Ne approfitto della storia sul referendum per sollevare una questione: ha ancora senso per il cittadino non impegnato il voto su una scheda per tutelare i propri interessi?
Insomma più vado avanti, più mi rendo conto che il voto del cittadino inerme è il metodo migliore per tutelare male i propri interessi. Nel sistema attuale milioni di cittadini vanno a votare ogni tot anni, dopo essersi informati più o meno (spesso meno), con la filosofia "così esercito il mio diritto e potere di scelta". Inevitabilmente i rappresentanti al potere finiscono per deludere nella maggior parte dei casi il cittadino. In altri casi meno. Ma in molti altri casi non fanno per niente gli interessi dei loro cittadini (vedi la decadenza degli ultimi 30 anni...).
Grazie ai meccanismi di propaganda, manipolazione, ecc, le elites riescono a mantenere lo status quo favorevole a loro (e lo manterranno sempre, fino a quando non vengono scalzate da altre elites). Alcuni cittadini però ripetono che "con il voto puoi fare la differenza". Ma siamo sicuri che ciò tutela l'interesse del singolo? Uno può essere il cittadino più informato del mondo e votare i candidati migliori, ma tutto il suo lavorio viene inevitabilmente fottuto dall'esercito di persone che non si informa, vota per simpatia, tradizione, ecc. Variabili che cambiano solo in presenza di fatti estremi.
Detto questo, il voto del singolo cittadino per me equivale a ZERO. Se uno vuole tutelare i propri interessi e cambiare le cose deve per forza sbattersi quotidianamente:
- o come attivisti politici e/o sociali
- o esercitando influenza mediatica, culturale o economica
- o scalando posizioni di potere, o nel campo pubblico o privato
In poche parole uno deve arrivare ad esercitare influenza sulle persone. Se no si fa la fine delle pecore che verranno inevitabilmente tosate. Uno può anche essere più preparato e intelligente di certi politici, ma se non influenza la gente, la sua intelligenza e preparazione varrà ZERO.
Facciamo un esempio concreto: un Razzi o un politico scemo dei 5stelle sono molto più "intelligenti" di molti membri del forum, nonostante quest'ultimi siano più preparati di questi due.
Il Razzi spara idiozie dalla mattina alla sera, ma ha capito al volo come tutelare i propri interessi, prendendo stipendi che la stragrande maggioranza non vedrà mai, guadagnandoci pure in fama e ospitate tv.
Il politico 5stelle pure. Il fatto di sbattersi quotidianamente gli fa guadagnare soldi e influenza sulla gente.
Insomma per chiarirci: chi ha più potere? Chi vota ogni morte di papa o chi si sbatte a ricercare consenso e influenza?
Chi è più fesso e meno bravo a tutelare i propri interessi?