Cool:
Anche questo non sembra male, sul tema fine del mondo:
E' uscito il seguito di Stake Land
Fermi tutti!
me l'ero segnato ma non avevo ancora visto il trailer
Madonna il trailer di Malick
Knights of Cups mi è piaciuto parecchio, devo vedere anche questo
Credo che Malick sia stato uno dei miei registi preferiti ma avrei preferito che continuasse a fare un film ogni dieci anni, piuttosto che vederlo entrare in quel brutto circolino di registi anzianotti che fanno gli autoreferenziali mentre si sbrodolano addosso senza dire o aggiungere nulla a quanto fatto in precedenza. Da To the Wonder in poi non ha fatto altro che bellissime bomboniere luccicanti ma vuote. Il documentario però sembra molto promettente e forse in quel determinato ambito potrebbe trovare una nuova chiave di rinascita artistica fatta di immagini rese concetto.
Il documentario è stato massacrato dalla critica purtroppo.
68 (77 in versione IMAX) su Metacritic, un risultato in linea ad alcuni fra i suoi film più belli come The New World (69) o La sottile linea rossa (78 ). Ma francamente nel 2017 ha poco senso parlare di un'entità "critica" il cui unico requisito consiste nel disporre di tastiera e connessione web. Molto meglio prendere in considerazione critici specifici, così da legare o dissociare credibilità e competenza all'opinione espressa. Tra l'altro mi sembra palese che ad emergere sia la delusione dovuta alla mancata aspettativa di trovare un Tree of Life parte 2 invece di un semplice e "banale" documentario che usa l'immagine come fosse testo. Credo sia facile fraintendere una simile operazione, anche perchè Malick non ha mai fatto segreto di abbracciare in pieno il pensiero evoluzionistico, proponendo contenuti metafisici dalle conclusioni che non possono necessariamente trovare tutti concordi.
Un po' di trailer:
The Void, horror che sembra davvero cazzuto, e che vedrei solo per la locandina:
Brimstone, passato mi sembra a Venezia, un western ultraviolento ma non tanto apprezzato dalla critica. Con Dakota Fanning e Guy Pierce.
The Bad Batch, anche questo visto a Venezia e anche questo non amato dalla critica. Sembra una roba mezzo Mad Max coi cannibali e mezzo Refn con i neon e la musica elettronica. la regista è la mezza americana mezza iraniana di A girl walks home alone at night. Con Momoa e Keanu Reeves.
Questo legge una recensione online = film non apprezzato/amato dagli deus ex machina della critica..
Brimstone ha diviso e non mancano diverse voci positive:
- Indipendent (4/5): What Koolhoven does have in spades is the ability to find lyricism amid squalor. In its own sulphurous way, Brimstone is raw and very powerful filmmaking, a movie that can’t help but get under your skin.
- The Guardian (3/5): Brimstone is hampered somewhat by its ponderous, doom-laden pace, and resultant bloated running time, but remains an intriguing slant on the spaghetti western.
E il non amato The Bad Batch (metascore 65, tutt'altro che basso per un film di genere)?
- The Telegraph (5/5): Carrey and Momoa’s wordless interaction out by a rubbish tip, in which they dangerously, hilariously bargain for information, is cinema at its barest and most vital – and that stands for the rest of the movie, too.
- IndieWire (B+): As a whole, Amirpour presents these evocative concepts as a form of absurdist poetry, heightened by a pop music backdrop and surrealist imagery. “The Bad Batch” molds one genre after another into something new — an original voice on par with the attitude of its fiercely independent characters.
- The Film Stage (B): Reeves is revelatory as Rockwell, and Jim Carrey offers a masterclass in subtle physical comedy as a mute homeless wanderer. The director’s use of music has the same counterpointed Tarantino-esque quality that we saw in her first feature and the direction, imagery (working again with cinematographer Lyle Vincent), and mood feel fresh throughout.
Entrambi i film vedono tra l'altro conclusioni e argomentazioni diametralmente opposte fra le varie opinioni negative, come del resto è giusto che sia. Ognuno filtra quanto visto attraverso la propria sensibilità, intelligenza e cultura, per questo è importante riconoscere ma soprattutto pesare le fonti da cui si ottiene un parere critico prendendole non per oro colato ma come spunti di discussione. E tantomeno associarle a una sorta di unimente (la critica! la critica!) dall'insindacabile giudizio su cosa è bello e cosa invece è brutto.
Ultima modifica di Dies Irae; 21-02-17 alle 00:42
Si dovrebbe prendere l'abitudine di leggere la critica dopo essere andati al cinema e non dopo
Assolutamente vero; lo scopo critico dovrebbe prefiggersi la comprensione e l'analisi del linguaggio cinematografico, come da filosofia seminale dei cahiers. Non a caso alcune fra le recensioni più interessanti credo di averle lette su Duel/Duellanti, con pubblicazioni disponibili a distanza di mesi dall'uscita dei film trattati. Scritti ragionati non necessariamente condivisibili ma spesso ricchi di spunti di riflessione o riletture con diverse e impensabili chiavi interpretative. E' tuttavia innegabile che il baricentro del giornalismo si sia spostato dal fare critica al dispensare suggerimenti per la visione/acquisto, banalizzando e semplificando fino a spogliare l'opinione stessa da ogni velleità critica (che poi è anche il motivo per cui allo stato attuale ancora non esiste una critica del videogioco).
Avete visto che imdb ha eliminato i board di discussione? Che peccato, erano molto divertenti e talvolta anche utili.