Originariamente Scritto da
Bicio
io sono diventato un fallito quando in seconda o terza superiore mi si è andato in frantumi la concezione del giusto modo di vivere che mi era stato incurcato dai miei
si doveva vivere studiando, andando bene a scuola, frequentando solo chi andava bene a scuola
lo scopo della vita era prendere ottimi voti per poi trovare un buon lavoro ad vitam
solo che avevo un mio caro amico, compagno di scuola, vicino di casa, che passava quasi tutto il suo tempo a cazzeggiare, ad andare in giro, a far cose e veder persone. A scuola galleggiava, non gl'importava più di tanto, prima veniva la vitaveraTM. Ho sempre visto con diffidenza questa persona per i motivi di cui sopra, solo che il tarlo del dubbio che forse lui stesse vivendo la vita nel modo giusto e io no mi cominciò a rodere fino a quando non spezzo la campana di vetro costruita dai miei dopo che mi avevano dato l'idea del giusto vivere
Per questo motivo (e non solo..) decisi di provare a vivere facendo solo quello che volevo io e non quello che mi si era imposto di fare
Non potendo uscire di casa visto che dovevo continuare a dar la parvenza ai miei che stavo studiando, mi rifugiai nei videogiochi e poi col tempo su internet anche
Da allora non sono cambiato più di tanto, sono ancora il ragazzino di terza superiore che cerca la sua libertà, la sua vita
giusto per, tanto per, la fiducia nel genere umano e nelle donne soprattutto la persi in prima superiore
Passai mesi a diventare un grande amicone delle ragazze in classe, visto che mi sono sempre trovato meglio con le ragazze che con i ragazzi in qualsiasi situazione. Dopo aver costruito a mio avviso ottimi rapporti dove ci si cercava a vicenda, ci si parlava, ci si sentiva anche dopo la scuola e ci si vedeva come se fossimo dei grandi amiconi, verso marzo ricordo che mi ammalai e stetti a casa per una settimana/dieci giorni o qualcosa del genere.
Quando mi ripresi e tornai a scuola mi resi conto che era cambiato tutto. Ero diventato quasi uno sconosciuto, uno dei tanti, e non riuscii più con nessuna ad avere un rapporto come prima. E' bastata una settimana d'assenza per passare da essere una persona importante, a non essere nessuno. Ci rimasi molto male, soprattutto a fronte del tempo che ci avevo investito per creare quei rapporti, in cui io ci credevo. Li mi resi conto di quanto in verità fosse incosistente cercare di creare dei solidi rapporti umani, visto che in fondo le persone sono tutte solo delle grandissime stronze