Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre] Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre] - Pagina 43

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Discussione: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

  1. #841
    The Crimson Ghost L'avatar di Kayato
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Perché prima i licenziamenti erano quasi impossibili (a meno di casi estremi). Non so te ma a me sembra il normale che un dipendente venga a lavorare e faccia "un minimo" il suo lavoro. Si parla tanto di crisi ma l'assenteismo rimane ancora un problema quindi......

    Qualche esempio pratico del nesso "partite iva=lavoro precario"?

  2. #842
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    In ogni caso il governo continua a gettare fumo sui problemi manipolando il dibattito pubblico in modo che parli di temi che non possono risolvere alcunché in tal senso.

  3. #843
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    io cmq sono porcaeva ancora indeciso

  4. #844

    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Kayato Visualizza Messaggio
    Perché prima i licenziamenti erano quasi impossibili (a meno di casi estremi). Non so te ma a me sembra il normale che un dipendente venga a lavorare e faccia "un minimo" il suo lavoro. Si parla tanto di crisi ma l'assenteismo rimane ancora un problema quindi......

    Qualche esempio pratico del nesso "partite iva=lavoro precario"?
    Sarà ma io in 20 anni che gravito attorno a multinazionali ho visto fare cose assurde anche in barba ai regolamenti, spesso solo per cambi di strategie aziendali, non per fancazzismo o crisi economiche... Ma sarò stato sfigato che ne so

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    Ma che oooooohhhh!!!

  5. #845
    Senior Member L'avatar di abaper
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Kayato Visualizza Messaggio
    Perché prima i licenziamenti erano quasi impossibili (a meno di casi estremi). Non so te ma a me sembra il normale che un dipendente venga a lavorare e faccia "un minimo" il suo lavoro. Si parla tanto di crisi ma l'assenteismo rimane ancora un problema quindi......

    Qualche esempio pratico del nesso "partite iva=lavoro precario"?
    Cerca partite Iva monocommittente e ti si aprirà un mondo

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  6. #846
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da MrVermont Visualizza Messaggio
    le opposizioni han sfruttato la cazzata fatta da Renzi. Inutile che scaricate sulle opposizioni la responsabilità di questa campagna elettorale "vince il si il governo resta, vince il no renzi a casa" quando il via a tutto ciò lo ha dato il genio del presidente del consiglio che tanto vi piace.

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    nel confronto con giannino renzi ha più volte ammesso che è stato un suo errore personalizzare il referendum...

  7. #847
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Zabadì Visualizza Messaggio
    Io proprio non vi capisco... È palese che il popolo delle partite iva è stato quello più inculato di tutti negli ultimi anni... Ma per prima cosa non capisco perchè invece di incazzarvi fare gruppo e rompere il cazzo per migliorare le vostre condizioni, vi scagliate contro i lavoratori dipendenti...
    Tra l'altro (ma parlo da ignorante eh) credo che la precarizzazione del lavoro dipendente porti solo cncorrenza al ribasso con le partite iva... Mah

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    perché chi, senza essere costretto, prende la partita iva è un individualista (e si illude di non essere sotto padrone)
    perché gli autonomi sono sempre in concorrenza tra loro (hai presente due commercianti che trattano gli stessi articoli, o due studi professionali di avvocati, o due fabbrichette che fanno lo stesso prodotto ecc.ecc. ?)
    perché da anni sinistra e sindacati ci martellano che gli autonomi sono solo ricchi evasori, dei ladri che affamano il popolo, così la deducibilità delle spese strumentali è andata progressivamente diminuendo (salvo ventilate e future regalie elettorali del solito renzie) e la pressione fiscale è schizzata ulteriormente strozzando molte attività
    così alla fine, se mi ammalo, ce l'ho in quel posto e la mutua manco la vedo col cannocchiale, mentre gli statali nullafacenti e lamentosi invece...
    Citazione Originariamente Scritto da Kayato Visualizza Messaggio
    Perché prima i licenziamenti erano quasi impossibili (a meno di casi estremi). Non so te ma a me sembra il normale che un dipendente venga a lavorare e faccia "un minimo" il suo lavoro. Si parla tanto di crisi ma l'assenteismo rimane ancora un problema quindi......

    Qualche esempio pratico del nesso "partite iva=lavoro precario"?
    non capisco: cosa c'è di più precario del lavoro autonomo?

