Una cosa è certa: No Man's Sky non è Wing Commander, non è Colony Wars, non ha nulla di Mass Effect e nemmeno di un GTA ambientato nello spazio. La sua natura procedurale gli impedisce di avere missioni ben delineate, sottotrame, personaggi secondari, scenari creati ad hoc: se cercate tutto questo beh, siete davvero fuori strada. È necessario anche ritornare con i piedi per terra per quel che riguarda le aspettative sulla famigerata superformula utilizzata dagli Hello Games per dare vita a questo universo, e che permette con pochi riferimenti matematici di creare forme geometriche sempre diverse. In fondo non si tratta di nulla di davvero nuovo, sono già tantissimi i giochi con mondi creati proceduralmente da esplorare. E ce ne sono già anche con creature assemblate nello stesso modo, come avviene nel controverso Spore, l'ultimo gioco di Will Wright per Maxis....
e ancora:
...Esattamente come il suo gameplay, la bellezza di No Man's Sky si nasconderà nei rari momenti in cui la magia è destinata a compiersi, ovvero quando le diverse equazioni, per puro caso, daranno vita all'incredibile. Mentre un gioco normale può contare sull'amorevole regia del team di sviluppo, e dispensare i "momenti wow" in modo che abbiano maggior effetto, giochi come No Man's Sky devono affidarsi al caso. Ma per loro e nostra fortuna, quando il caso ci metterà finalmente lo zampino l'emozione potrà arrivare molto più in alto perché sarà unica, personale. Tutti vedranno le giraffe al tramonto di The Last of Us, ma quanti vedranno sorgere il sole di Balaarditan 68 mentre dodici cargo ne tagliano la pulsante luce rosa? Anche per questo i sandbox procedurali o completamente casuali (c'è una differenza enorme tra le due cose) sono anche i migliori da raccontare.