Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Shog-goth
Si, ma qualcuno lo deve pur pagare lo sviluppo di questi "giochi" dai trascorsi fallimentari e col rischio concreto di ritrovarsi poi con un pugno di mosche. Oppure pensavi ad uno sviluppo Open? E capitanato da chi?
"Capitanato" da qualunque insegnante voglia metterci l'impegno. Poi ovviamente qui stiamo cercando di parlare "teoricamente" di una possibile applicazione "pratica". Non siamo arrivati al punto di assegnare i compiti per lo sviluppo di un videogioco didattico :D
L'idea di iniziare da esempi come Valiant Hearts o Cave! Cave! Deus Videt è sicuramente ottima, perché servirebbe a "sensibilizzare" e far conoscere il medium prima di tutto agli insegnanti stessi.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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piergiorgio91
"Capitanato" da qualunque insegnante voglia metterci l'impegno. Poi ovviamente qui stiamo cercando di parlare "teoricamente" di una possibile applicazione "pratica". Non siamo arrivati al punto di assegnare i compiti per lo sviluppo di un videogioco didattico :D
Anche perchè i (pochi) programmatori e sviluppatori competenti non è che stiano seduti lì ad aspettare di lavorare gratis all'equivalente informatico del "bacio della morte". :asd:
Apprezzo il tuo entusiasmo ma sinceramente la vedo dura e, se conosci la legge di Murphy, saprai dove si va a parare...
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Shog-goth
Anche perchè i (pochi) programmatori e sviluppatori competenti non è che stiano seduti lì ad aspettare di lavorare gratis all'equivalente informatico del "bacio della morte". :asd:
Apprezzo il tuo entusiasmo ma sinceramente la vedo dura e, se conosci la legge di Murphy, saprai dove si va a parare...
We Are Muesli sono un perfetto esempio da quel punto di vista. Non è detto che un videogioco didattico non possa essere allo stesso tempo commerciale. Soprattutto se non si ha la pretesa di iniziare creando un Assassin's Creed storico.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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piergiorgio91
We Are Muesli sono un perfetto esempio da quel punto di vista. Non è detto che un videogioco didattico non possa essere allo stesso tempo commerciale. Soprattutto se non si ha la pretesa di iniziare creando un Assassin's Creed storico.
Non può funzionare, i giovani d'oggi sono troppo scafati e prodotti così "basic" come quelli non riuscirebbero a interessarli neanche per cinque minuti...
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Giusto per capirci, questo è edutainment di qualità. Ma ci vuole il MIT: https://scratch.mit.edu/
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Shog-goth
Non può funzionare, i giovani d'oggi sono troppo scafati e prodotti così "basic" come quelli non riuscirebbero a interessarli neanche per cinque minuti...
- - - Aggiornato - - -
Giusto per capirci, questo è edutainment di qualità. Ma ci vuole il MIT:
https://scratch.mit.edu/
Grazie per il sito! Nel caso di Cave! Cave! Deus videt comunque pensavo (ovviamente) ad un pubblico delle superiori. Per quanto possa essere poco d'intrattenimento è sicuramente qualcosa di più che leggere la simbologia di un'opera su un libro di testo.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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piergiorgio91
Per quanto possa essere poco d'intrattenimento è sicuramente qualcosa di più che leggere la simbologia di un'opera su un libro di testo.
Ma se non intrattiene si perde l'aspetto ludico, quindi non possiamo più parlare di giochi ma di educativi veri e propri...
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Shog-goth
Ma se non intrattiene si perde l'aspetto ludico, quindi non possiamo più parlare di giochi ma di educativi veri e propri...
Così però entriamo in una discussione filosofica sulla definizione stessa di gioco. Fino a prova contraria Cave! Cave! Deus videt è un gioco, tanto quanto Dear Esther. Poi possiamo parlare di quanto siano interattivi.
Ovviamente per creare un gameplay d'intrattenimento non è necessario spendere per forza molte risorse alla ricerca della complessità.