  8. #848
    The Crimson Ghost L'avatar di Kayato
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da abaper Visualizza Messaggio
    Cerca partite Iva monocommittente e ti si aprirà un mondo

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    Ah ma state parlando delle finte partite iva?

  9. #849
    Senior Member L'avatar di abaper
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Kurtz Visualizza Messaggio
    nel confronto con giannino renzi ha più volte ammesso che è stato un suo errore personalizzare il referendum...
    E perché continua?

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  10. #850
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]


  11. #851
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Direi che anton riassume abbastanza bene il mio stato d'animo riguardo ai politici di carriera che pensano di sapere cosa vuol dire rendere di più di quello che si è pagati.

  12. #852
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    gli amichetti non si toccano

    cmq sabato ho parlato con un avvocato che si occupa di cause di lavoro.

    c'è chi ci campa con 'ste cose, con il benestare dei pvra lvce che concedono tutto perchè "sono la parte debole"

    "non è che non si possa licenziare, è che costa"

    addirittura c'è un avvocato della zona famoso per seguire solamente queste cause (dalla parte del lavoratore, ovvio) che fa affari d'oro
    beh guarda che gli avvocati dei sindacati fanno così, lavorano sulla quantità, cause seriali che diventano elemosine

    è sempre stato così

    https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
    Corsair iCue5000X RGB - Asus ROG-STRIX Z690 F-GAMING ARGB - Intel Core i7 12700K - Corsair iCue H150i Capellix RGB - 2X Corsair Dominator Platinum RGB DDR5 5600MHz 16GB - Samsung 980PRO M.2 1TB NVMe PCIe - PCS 1TBe SSD M.2 - Seagate Barracuda 2TB - Corsair 1000W RMx Series MOD. 80PLUS GOLD - Asus ROX-STRIX GEFORCE RTX3070Ti 8GB - Kit 4 ventole Corsair LL120 RGB LED - Windows 11 64bit

  13. #853
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    avvocati seriali una nuova categoria di criminali?

  14. #854
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
    beh guarda che gli avvocati dei sindacati fanno così, lavorano sulla quantità, cause seriali che diventano elemosine

    è sempre stato così
    hai ragione, solo un paio di casi mi hanno fatto davvero sobbalzare.
    Più per l'atteggiamento dei giudici che non per la faccia di culo di quelli che chiedono risarcimenti essendo platealmente dei filibustieri di professione.
    Come detto non esistono onesti e disonesti per categoria ma si presume che un giudice si degni quanto meno di leggere le carte

  15. #855
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    il mio capo mi racconta sempre che a Milano negli anni 70-80 c'erano i pretori d'assalto; nella neocostituita sezione lavoro c'erano una dozzina di pretori, di cui un paio neutri, uno fascio e tutti gli altri rossi

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  16. #856
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
    il mio capo mi racconta sempre che a Milano negli anni 70-80 c'erano i pretori d'assalto; nella neocostituita sezione lavoro c'erano una dozzina di pretori, di cui un paio neutri, uno fascio e tutti gli altri rossi
    E dall'altra parte c'era il soccorso rosso.
    Tra l'altro come posto dove imparare il mestiere era ottimo.
    Sono usciti fior fiore di avvocati

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  17. #857
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Italiani, fate come britannici e americani: votate NO –


    Perchè votare no il 4 dicembre? Ormai le argomentazioni le conoscete ed è superfluo ripetersi. Ve ne propongo un’altra, da una diversa prospettiva: bisogna votare NO perché questo referendum è nato vecchio, è diventato improvvisamente antistorico, se si considera quel che sta succedendo in Europa e in Occidente dal giugno scorso.

