un'ora e mezza dopoOre 16.00 – Prende la parola Paolo Berdini: “Io non so dove i consiglieri regionali abbiano potuto vedere mie considerazioni o conferenze stampa, io sono stato riservato. Ne sono state dette tante, adesso siamo coerenti. Tolgo alcuni bastoni rispetto al cammino che mi aspetta in questi dieci minuti. Intanto mi sembra che l’assessore Civita sia stato corretto: la variazione urbanistica c’è, il progetto è una variante urbanistica gigantesca. E’ un progetto che non reputo positivo. In Europa ci sono stadi strepitosi, se la Roma avessa scelto un’altra zona dove i bambini avrebbero potuto scendere di casa e giocare io sarei stato contento. Noi siamo ben a favore dello stadio, ma siamo meno felici su come è stata scelta l’area e sul fatto che tutto questo straordinario regalo che fa la Roma diminuisce man mano che si leggono le carte. Io purtroppo sono stato abituato a sentirne di tutti i colori. Dicono che voglio fermare tutto, ma vorrei vedere i professori che dicono che questa sarà la molla per rilanciare la città: io ci andrei molto cauto, perché non porterà nelle casse di Roma un beneficio. Nella tesi esposta dall’Università, non c’è scritto perché Roma ha un deficit di 13 miliardi e mezzo. Se lo Stato potesse porterebbe al fallimento quest’amministrazione, il Comune di Roma sta sprofondando di debiti in questa urbanistica che ci sta portando nel baratro. La Regione è stata molto generosa con la Roma, perché non ha consegnato i documenti il 3 novembre, ma potrà consegnarli fino al 30 novembre. Noi dovremmo andare in Consiglio Comunale a fare la variante in 16 giorni di istruttoria? La follia della scelta dell’area la leggo in questo punto: nello specchietto della Roma c’è scritto sistema di smaltimento delle acque piovane che costa 9 milioni di euro, ma in caso la pioggia l’acqua non defluirebbe e quindi andrebbero costruite e gestite delle idrovore: ci dovrebbero essere quindi sempre due persone a smaltire questa pioggia, questo è interesse pubblico? Se questa opera va messa a disposizione della Roma, allora anche queste idovore devono essere gestite dalla società da qui all’eternità. Noi non prendiamo in carico questa idovora, e questo toglie una torre in meno: il solito giochetto che poi ha portato al deficit di 13 miliardi. Si è appena conclusa la Conferenza dei Servizi per il Ponte dei Congressi. Per questo ponte noi spendiamo 140 milioni di euro: è stostenibile questo progetto con un deficit di 13 miliardi e che sta a ottocento metri dalla Via del Mare? Noi diamo l’assenso per fare un duplicato di un ponte che si spende con soldi pubblici? Il prolungamento della metro B è deleterio nel sistema delle infrastrutture romano. Per andare al lavoro all’Eur io aumento i tempi di percorrenza. E’ giusto farlo per una partita di calcio? Non si può fare, quindi cade un pilastro oltre che a un altro finanziamento consistente di 50 milioni. Se facciamo la ristrutturazione delle Colombo io sarei ben felice. Sottoscriverei subito l’accordo perché sarebbe un miglioramento della metropolitana. Ma se non c’è questa ristrutturazione della metro si cancella una delle posizioni principali per lo stadio e i grattacieli. Togliamo quindi 90 + 54 milioni. L’Atac ha dato in appalto la ristrutturazione della stazione di Tor di Valle a una società serissima. La Roma vuole costruire una nuova fermata per 13 milioni. Noi stiamo ristrutturando una stazione, ma dobbiamo demolirla per la fermata della Roma? Io non condivido, e non sta nell’interesse pubblico. Quattro voci di parcheggi pubblici per dimensioni gigantesche. Noi dovremmo pagare 74+29+26 milioni per i parcheggi? Ma l’ho fatto io lo stadio della Roma? Se io firmassi l’ok per lo stadio, i parcheggi devono essere pagati dalla Roma. Io dovrei prendere in carico 100 milioni di parcheggi anche da pulire? Chi mai li prenderebbe in carica anche se sono di un progetto di imprenditori importanti e stranieri? Con 63mila metri quadrati complessivi io firmo per lo stadio. Ma la Roma potrebbe anche pensare ad altre infinite zone dove potrebbe progettare questo stadio. Io sono contro il degrado dell’area, ma avere uno stadio che costa 200 milioni di soldi pubblici non va bene. Questo gioco di pagare opere pubbliche con volumetrie finisce per sempre“.
Ore 17.29 – Riprende la parola l’assessore Berdini: “Io oggi ho detto no allo stadio? Io ho detto il contrario. Il ponte sul Tevere per collegare l’Ostiense sull’autostrada andrà in appalto in primavera, sarà leggittimo che il comune di Roma dica alla società giallorossa di non fare un altro ponte? E’ legittimo o no che l’amministrazione dica che la metro B non si può sfioccare alla Magliana perchè mette in crisi la mobilità?“.