Secondo me un'esperienza che ti faccia immergere all'interno di un argomento è già di per sé più istruttiva di un libro di testo. È il connubio perfetto tra film/documentario e testo, perché puoi prenderti il tuo tempo e soffermarti su ciò che non capisci come se leggessi, ma stimolato continuamente da esperienze audio visive.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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piergiorgio91
Così però entriamo in una discussione filosofica sulla definizione stessa di gioco. Fino a prova contraria Cave! Cave! Deus videt è un gioco, tanto quanto Dear Esther. Poi possiamo parlare di quanto siano interattivi.
Appunto, da come era stata impostata la discussione mi pareva che tu spingessi piuttosto per l'utilizzo di videogiochi "veri" mentre ora siamo passati ad altro...
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
secondo me sbagliate a pensare al videogioco didattico come ad un prodotto prettamente scolastico, anche perché un prodotto nato per questo scopo corre il rischio di diventare il solito prodotto senz'anima dove la componente didattica è troppo predominante, si dovrebbe puntare di più a vg che possono essere usati anche in classe
l'esempio di valiant heart è perfetto, un videogioco nato come mero prodotto commerciale, non certo per essere usato come materiale didattico, e proprio per questo motivo riesce a coinvolgere il giocatore
sempre per fare un'altro esempio, never alone, che è stato tirato in ballo qualche post fa, è fatto male da questo punto di vista nel gioco vengono sbloccati a ripetizioni lunghi filmati che spezzano troppo il gioco e che spesso vengono accantonati per poi non essere visti, in VH le nozioni vengono fornite altrettanto spesso vero ma sono più veloci da leggere e assimilare non spezzando troppo il ritmo del gioco, avrebbero dovuto inserire magri filmati più brevi direttamente nel gioco oppure facendolo raccontare dai pg che incontri
cmq come tipologia ci vedrei bene le avventure grafiche, con enigmi basati sulla materia e magari la cui soluzione va cercata nei libri e non direttamente nel gioco, chesso' si potrebbe fare un'avventura grafica in stile "il mistero dei templari" dove gli enigmi si basano su fatti storici :sisi:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Shog-goth
Appunto, da come era stata impostata la discussione mi pareva che tu spingessi piuttosto per l'utilizzo di videogiochi "veri" mentre ora siamo passati ad altro...
La discussione può essere su tutti i videogiochi. Da un Assassin's Creed style a Cave! Cave!.
Il discorso si è apparentemente spostato più sul secondo caso perché è semplicemente quello più semplice da realizzare con poche risorse :)
Rappresenterebbe un buon inizio. Una prima forma sperimentale per far accettare il medium videoludico nella scuola.
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CX3200
secondo me sbagliate a pensare al videogioco didattico come ad un prodotto prettamente scolastico, anche perché un prodotto nato per questo scopo corre il rischio di diventare il solito prodotto senz'anima dove la componente didattica è troppo predominante, si dovrebbe puntare di più a vg che possono essere usati anche in classe
l'esempio di valiant heart è perfetto, un videogioco nato come mero prodotto commerciale, non certo per essere usato come materiale didattico, e proprio per questo motivo riesce a coinvolgere il giocatore
sempre per fare un'altro esempio, never alone, che è stato tirato in ballo qualche post fa, è fatto male da questo punto di vista nel gioco vengono sbloccati a ripetizioni lunghi filmati che spezzano troppo il gioco e che spesso vengono accantonati per poi non essere visti, in VH le nozioni vengono fornite altrettanto spesso vero ma sono più veloci da leggere e assimilare non spezzando troppo il ritmo del gioco, avrebbero dovuto inserire magri filmati più brevi direttamente nel gioco oppure facendolo raccontare dai pg che incontri
cmq come tipologia ci vedrei bene le avventure grafiche, con enigmi basati sulla materia e magari la cui soluzione va cercata nei libri e non direttamente nel gioco, chesso' si potrebbe fare un'avventura grafica in stile "il mistero dei templari" dove gli enigmi si basano su fatti storici :sisi:
Verissimo!
Anche secondo me una software house qualunque potrebbe pensare ad un videogioco che sia d'intrattenimento a scopo commerciale e allo stesso tempo ricco di contenuti "didattici".
Per quanto riguarda i difetti di VH mi trovi assolutamente d'accordo. Sarebbe stata utile una voce narrante per i testi, accompagnata da qualche filmato o fotografia storica.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
piergiorgio91
La discussione può essere su tutti i videogiochi. Da un Assassin's Creed style a Cave! Cave!.
