Originariamente Scritto da
pity
Sono d'accordo, il gioco del
senza non ha alcun senso.
Invece ha senso analizzare dati e contesti.
Higuain e Handanovic sono entrambi protagonisti indiscussi dei risultati di Napoli e Inter, entrambi vivono un momento di forma formidabile ed entrambi sono stra-decisivi per la propria squadra. Del resto stiamo parlando di un attaccante eccezionale, tra i migliori in circolazione, e di un portiere di altissimo livello. Tuttavia, ritengo ci siano delle differenze.
Mettiamo da parte il gioco del
senza perché non ci piace e prendiamo in considerazione cosa succede in campo e cosa potrebbe succedere se la condizione stellare dei due giocatori venisse meno.
Da una parte c'è Higuain che in questo momento è in grado di trasformare in gol ogni pallone che tocca, dall'altra c'è un portiere che da solo sta mettendo le pezze ad una difesa che concede numericamente poche occasioni, ma con un'altissima percentuale di pericolosità (il che la solidità difensiva dell'Inter di Mancini è un concetto molto discutibile).
Nel caso di Higuain, la fine o il calo del suo stato di grazie priverebbe il Napoli di alcuni gol decisivi ma non delle occasioni create dal resto della squadra per il suo finalizzatore. Significherebbe trovarsi di fronte ad un calo in fase realizzativa ma non ad un crollo verticale, non è che Higuain smetterebbe in toto di segnare, soprattutto se ben servito e supportato dal gioco del Napoli (nello specifico i triangoli continui con gli esterni, le incursioni delle due mezzali, i cambi tra attacco in ampiezza e in profondità dettati principalmente da Jorginho).
Nel caso di Handanovic il discorso è leggermente diverso. Attualmente, viaggia su un tasso di occasioni neutralizzate superiore del 15% rispetto alla propria media in carriera [
fonte], un aumento sorprendentemente alto e repentino. Se si interrompe lo stato di forma di Handanovic, la situazione di classifica dell'Inter diventa più problematica perché oltre Handanovic resta soltanto la rete e contestualmente l'Inter continua a fare una fatica pazzesca nel costruire gli attacchi, sia perché a centrocampo manca qualità sia perché Mancini ha completamente rinunciato a produrre gioco concentrandosi sull'annientare i punti di forza degli avversari, settimana dopo settimana.
Quello di Mancini è un approccio che finora si è dimostrato vincente ma espone la squadra ad un altissimo rischio di "grippaggio" del motore, senza avere a portata di mano un piano b.