Studente americano ucciso a Roma:
fermato un senzatetto di 41 anni
Massimo Galioto è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Interrogato, sarebbe caduto più volte in contraddizione. Non è chiaro se sia stato lui a rubare il portafoglio. Indagini tra i «punkabbestia» che frequentano Trastevere
Svolta nelle indagini sulla morte di Beau, aggredito e scaraventato nel Tevere giovedì notte vicino ponte Garibaldi. La polizia ha fermato un romano di 41 anni, Massimo Galioto, senza fissa dimora: avrebbe partecipato all’aggressione al culmine della quale il ragazzo è stato gettato nel fiume: il suo corpo è stato ripescato senza vita lunedì mattina nel Tevere a ponte Marconi. L’uomo è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. È caccia intanto ad altre persone che gravitano nel mondo dei punkabbestia che frequentano Trastevere e ponte Garibaldi.
Il compagno di camera di Beau alla John Cabot University era stato l’ultimo ad averlo visto vivo la notte di giovedì 30 giugno fuori da un pub del rione. Beau era uscito con una comitiva di una dozzina di colleghi universitari nella sua prima serata a Roma dove avrebbe frequentato un corso estivo. Galioto, fermato dalla polizia, sarebbe caduto più volte in contraddizione e alla fine è scattato il provvedimento nei suoi confronti. Non è chiaro se sia stato lui a rubare il portafoglio allo studente con le carte di credito poi usate a Milano per effettuare prelievi per 1.700 dollari.
Ma le indagini non sono ancora concluse: da capire infatti il ruolo di altri giovani indicati da alcuni testimoni che hanno raccontato di aver assistito alla scena di Beau che veniva spintonato in acqua.