Il discorso si è apparentemente spostato più sul secondo caso perché è semplicemente quello più semplice da realizzare con poche risorse :)
Rappresenterebbe un buon inizio. Una prima forma sperimentale per far accettare il medium videoludico nella scuola.
Si, ma a me è parso di capire che tu intendessi utilizzare quelli che già ci sono piuttosto che crearne ex-novo. In ogni caso rinnovo il mio scetticismo: quelli già presenti non vanno bene e realizzarne di nuovi e di qualità che rispecchino queste condizioni rimanendo divertenti ed immediati la vedo una missione impossibile senza copiose risorse da investire nel progetto, probabilmente a fondo perduto...
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
Shog-goth
Si, ma a me è parso di capire che tu intendessi utilizzare quelli che già ci sono piuttosto che crearne ex-novo. In ogni caso rinnovo il mio scetticismo: quelli già presenti non vanno bene e realizzarne di nuovi e di qualità che rispecchino queste condizioni rimanendo divertenti ed immediati la vedo una missione impossibile senza copiose risorse da investire nel progetto, probabilmente a fondo perduto...
Volevo affrontare l'argomento da entrambi i punti di vista. Comunque il tuo scetticismo è comprensibilissimo, ma qualunque sfida appare impossibile inizialmente :D
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Vorrei capire se tutte le materie sono adatte per essere affrontate con un videogioco, oppure se ce ne sono alcune piú adatte delle altre. :?:
Personalmente credo che prima di usare una qualsiasi simulazione ai fini didattici, bisognerebbe anche far presenti agli studenti quali sono i limiti della simulazione, senza sommergerli di dettagli.
Un esempio é l'economia di Hearts of iron (giuro che non ce l'ho con questo gioco, davvero :|) che non tiene conto degli effetti economici dei gulag e dei lager.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Azathoth
Vorrei capire se tutte le materie sono adatte per essere affrontate con un videogioco, oppure se ce ne sono alcune piú adatte delle altre. :?:
non ci ho mai messo la testa dentro come vorrei, ma a naso secondo me possono essere affrontate tutte quante. forse il latino e il greco possono essere un po' difficili da affrontare videoludicamente (e non solo :bua:), ma in generale, a parte l'ovvio (storia, chimica, inglese, magari fisica, come scrivevo prima, con i simulatori), tanti giochi - se preparati, se studiati, se presentati in un certo modo - possono permettere di trattare in maniera importante anche materie meno scontate come la filosofia o la religione... penso solo a the walking dead.
Citazione:
Personalmente credo che prima di usare una qualsiasi simulazione ai fini didattici, bisognerebbe anche far presenti agli studenti quali sono i limiti della simulazione, senza sommergerli di dettagli.
d'accordissimo. giochiamo, ma spieghiamo anche le regole del gioco.
non sarebbe male anche presentare e affrontare la cosa con i genitori, tra l'altro.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Un'altra cosa interessante da tener conto ai fini didattici sono gli aspetti emergenti di un videogioco, vale a dire quelle feature che si sviluppano autonomamente rispetto alle intenzioni dei programmatori.
Penso all'IA assassina di Oblivion oppure alla pandemia in World of warcraft, anche se non sono previste potrebbero fornire degli spunti didattici interessanti.
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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Originariamente Scritto da
Azathoth
Vorrei capire se tutte le materie sono adatte per essere affrontate con un videogioco, oppure se ce ne sono alcune piú adatte delle altre. :?:
Personalmente credo che prima di usare una qualsiasi simulazione ai fini didattici, bisognerebbe anche far presenti agli studenti quali sono i limiti della simulazione, senza sommergerli di dettagli.