    Io lo definisco un miracolo. Improvvisamente i popoli si stanno risvegliando e iniziano a opporsi a un processo di continua sottrazione della sovranità nazionale, che viene condotto dal crollo dell’Unione sovietica con molta abilità e sempre dissimulando le intenzioni finali.
    In economia ha preso le forme di una globalizzazione che, avviata in ossequio ai principi virtuosi di un’economia di mercato e di libero scambio, ha incentivato la creazione di oligopoli di grandi multinazionali, i cui effetti sono negativi oltre che pericolosi.
    In politica si manifesta nella continua delega di poteri alle istituzioni sovranazionali, attraverso meccanismo opachi, ma presentati dalla stampa mainstream e dalla maggior parte dei politici come ineluttabili e, naturalmente. fonte di progresso.
    Quelle istituzioni si chiamano Ocse, Fmi, Banca mondiale e naturalmente Unione europea, Banca centrale europea, Corte Costituzionale europea, che hanno di fatto eroso continuamente le competenze e i diritti dei singoli Stati e dunque dei singoli cittadini. L’introduzione dell’euro ha avuto tra gli effetti più evidenti quello di sottrarre la gestione del debito pubblico nazionale ai singoli Paesi, trasformandola in una straordinaria forma di condizionamento politico, economico e sociale. Perché quandi non controlli più la moneta, non controlli più nemmeno il debito pubblico: sono i creditori a dettare le condizioni ed è la Banca centrale europea a determinare la tua “salvezza”, come la chiamano con sottile perfidia. Guardate cos’è successo alla Grecia, che è stata strapazzata, umiliata, ridotta a pelle ed ossa e privata di ogni ragionevole speranza in futuro migliore. Osservate il declino dell’Italia, che – come ogni Paese dell’area euro – non può più decidere la politica fiscale, né quella economica, imprigionato, com’è, dai vincoli europei.
    I risultati li conoscete: la piccola industria muore, la disoccupazione aumenta, il commercio langue, l’età della pensione aumenta sempre di più, le tasse salgono a livelli insostenibili, lo stato sociale diminuisce; però aumentano le norme sovranazionali, le regole, i divieti, le imposizioni.E naturalmente un’immigrazione incontrollata che, in quanto tale, è fonte di tensioni e di ingiustizie.
    L’ élite transnazionale, che di fatto ha governato i nostri destini, lega le mani , i piedi ai governi, li zavorra. E, con perfida arroganza, poi viene a dar lezione, anche quando i Paesi – è il caso dell’Italia – sono in avanzo primario da molti anni ovvero spendono meno di quanto incassano. Un’élite incapace di concepire altra politica del rigore e che continua a predicare e a giudicare italiani, spagnoli, greci, portoghesi ma anche gli un tempo virtuosi finlandesi.
    Non correte abbastanza!
    Non vi impegnate abbastanza!
    Tu popolo, sei esangue, ma ti viene chiesto di donare altro sangue; in un ciclo che sembra non aver mai fine.Perché aumentano la povertà e la criminalità, mentre i giovani non trovano lavoro e sono costretti a emigrare; mentre il debito pubblico, per quanti sforzi si faccia, non cala mai.
    Lo scopo finale è chiaro: far implodere gli Stati nazionali e delegare ogni potere a quegli stessi organismi internazionali, magari attraverso la creazione degli Stati Uniti d’Europa dove i singoli popoli non conterebbero più nulla.
    I premier che si sono succeduti in Italia negli ultimi anni sono funzionali a questo disegno: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi.
    Confesso: ero pessimista sul futuro dell’Europa. Ma poi, lo scorso giugno, qualcosa è cambiato.
    I britannici hanno detto basta, sebbene avessero in teoria molto da perdere perché la loro economia era tra le migliori al mondo e perché all’interno dell’Unione europea – oltre a tenere la sterlina – avevano il diritto di sottrarsi a diversi vincoli. Quando c’è stato il referendum le élite hanno cercato di terrorizzarli in ogni modo. Non è servito. I britannici hanno voluto riprendersi la libertà e preservare i valori fondanti della loro democrazia, della loro identità nazionale e hanno votato per la Brexit.
    Anche gli americani si sono ribellati a un processo economico che ha provocato un continuo impoverimento della classe media e alla rottura del patto sociale con le élite, incapace di autocritica e di discernimento. Anche loro sono stati sottoposti a una campagna martellante da parte dei media e alla minaccia di uno tsunami finanziario, ma non si sono lasciati spaventare e hanno eletto Trump, che era il candidato più temuto dall’establishment transanazionale.
    Un’onda si è alzata, portentosa e inaspettata. Un’onda che potrebbe diventare travolgente il 4 dicembre se gli italiani voteranno no e se gli austriaci eleggeranno presidente il candidato della destra Hofer, inviando un altro segnale di netta rottura all’establishment di Bruxelles.
    Ma come, dirà qualcuno, questa è una riforma che consente all’Italia di cambiare, di diventare più efficiente… Sicuri? quali riforme? E con quali scopi? Renzi vuole pieni poteri per poter realizzare ancor più rapidamente l’agenda delle élite globaliste e, dunque, per spogliare ancor di più l’Italia. E non lasciatevi ingannare dall’Economist che improvvisamente lo abbandona e invita a votare No. L’Economist forse ha capito che il premier è bruciato o forse mette semplicemente le mani avanti, avendo già pronta la soluzione alternativa: un altro governo tecnico. Grazie. Ma abbiamo già dato.
    E non lasciatevi ingannare dai titoli terroristici sullo spread che torna a salire e da quelli del Financial Times secondo cui se il referendum venisse bocciato, otto banche fallirebbero; come se ci fosse un nesso casuale tra il dissesto degli istituti e il voto popolare. Se le banche devono fallire, falliranno comunque, statene certi. Questa è propaganda, come quella per il sì che occupa ogni spazio pubblico, soprattutto, martellando senza tregua gli italiani, con logiche da regime autoritario.

