Visto ieri sera, molto bello.
È una proposta molto coraggiosa quella di Villeneuve, non vorrei sembrare presuntuoso nel dire che si può restare delusi da questo film se non si accetta l'idea di guardare qualcosa di più complicato rispetto alle proposte tipiche del genere.
Obiettivamente c'è un po' di difficoltà nel descirevere Arrival in forma di sinossi accattivamente per esortare la visione senza spoilerare qualcosa, per cui credo sia facile identificare Arrival con alieni, alieni che arrivano sulla terrra, mondo vs alieni. In realtà poi ne viene fuori un'opera molto più incentrata sull'individuo e sull'identità umana, in cui paradossalmente l'elemento alieno passa in secondo piano, è il pretesto per una riflessione tipicamente umana a mio parere sintetizzata benissimo in una frase pronuncianta dal personaggio interpretato da Jeremy Renner verso la fine del film, che però può suonare apparentemente banalissima e strappata da un romanzo rosa (alla fine del film ho sentito diversi gruppi di persone lamentarsene ma a mio parere è perché in tanti hanno perso o non hanno capito il focus di Arrival).
Non posso che quotare.
Oltre alla interpretazione fornita da franksinasce qui sotto, che riporto perché condivido, c'è anche il fatto che
Quoto, vedi sopra.