Un esempio é l'economia di Hearts of iron (giuro che non ce l'ho con questo gioco, davvero :|) che non tiene conto degli effetti economici dei gulag e dei lager.
direi che sono più adatte materie prettamente nozionistiche, come storia, geografia, letteratura ecc
materie più "analitiche" come matematica o fisica sono più ostiche, a meno che tu non voglia fare uno di quei giochini per bambini per imparare somme e sottrazioni.....ti immagini un videogioco dove per sconfiggere il boss devi distruggere una struttura, ma per farlo devi calcolare il punto di rottura sapendo solo la resistenza a compressione dell'acciaio e conoscendo solo 2 delle forze applicate al tirante numero 3? (chiedo scusa per eventuali castronerie, sono 10 anni che non prendo in mano certa roba, ho brasato tutta la memoria :asd:)
reazione giocatore medio
http://4.bp.blogspot.com/-zqYoRw54Jj...600/Errors.png
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
il problema è che un gioco, didattico o meno, deve appassionare e piacere a chi lo gioca (e non solo al professore) e i tipi di giochi fin qui portati ad esempio sono di nicchia già nell'ambito degli appassionati di videogiochi, figurarsi in una classe con gusti eterogenei, altrimenti diventa nè più nè meno di un compito come gli altri, obbligatoriamente da portare a termine con conseguente altissimo rischio "scazzamento" da parte dell'alunno ed anche il gioco alla fine farebbe la fine degli altri compiti per casa: fatti quando si e quando no.
professore: sei andato avanti in Dear Esther? (o The Vanishing of Ethan Carter o altro del genere)
alunno: no professore, dopo 20 minuti che vagavo senza sapere che fare nè dove andare di preciso, mi sono rotto le scatole ed ho preferito giocare all'ultimo CoD
:asd:
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Io comunque continuo a non capire esattamente di cosa si stia parlando, se di giochi che già ci sono da introdurre (?) nei programmi scolastici oppure di ipotetici ibridi dalle caratteristiche apparentemente non chiare e attualmente inesistenti. Mi pare che si stiano confondendo questi aspetti, quindi sarebbe d'uopo fare un po' di chiarezza sugli intenti originari dell'OP se fosse possibile...
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
Quante ore di gioco per spiegare una singola battaglia storica?
L'idea romantica di applicare il gioco a concetti che sulla pagina sono già sintesi estrema di tutta una serie di storie e informazioni, è totalmente infattibile.
Se i giovani non riescono ad appassionarsi alle materie è anche perché han troppi videogiochi e distrazioni. Lo studio è una cosa seria che deve essere totalmente scollegata dall'idea che possa divertire
Re: I videogiochi nella didattica: un dibattito da autogestione
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CX3200
direi che sono più adatte materie prettamente nozionistiche, come storia, geografia, letteratura ecc
materie più "analitiche" come matematica o fisica sono più ostiche, a meno che tu non voglia fare uno di quei giochini per bambini per imparare somme e sottrazioni.....ti immagini un videogioco dove per sconfiggere il boss devi distruggere una struttura, ma per farlo devi calcolare il punto di rottura sapendo solo la resistenza a compressione dell'acciaio e conoscendo solo 2 delle forze applicate al tirante numero 3? (chiedo scusa per eventuali castronerie, sono 10 anni che non prendo in mano certa roba, ho brasato tutta la memoria :asd:)
reazione giocatore medio
http://4.bp.blogspot.com/-zqYoRw54Jj...600/Errors.png
Per le materie scientifiche pensavo a puzzle game o simulazioni :D
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Originariamente Scritto da
Shog-goth
Io comunque continuo a non capire esattamente di cosa si stia parlando, se di giochi che già ci sono da introdurre (?) nei programmi scolastici oppure di ipotetici ibridi dalle caratteristiche apparentemente non chiare e attualmente inesistenti. Mi pare che si stiano confondendo questi aspetti, quindi sarebbe d'uopo fare un po' di chiarezza sugli intenti originari dell'OP se fosse possibile...
L'argomento è generale. È tanto per parlare. Se vi venissero in mente esempi di giochi già esistenti da usare in classe sarebbe fantastico, ma ovviamente pensare a possibili applicazioni teoriche non fa mai male :)
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Necronomicon
Quante ore di gioco per spiegare una singola battaglia storica?
L'idea romantica di applicare il gioco a concetti che sulla pagina sono già sintesi estrema di tutta una serie di storie e informazioni, è totalmente infattibile.
Se i giovani non riescono ad appassionarsi alle materie è anche perché han troppi videogiochi e distrazioni. Lo studio è una cosa seria che deve essere totalmente scollegata dall'idea che possa divertire
O_O
Sono scioccato da questa tua visione dello studio.