Che faceva davvero cagare, per la cronaca
A parte i disegni.
Che faceva davvero cagare, per la cronaca
A parte i disegni.
Argomentazioni del "faceva cagare"?
Solita storiella di un'entità che inspiegabilmente
leggo ora che il numero 362 sarà scritto da Sclavi
titolo Dopo un lungo silenzio, copertina tutta bianca
ricorda un po' la copertina del suo romanzo Non è successo niente
È voluto.
Romanzo capolavoro peraltro.
COmunque questo mese esce il trentennale.
E intanto recchioni lancia su facebook una fottuta bomba all'idrogeno
Bello l'ultimo
Te la farà annusare, ma neanche in maniera diretta. Tipo solo l'odore delle dita dopo che se l'è grattata. Ovviamente si intende tutto in chiave metaforica, non arriverete a condividere una simile intimità.
quello a colori per il trentennale?
ho letto bene anche dello speciale di Bilotta (che dovrebbe essere il seguito di altre storie dello stesso)
disegni fuori dalla grazia di Dio sulla solita cartaccia oscena, certa una riedizione di pregio Bao che sono quasi tentato di prendere perchè Cavenago è di altissimo livello
Sì, disegni e colorazione veramente stellari. Mi sono piaciuti anche la storia e il gioco di rimandi a svariati numeri precedenti.
Ufficiale: gigi cavenago nuovo copertinista al posto di stano. Tanta roba.
Letto l'ultimo di Sclavi, bha
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Si non ho letto benissimo in giro purtroppo.
Letto anche io, confermo le impressioni non proprio buone.
Ultimamente mi sono riavvicinato a DD dopo 2 o 3 lustri.
Oltre ad aver recuperato alcuni numeri storici che mi mancavano, mi sono un po' rimesso in pari sulla nuova linea editoriale di Recchioni (mater morbi e company).
Devo dire che il numero per il 30ennale l'ho trovato graficamente eccezionale, mentre la storia mi è sembrata un po' troppo referenziale alle vicende già raccontate sulle origini del personaggio.
Avrei voluto proseguire il riavvicinamento con il nuovo numero bianco scritto da Sclavi, ma mi avete già smontato.
A me il nuovo albo di Sclavi è piaciuto. La storia è abbastanza semplice, molto amara e penso offra diversi spunti di riflessione. Ho apprezzato il modo in cui viene lasciato il dubbio su alcuni punti chiave della storia
e mentre normalmente è una cosa che mi dà fastidio, perché mi sembra un espediente "facilone", per i temi che tocca questa storia l'ho trovato azzeccato.