A proposito della faccenda "Cinesi-Isole Vergini-paradisi fiscali" sollevata dal sito Calcioefinanza.it, che da qualche ora sta tenendo banco su Gazzetta, Sky e altri grandi media, segnaliamo anche noi quanto alcuni giornalisti svegli hanno già notato mentre questi grandi media ancora no.
1) nelle ultime righe di pagina 19/33 del documento pdf in questione (documento consultabile al link qui sotto,
http://www.calcioefinanza.it/2017/01...esi-del-milan/), alla voce "Lender" ("finanziatore") compare il seguente indirizzo mail,
[email protected]. Ciò che interessa è la seconda parte di questo indirizzo, che fa diretto riferimento a CHAMC, acronimo di China Huarong Asset Management, uno dei gruppi finanziari pubblici più importanti al mondo. Nell'apposita classifica Forbes, consultabile al sito
http://www.forbes.com/global2000/list/, è al 348° posto (per farvi un'idea, Suning è al 980° posto).
2) il 13 dicembre China Huarong Asset Management, il 348° gruppo industriale più ricco al mondo, ha effettivamente prestato circa 100 milioni di euro a una holding che fa riferimento a Sino-Europe Sports. Questa non è più un'opinione, è un fatto. Chi dice che "sono soldi di Berlusconi" deve giustificare in che modo Berlusconi sia proprietario o co-proprietario del 348° gruppo industriale più ricco al mondo, il cui patrimonio è stimato da Forbes attorno ai 14,3 miliardi di dollari (per farvi un'idea, Forbes stima il patrimonio della famiglia Berlusconi attorno ai 6,6 miliardi di dollari).
3) China Huarong Asset Management ha prestato 100 milioni a Sino-Europe Sports attraverso Willy Shine International, una holding con sede in un paradiso fiscale, le Isole Vergini Britanniche. E' un fatto anche questo, ci piaccia o no; ma dobbiamo davvero stupirci che uno dei primi 400 gruppi industriali al mondo abbia disponibilità economiche nei posti dove non si pagano le tasse? Forse l'attuale presidente del Milan non fa così da decenni? Forse non ha fatto così anche Kia Joorabchian, braccio destro degli attuali proprietari dell'Inter? Forse la FIAT non ha trasferito la sede fiscale in Olanda per non pagare l'IRAP e un'aliquota sulle plusvalenze più bassa (dal 26% al 20%)? Non è forse vero che una società inglese su tre, quel bel modello inglese di cui tutti amiamo riempirci la bocca, appartiene a società domiciliate alle Isole Cayman, Bermuda, Bahamas, Abu Dhabi, Malesia? E' il calcio del futuro, anzi no: è il calcio del presente. Niente opinioni, solo prese d'atto.