in questi giorni abbiamo trovato un accordo con l'Agenzia delle entrate per una cifra che non supererà i 4 milioni di euro. Molto meno di quello che compare nell'elenco di Riscossione ». Il re dei morosi di Sicilia però rimane Silvano Lombardo, imprenditore marsalese di 73 anni, noto agli appassionati del pallone per essere stato qualche decennio fa il presidente della locale squadra di calcio. Nel lungo elenco di Riscossione Sicilia risulta in debito con il fisco per 168 milioni di euro. Lombardo, sotto processo per truffa e reati tributari a Milano, confida nella prescrizione e si difende dicendo che la somma «è oggetto di un giudizio della Commissione tributaria ».
È uno dei volti, Lombardo, di questa facoltosa Sicilia dai conti in sospeso che il duo Crocetta-Fiumefreddo sta facendo emergere.
Nella lista c'è la società di un ex carrozziere di Ravanusa ucciso. L'Oasi di Troina: "Noi sotto accusa? Tutto chiarito"
PRESIDENTE Antonio Fiumefreddo alla guida di Riscossione Sicilia In alto, auto Ferrari come quelle di proprietà di alcuni grandi evasori
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lo stesso presidente di Riscossione Sicilia, la settimana scorsa in una puntata da Giannino
,
http://www.radio24.ilsole24ore.com/p...555-gSLAj5uLUB
ha dichiarato che in sicilia, normalmente paga le tasse solo l'8% dei contribuenti. E tra i contribuenti con redditi >500k euro annui, solo il 2,5%
ti invito ad inviare una letterina al presidente Fiumefreddo (siciliano) nel quale gli dai del
Ultima modifica di Frappo; 18-01-16 alle 08:59
frappo, ce l'ha con me ma è troppo pavido per elevare accuse dirette
questa è una rielaborazione su dati ade del 2011:
poi che vi sia gente onestissima ad ogni latitudine credo non ci sia bisogno di rimarcarlo ad ogni post. è ovvio che in ogni gruppo sociale con spiccata devianza vi sarà sempre qualcuno che deviante non è, ma purtroppo questo fatto non cancella la realtà per la quale la devianza di gruppo di cui sopra genera problemi rilevanti che van risolti.
nello specifico, ben lieto che kanjar e i suoi parenti siano cristallini esempi di rettitudine morale e fiscale, ma rimane il fatto che può capitare che persone oneste debbano loro malgrado condividere il territorio con persone che oneste non sono (in proporzione oggettivamente maggiore che in altre aree geografiche), senza che si debbano piccare se qualcuno fa notare la triste situazione.
e comunque no, non ritengo che esista alcuna "terronità" di natura genetica, prerequisito del razzismo che tu sembri condividere tirandolo in ballo, semplicemente abitudini culturali apprese, tutto qui.
sono poi doppiamente lieto di assistere a questa rivendicazione di onestà e rettitudine: significa che finalmente sono passati i tempi nei quali ti facevi strenuo difensore del sacrosanto diritto all'abusivismo edilizio.
è un gran passo avanti.
Che poi giù quello che le aziende risparmiano -fra tasse scontate e tasse non versate- sia comunque corrisposto in pizzi, mazzette e alimentazione di un sistema di signoraggio viscerale è un altro discorso. o forse no
si era immaginabile che fossi tu il diffamatore Molocchio
ma resto della mia idea, ce l'ha con quel leghista di Fiumefreddo
quanto godrei a vedere la soppressione delle regioni a statuto speciale.
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
solo il m5s lo puo'! (e non so neanche quanto sia una battuta )
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eh in Sicilia in effetti i pentastellati han fatto faville
crocetta e' passato ai 5 stelle?
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chiaro che no, anche se all'inizio sembrava poterci essere una alleanza.
voglio dire che in Sicilia il m5s ha avuto ottimi risultati, ma Imho è la regione stessa ad essere ingovernabile.
ed oltre tutto, hai letto il programma del 5stelle per la
Sicilia?
e, come scrive Pin, figurati se rinunciano a qualche mln di voti
...
Ultima modifica di Edward Green; 13-04-24 alle 14:02
è la democrazia. i partiti avranno sempre bisogno del consenso di milioni di voti. il come dipende dalla cultura. dio ha dato agli anglosassoni l'efficienza e ai latini la deficienza
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
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Riecco spuntata la puttanata colossale dell'abolizione del contante (eh, ma negli altri paesi ce l'hannoooo... (cit.) ), proprio come pensavo: giusto un mesetto scarso e vi siete resettati il cervello riguardo l'affidabilità delle banche.
Abolizione del contante in un paese dove si è più sicuri a dare i propri soldi allo zongaro sotto al semaforo piuttosto che alle banche.
Ah, ma no giusto: sono io che sono un malvagio evasore.
Programma completo:
print(f"Risultato: {eval('*'.join(str(x + 1) for x in range(max(1, int(input('Inserisci un numero: '))))))}")
Lista scambi Lista scambi
Beh tra il pagare tutto in contanti e l'investire in azioni ci sono tante sfumature di grigio eh che credo riguardino il 99% della popolazione italiana. Il conto in banca, se hai un lavoro non in nero, ce l'hai per forza
non voglio passare per pro banche, ma se ti riferisci a banca etruria, è andato a gambe all'aria chi aveva obbligazioni subordinate, che sono praticamente pari alle azioni, visto che vengono rimborsate dopo tutte le altre.
C'è un fondo che si attiva ogni volta che qualche banca fallisce e che copre fino a 100 mila euro i correntisti, le banche italiane non hanno la facoltà, ma l'obbligo di aderire a tale fondo di garanzia.