Anch'io sono fra i delusi di episodio VII e più in generale di questo "cinema in franchising" che fa leva su quello che è stato. Credo sia cambiato profondamente il modo di fare cinema di intrattenimento e adattarlo a quelli che sono i ricordi degli spettatori più "attempati" produce più che altro perplessità, per questo ho deciso di non lasciarmi più trascinare dall'amarcord e di cercare altro cinema, altre storie, altri personaggi cui affezionarmi. Possibilmente inediti.
è come quando un artista si è fatto il nome: da quel momento puo' fare qualsiasi cosa senza che sia importante che abbia un senso; basta il nome e si fanno i soldi.
- in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
- sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
- meglio un osso oggi che due domani - Alì Baubau e i quaranta cagnoni
Gabriele, non ho visto il film.
Però, vorrei disquire su un aspetto in particolare, poiché la maggiore critica che muovi a questo sequel è la stessa con cui a suo tempo era stato criticato il vecchio Independence Day (anche da TGM di allora, sia nella posta sia nel Movie Machine).
Il primo episodio era un concentrato di incoerenze, americanate e forzature (si faceva sarcasmo sugli alieni che usavano Win95).
Chi è passato sopra a queste pecche all'epoca, passerà sopra anche a quelle di questo sequel.
Evito di discutere del resto, sulla recitazione, la caratterizzazione dei personaggi, l'atmosfera e della trama nel suo complesso.