Scusate fatemi capire...
l'eroe di 50 milioni di italiani è Checco Zalone, una macchietta che da anni fa battute esplicitamente omofobe e razziste, e ora i grandi moralisti se la prendono per un insulto da stadio.
Solita ipocrisia all'italiana.
Con la coppa del mondo in cascina tutti dalla parte di Materazzi che aveva insultato pesantemente la madre algerina di Zidane.
Tutta la vita con Sarri
ma in quel caso l'aveva fatto per la patriah
Ultima modifica di Sbonk; 20-01-16 alle 10:43
Io, comunque, trovo insopportabile la distinzione tra insulti di serie A e insulti di serie B.
*chiappe*
sono cose che son sempre rimaste in campo.
credo che i frocio, faggot, nigger, figliodi
si sprechino in ogni categoria e nazione, da quando esiste questo gioco.
Sarri poteva controllarsi e sicuramente ha poca sensibilità sull'argomento (trovo molto più gravi le dichiarazioni che fece ai tempi dell'Empoli, quelle sì davvero di pessimo gusto) ma Mancini ha fatto qualcosa che viola un codice non scritto che esiste praticamente da sempre.
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così come fa ridere Mihajlovic quando usa il termine "napoletano" in senso dispregiativo.
ma ovviamente quello può passare in cavalleria.
Il colpevole è Mancini, bene...
evidentemente non avete mai giocato a pallone, che vi devo dire
Ehhhh il codice d'onore che viene tramandato oralmente dalla notte dei tempi
Mi spiace deluderti ma ho giocato in porta per 10 anni (terza categoria), e una volta l'allenatore della mia squadra venne espulso per un "vaffa" all'arbitro, che gli disse:
"Quello che sento da fuori è un discorso, ma da lei non lo accetto, a quel paese ci va lei ha capito?".
mi rendo conto che parlare di sport e aria aperta in un forum di videogiochi può risultare impopolare ma - ehi - là fuori queste cose accadono.
in campo ci si insulta, ci si mena, si chiede scusa e tutto torna come prima.
trent'anni che guardo calcio e Mancini è la prima persona a lamentarsi di essere stato chiamato frocio.
O Sarri è il primo ad usare questa parola oppure c'è qualcuno che è talmente poco sicuro della propria sessualità che l'ha presa tremendamente sul personale.