    Cercano di condizionarvi. Cercano di intimidirvi. Non permettetelo.
    Fate come gli americani e i britannici. E votate NO.

    ———————-
    Seguimi anche su twitter @MarcelloFoa e su sulla mia pagina Facebook.



    sono veramente curioso su quale sarà l'esito del voto italico, purtroppo sempre in retards countertendency.

  18. #858
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    È già stata postata questa pagina GitHub dove un utente mostra le differenze riga per riga nella costituzione prima e dopo la riforma?

  19. #859
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Derfel Cadarn Visualizza Messaggio
    Italiani, fate come britannici e americani: votate NO –


    Perchè votare no il 4 dicembre? Ormai le argomentazioni le conoscete ed è superfluo ripetersi. Ve ne propongo un’altra, da una diversa prospettiva: bisogna votare NO perché questo referendum è nato vecchio, è diventato improvvisamente antistorico, se si considera quel che sta succedendo in Europa e in Occidente dal giugno scorso.

    Io lo definisco un miracolo. Improvvisamente i popoli si stanno risvegliando e iniziano a opporsi a un processo di continua sottrazione della sovranità nazionale, che viene condotto dal crollo dell’Unione sovietica con molta abilità e sempre dissimulando le intenzioni finali.
    In economia ha preso le forme di una globalizzazione che, avviata in ossequio ai principi virtuosi di un’economia di mercato e di libero scambio, ha incentivato la creazione di oligopoli di grandi multinazionali, i cui effetti sono negativi oltre che pericolosi.
    In politica si manifesta nella continua delega di poteri alle istituzioni sovranazionali, attraverso meccanismo opachi, ma presentati dalla stampa mainstream e dalla maggior parte dei politici come ineluttabili e, naturalmente. fonte di progresso.
    Quelle istituzioni si chiamano Ocse, Fmi, Banca mondiale e naturalmente Unione europea, Banca centrale europea, Corte Costituzionale europea, che hanno di fatto eroso continuamente le competenze e i diritti dei singoli Stati e dunque dei singoli cittadini. L’introduzione dell’euro ha avuto tra gli effetti più evidenti quello di sottrarre la gestione del debito pubblico nazionale ai singoli Paesi, trasformandola in una straordinaria forma di condizionamento politico, economico e sociale. Perché quandi non controlli più la moneta, non controlli più nemmeno il debito pubblico: sono i creditori a dettare le condizioni ed è la Banca centrale europea a determinare la tua “salvezza”, come la chiamano con sottile perfidia. Guardate cos’è successo alla Grecia, che è stata strapazzata, umiliata, ridotta a pelle ed ossa e privata di ogni ragionevole speranza in futuro migliore. Osservate il declino dell’Italia, che – come ogni Paese dell’area euro – non può più decidere la politica fiscale, né quella economica, imprigionato, com’è, dai vincoli europei.
    I risultati li conoscete: la piccola industria muore, la disoccupazione aumenta, il commercio langue, l’età della pensione aumenta sempre di più, le tasse salgono a livelli insostenibili, lo stato sociale diminuisce; però aumentano le norme sovranazionali, le regole, i divieti, le imposizioni.E naturalmente un’immigrazione incontrollata che, in quanto tale, è fonte di tensioni e di ingiustizie.
    L’ élite transnazionale, che di fatto ha governato i nostri destini, lega le mani , i piedi ai governi, li zavorra. E, con perfida arroganza, poi viene a dar lezione, anche quando i Paesi – è il caso dell’Italia – sono in avanzo primario da molti anni ovvero spendono meno di quanto incassano. Un’élite incapace di concepire altra politica del rigore e che continua a predicare e a giudicare italiani, spagnoli, greci, portoghesi ma anche gli un tempo virtuosi finlandesi.
    Non correte abbastanza!
    Non vi impegnate abbastanza!
