Warcraft mi ha fatto tornare bambino.
Come quando mi guardavo i film di John Carpenter senza chiedermi nulla, ma godendomi ogni attimo di genuina assurda fantasia.
Duncan Jones non riscrive il genere, non lo innova.
Invece utilizza tutti i possibili vecchi canovacci del fantasy classico, senza provare nessuna vergogna nel farlo.
Abbiamo quindi il re buono e splendente, il giovane mago inesperto ma coraggioso, il cavaliere senza macchia e senza paura, il mago cattivo, gli orchi che sanno solo combattere, manieri incantati ricolmi di segreti, le magie fatte di rune luminose e lampi di luce, ecc. ecc.
Eppure, nel contesto del cinema contemporaneo, dove sembra che se non sei verosimile o realistico, nessuno ti prende sul serio, il film di Duncan possiede una sua "freschezza". Come se qualcuno ci avesse fatto riscoprire il gusto di un piatto buonissimo che non mangiavamo da tantissimo tempo.
Duncan poi è un mestierante di rara bravura.
Il ritmo della storia è serratissimo, non c'è il tempo materiale per annoiasi. E dove il ritmo cede il passo a scene più statiche ecco che arriva un pò di peperoncino a rendere tutto più interessante; un pò di romance che non guasta mai in questo tipo di storie, un pò di humor ben dosato, oppure una piccola frase che lascia intendere un mondo più vasto.
Duncan è maestro perfino nel vecchio gioco del dico e non dico.
Sa benissimo che non potrà mai raccontare l'universo di Warcraft con un solo film e sa benissimo che troppi "spiegoni" non fanno bene alla storia.
Il risultato è una vista d'insieme del mondo di Azeroth sufficiente per renderlo affascinante anche per chi non ha mai messo le mani sul gioco.
Tecnicamente il film somiglia molto ad Avatar.
Gran parte è realizzato in un'ottima CGI.
Gli orchi sono stupendi, espressivi come i Na'vi di Pandora. Un pò meno ispirati sono i paesaggi, ma sempre comunque belli da vedere.
Gli attori sono tutti molto bravi e perfettamente in parte. Nessuno spicca sugli altri, ma il livello generale è alto.
Nota di merito per Glenn Close, qui in un piccolo cameo, ma è protagonista forse di uno dei momenti più epici del film.
P.S. Chi ha carpito la divertente citazione al primo film di Star Wars?
Ultima modifica di Gionny_Ren; 04-06-16 alle 09:50
Che gli orchi non son tutti brutti e cattivi è un buon distacco dal fantasy classico.
Travis Fimmel (Lothar) e Toby Kebbell (Durotan) secondo me spiccano... forse perché hanno avuto più screentime e sono più centrali.
La parte di Alodi forse andava sviluppata di più... cioè si poteva benissimo osare arrivare a due ore e mezza di film... ci son voci che l'homevideo sarà più lungo.
quindi extended edition incoming in 3, 2, 1...
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
No, per favore!
Basta con le extended edition del ca$$o che servono solo a vendere qualche Blu Ray in più.
Il ritmo del film è perfetto così com'è. Perché rovinarlo?
Che aggiungendo roba il ritmo peggiori è un rischio, non una certezza eh.
Ma quindi non è una frocieria come dal trailer un po' parrebbe? Le armature sembrano peggio di quelle dei cosplayers e l'orco con gli occhioni dolci non si può vedere...
Non sto dicendo che gli orchi debbano PER FORZA essere tutti brutti e cattivi e basta. Sto solo dicendo che la faccia sua è un po' quasi ridicola.
Per chi è interessato, caricando una foto del biglietto su http://warcraft-prevendite.it/ può ottenere una cdkey di WoW.
(Non è un mese bonus da aggiungere ad un account che ha già il gioco, ma una licenza nuova).
Fino a domani.
Mandata il due, ricevuta ieri.
Se non sbaglio era scritto da qualche parte entro 48 ore.
Letti gli ultimi commenti mi è ulteriormente salita l'hype.
Grande stima per tutti quelli che non sapevano niente di Warcraft e sono riusciti a produrre un giudizio maturo sul film, a differenza dei critici idioti per cui basta che un film sia fantasy per stroncarlo a priori.
Purtroppo già immagino le review italiane, fatte da giornalisti da quattro soldi che hanno difficoltà a seguire o comprendere qualsiasi cosa che vada al di fuori della loro limitatissima mente.
Non è solo fantasy, viene da un videogame... deve essere merda!
Aspetto con trepidazione la recensione di Repubblica, magari fatta dalla Aspesi.
Comunque ditemi, hanno veramente tradotto tutto?
Perché per me sarebbe un grosso problema...Roccavento mi suona proprio male.
Westfall, le marche occidentali?
La baia del bottino? Vi prego, no!
Tradotto tutto.
E Roccavento non è atroce quanto Martelfato o Malogrido...
doomhammer come lo tradurresti?
Io semplicemente i nomi propri non li tradurrei.
NB: aborro Nuova York e non ho mai digerito nemmeno GranBurrone di LotR.