dell'aspetto termico si è già detto. in più aggiungi che tutti e due hanno la sgradevole tendenza a caderti in testa quando c'è il terremoto, tema che di questi tempi sta tornando finalmente di attualità.
esercizio: chiedete ai vostri sindaci se le scuole dove vanno i vostri figli garantiscono la vita (anche se non sembra, è un'espressione tecnica cui corrispondono precisi requisiti normativi, a seconda della zoan sismica in cui si trova l'edificio e della classe di criticità) in caso di sisma. e poi chiedete alla vostra ASL se l'ospedale dove si cura vostra nonna la garantisce. potreste scoprire cose MOLTO interessanti
non più. un certo imprenditore che governava prima di Monti, di cui non ricordo il nome ha emanato un decreto che ha depotenziato completamente la normativa in materia, stabilendo che non può più essere citata nei rapporti tra privati. in pratica potete usare la norma per far dichiarare la vostra casa inagibile dal comune, ma non più per farvi risarcire dal costruttore
beneficio del dubbio. ma al 90% trattasi di un trucco. primo perchè gli incentivi ci sono già (dal 50% al 65%). secondo perchè le cifre indicate dal ministro galletti (200 milioni per la PA e 700 milioni per i privati) sono esattamente quelle del conto energia termico (DM 16 febbraio 2016), che è un incentivo che esiste GIA'. in pratica il gioco dei garibaldini che corrono intorno alla collina applicato all'energia
agli edifici si applicano due direttive europee diverse, una sull'efficienza energetica degli edifici (guardacaso), l'altra sulla promozione dell'uso delle fonti rinnovabili (ah, ovviamente per definizione non si danno incentivi ai nuovi edifici, per i nuovi edifici ci sono obblighi da rispettare e basta, gli incentivi sono per l'esistente).
la prima delle due stabilisce (con le sue norme tecniche) quanto le case al massimo possono consumare, la seconda stabilisce quale percentuale dei consumi deve essere prodotta da FER (fonti energetiche rinnovabili). non è tutto oro quel che luce e l'incrocio tra i due requisiti genera alcuni paradossi, ma a livello molto più sottilmente tecnico di quanto scritto. quanto citato invece non corrisponde a verità.
1) il FV NON è una cazzata. primo perchè ogni costruttore di edificio deve fare la sua parte per aumentare i volumi di installato (e quindi far calare i prezzi) e secondo perchè comunque ce ne sarà bisogno: la famiglia media consuma 2700 kWh/anno (corrispondenti alla produzione di 2-3 kWp), e sempre più ne consumerà, perchè se vogliamo decarbonizzare l'economia, ciò corrisponde anche a elettrificarla (dato che tutti gli altri combustibili sono fossili, o più inquinanti dei fossili, come il pellet e la legna che sono responsabili del 50% delle polveri sottili che fanno in UE centinaia di migliaia di morti l'anno: una stufa a pellet inquina come 2-400 caldaie a metano e spesso non ha neppure il camino che porta i fumi sopra il tetto)
2) NON è vero che l'eolico non è contemplato. tu devi installare 1 kW di fonte rinnovabile elettrica per ogni appartamento (la faccio semplice), e può essere anche da eolico. il problema è che come sanno gli ingegneri, la potenza estratta da una turbina eolica dipende dal CUBO della lunghezza della pala, e quindi le minipale eoliche non producono una cippa. per intenderci, con 8 m2 di tetto ti fai il tuo kW FV; una ruota di 1,5 metri di diametro (MOSTRUOSAMENTE impattante) ha una potenza di picco di 500 W
un condominio da 12 appartamenti, che con 100 m2 di tetto può fare tutto il FV che occorre, dovrebbe realizzare un rotore con più di 7 metri di pala e 20 m di altezza da terra... perciò è il microeolico ad essere casomai una ca**ata.
non a caso gli impianti eolici li fanno sempre più grandi (da 1,5 MW di 4 anni fa oggi li fanno da 6 MW, 120 metri di lunghezza di pala ; la fabbrica italiana che fa quelli da 4,5 MW la chiudono perchè sono troppo piccoli...)