    Tu popolo, sei esangue, ma ti viene chiesto di donare altro sangue; in un ciclo che sembra non aver mai fine.Perché aumentano la povertà e la criminalità, mentre i giovani non trovano lavoro e sono costretti a emigrare; mentre il debito pubblico, per quanti sforzi si faccia, non cala mai.
    Lo scopo finale è chiaro: far implodere gli Stati nazionali e delegare ogni potere a quegli stessi organismi internazionali, magari attraverso la creazione degli Stati Uniti d’Europa dove i singoli popoli non conterebbero più nulla.
    I premier che si sono succeduti in Italia negli ultimi anni sono funzionali a questo disegno: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi.
    Confesso: ero pessimista sul futuro dell’Europa. Ma poi, lo scorso giugno, qualcosa è cambiato.
    I britannici hanno detto basta, sebbene avessero in teoria molto da perdere perché la loro economia era tra le migliori al mondo e perché all’interno dell’Unione europea – oltre a tenere la sterlina – avevano il diritto di sottrarsi a diversi vincoli. Quando c’è stato il referendum le élite hanno cercato di terrorizzarli in ogni modo. Non è servito. I britannici hanno voluto riprendersi la libertà e preservare i valori fondanti della loro democrazia, della loro identità nazionale e hanno votato per la Brexit.
    Anche gli americani si sono ribellati a un processo economico che ha provocato un continuo impoverimento della classe media e alla rottura del patto sociale con le élite, incapace di autocritica e di discernimento. Anche loro sono stati sottoposti a una campagna martellante da parte dei media e alla minaccia di uno tsunami finanziario, ma non si sono lasciati spaventare e hanno eletto Trump, che era il candidato più temuto dall’establishment transanazionale.
    Un’onda si è alzata, portentosa e inaspettata. Un’onda che potrebbe diventare travolgente il 4 dicembre se gli italiani voteranno no e se gli austriaci eleggeranno presidente il candidato della destra Hofer, inviando un altro segnale di netta rottura all’establishment di Bruxelles.
    Ma come, dirà qualcuno, questa è una riforma che consente all’Italia di cambiare, di diventare più efficiente… Sicuri? quali riforme? E con quali scopi? Renzi vuole pieni poteri per poter realizzare ancor più rapidamente l’agenda delle élite globaliste e, dunque, per spogliare ancor di più l’Italia. E non lasciatevi ingannare dall’Economist che improvvisamente lo abbandona e invita a votare No. L’Economist forse ha capito che il premier è bruciato o forse mette semplicemente le mani avanti, avendo già pronta la soluzione alternativa: un altro governo tecnico. Grazie. Ma abbiamo già dato.
    E non lasciatevi ingannare dai titoli terroristici sullo spread che torna a salire e da quelli del Financial Times secondo cui se il referendum venisse bocciato, otto banche fallirebbero; come se ci fosse un nesso casuale tra il dissesto degli istituti e il voto popolare. Se le banche devono fallire, falliranno comunque, statene certi. Questa è propaganda, come quella per il sì che occupa ogni spazio pubblico, soprattutto, martellando senza tregua gli italiani, con logiche da regime autoritario.

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    Trump è contro le bancheh e i poterih fortih!

    Ex Goldman Saschsshs al tesoro, petrolieri all'ambiente e all'energia

  20. #860
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    Re: Referendum Costituzionale sulla c.d. "Riforma Boschi" [4 dicembre]

    Citazione Originariamente Scritto da Tavea Visualizza Messaggio
    Trump è contro le bancheh e i poterih fortih!

    Ex Goldman Saschsshs al tesoro, petrolieri all'ambiente e all'energia
    e un imprenditore di Silicon Valley che partecipava ai convegni del Bilderberg nel comitato temporaneo o come si chiama
    La mia esposa stava al fiume, señor, a lavare... un gringo l'aggredì e la voleva...

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