L'intelligenza ha tante forme
Ha fatto scalpore il progetto del premier britannico Tony Blair di dividere gli studenti in base al quoziente intellettivo anziché in base all'età. Si tratta di un atteggiamento che privilegia l'intelligenza scolastica - linguistico-logica - rispetto ad altre. Esistono però più tipi d'intelligenza e quella valorizzata a scuola non è decisiva per il successo sociale...
- Non esiste un solo tipo d’intelligenza. Horward Gardner, nel suo famoso libro “Frames of mind”, sostiene che l’intelligenza non si riduce alla padronanza del linguaggio ed alla logica matematica ma assume ben altri aspetti.
- Per Gardner l’intelligenza è essenzialmente la capacità di risolvere dei problemi e di produrre dei beni che abbiano valore in un contesto culturale o collettivo preciso.
- Alle cosiddette intelligenze scolastiche (linguistica e logico matematica)andrebbero dunque aggiunte altre tipologie o “formae mentis”, otto in tutto. Ma lo psicologo precisa che la lista è provvisoria.
- Alcuni, ad esempio, hanno particolarmente sviluppata l’intelligenza spaziale, cioè la capacità di rappresentare il mondo in tre dimensione e di orientarsi: è molto utile ai marinai, agli ingegneri, ai chirurghi, agli scultori, ai pittori, agli architetti…
- Altri invece possiedono in modo evidente l’intelligenza musicale basata sull’esercizio dell’orecchio e sulla sensibilità al ritmo.
- C’è poi l’intelligenza motoria, la capacità di articolare movimenti consapevoli e disinvolti. E’ quella che utilizzano gli atleti, i ballerini, gli artigiani, i chirurghi, le casalinghe. Così, in un calcio di pallone ben congegnato ci sarebbe tanta intelligenza quanta nello scrivere una poesia.
- C’è anche l’intelligenza computazionale basata sul senso del calcolo, dell’utile e del vantaggio, necessaria ai mercanti, ai commercialisti, agli uomini d’affari ma anche a chi va a fare la spesa.
- Gardner, infine, assegna una particolare importanza all’intelligenza intrapersonale ed a quella interpersonale, ritenute molto importanti per il successo sociale.
- L’intelligenza intrapersonale consiste nel saper rappresentare fedelmente i nostri stati emotivi allo scopo di riconoscerli negli altri e regolarci nei rapporti. Quella interpersonale equivale alla capacità di capire gli altri negoziando con essi una relazione gratificante ed essere in grado di lavorare in gruppo.
- Le due ultime intelligenze, intra ed interpersonale, corrispondono all’intelligenza emotiva, a quella che va anche sotto il nome di “intelligenza del cuore” e che viene solitamente attribuita a particolari personaggi intuitivi di successo, alle donne ed ai poeti, ai grandi saggi, ai semplici di spirito, ai preti…
- Per sostenere la sfida che la nostra epoca ci lancia, è molto importante ritrovare la dimensione autentica di noi stessi, la libertà interiore, le emozioni da cui un’educazione logico-cognitiva ci ha allontanato. Gli altri, i nostri conoscenti, i figli, ci giudicheranno in base alla capacità di comprendere e di amare.