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Vegeta non rispose a questa domanda ma si avvicinō a lei piano con sguardo magnetico e malizioso, e le tolse la coperta lasciando le lunghe gambe affusolate nude, coperte solo da una minigonna. Sopra portava una maglietta aderente e scollata che metteva in evidenza le prosperose forme. Vegeta si avvicinō ulteriormente, a gattoni sul divano come una pantera. Gli ormoni facevano emanare dal suo corpo un odore muschiato che inebriava le narici della ragazza, come ipnotizzata dalla situazione. Quando lui le fu sopra la baciō con passione ardente, per poi passare a baciarle e leccarle il collo. Lei rispondeva a questi stimoli con mugolii di piacere. Poi Bulma gli prese dolcemente il viso tra le mani e gli disse Ti Amo! guardandolo dritto negli occhi. Immobilizzato da quelle parole il Sayan si sentė gelare il sangue. Non credeva potesse capitare a lui. Ma ora aveva capito che lasciarsi andare ai sentimenti rafforzava un guerriero e non lo indeboliva. Sentiva una forza enorme che scorreva ora nelle sue vene, una forza mai conosciuta prima e rispose anchegli, semplicemente Ti Amo!. Poi le sfilō la maglietta e mise la testa tra i suoi seni tondi e sodi impreziositi da un reggiseno di pizzo. Sfilō anche la minigonna per scoprire uno splendido perizoma nero abbinato al reggiseno. Si tolse i vestiti anche lui in pochi secondi, sfoggiando tutta la perfezione del suo fisico atletico e muscoloso. La vista di quello spettacolo eccitō Bulma che si inginocchiō di fronte al suo principe, gli sfilō gli aderentissimi slip neri e prese a suggere la sua virilitā. Il piacere di Vegeta era indescrivibile. Mai avrebbe pensato di fare certi gesti, certe cose, si era sempre e solo limitato a un veloce rapporto protetto, tanto per sfogare listinto. La passione, il desiderio, lAmore ed il piacere vero erano la prima volta che lui li sperimentava. Bulma si bloccō, lo guardō negli occhi e si alzō in piedi per baciarlo appassionatamente. Lui le sfilō il reggiseno poi le si divincolō. Vegeta temette di essere respinto, mentre una risata argentina di lei esplodeva. Poi, invece, maliziosa ed ancheggiante, semi nuda se non per il perizoma di pizzo, gli strizzō locchietto. Si infilō un paio di scarpe con tacco a spillo che per sua fortuna aveva tolto lė la sera prima e sua madre non aveva avuto il tempo di mettere via e si avviō su per le scale. Vegeta le corse dietro e quando lei arrivō in camera la abbracciō da tergo, baciandole il collo. Il nudo corpo del Sayan le premeva contro i glutei sodi, ma lei, con abile mossa lo mise a sedere sul letto, per sfilarsi lultimo indumento rimasto e togliere lentamente le scarpe. Di scatto, a quella vista sublime, Vegeta si alzō, la scaraventō sul letto e deciso ma delicato allo stesso tempo entrō in lei. Un urlo di piacere uscė dalla bocca della ragazza. Luomo iniziō a muoversi ed il piacere salė sempre pių. Fecero lamore cosė, per pių di unora, poi i movimenti divennero pių frenetici ed infine un forte urlo concluse il loro piacere, portandoli alle stelle.
Si stesero vicini, spossati, senza parole. Dopo alcuni minuti lei si appoggiō al suo possente pettorale e gli disse:
B: Non credevo tu fossi capace damare, ma lo speravo. Ora lo so.
V: Si, ora lo sai. Ora lo so anchio. Adesso tu sei la principessa dei Sayan.