Persone che conosco personalmente e che lavorano al Coni mi hanno detto che tutto il caso di Schwarzer è stato trattato in maniera del tutto anomala dall'antidoping e il Coni stesso ha vietato a tutti i dipendenti di parlarne.
Mi hanno detto anche che non è stato il solo a ricevere queste attenzioni anomale e hanno parlato di motivazioni politiche.
Questo, comunque, non dimostra assolutamente che non si sia dopato nuovamente.