Un filosofo greco diceva "Panta rei" tutto scorre. E scorre la storia, scorrono i protagonisti, ma le emozioni quelle no. Quelle restano dentro i nostri cuori.
Sono nato sotto il tuo regno, e sotto il tuo regno ho iniziato ad appassionarmi a questo sport e a quei colori che tu hai contribuito a rendere grandi. Mai potrò scordarmi le gioie, i successi, le grandi imprese condivise con la tua ironia, frizzantezza e il tuo dinamismo. E assieme alle tante gioie, anche qualche piccolo dolore che però ha avuto il risultato di farci crescere forse anche più delle tante vittorie. Perchè è cadendo e rialzandosi ogni volta che si impara veramente qualcosa dalla vita. E tu, con tutte le volte che lo hai fatto lo saprai benissimo.
Abbiamo condiviso tutto assieme. Certo come amavi spesso ripetere, tu ci mettevi i soldi noi no. Ma noi ci mettevamo il cuore. I milioni non li avevamo, il cuore si.
E chissà quanti, come avvenne con me, quasi per "ripagarti" in maniera inconscia, votarono per te. Forse proprio come con me, perchè anche per loro era la prima volta e anche loro pur forse non condividendo proprio tutto del tuo pensiero si erano promessi almeno una volta, almeno solo la prima volta di farlo.
Ma caro Presidente, la nostra stima nei tuoi confronti, per quanto grande, per quanto immensa, mai potrà essere più grande però dell'amore che nutriamo per quella sua creatura. Perchè la storia e i protagonisti passano, ma le emozioni no. E il tifo è l'apice delle umane emozioni.
E forse è meglio chiuderla qui. Quando ancora il ricordo di quei successi è ancora vivo. Ricordandoti come l'imprenditore di successo che nascondeva un cuore d'oro che non un allattatore di agnellini qualunque.
è tempo di andare avanti. Il futuro non si riesce ancora a scorgerlo con certezza, ma caro Presidente puoi starne certo lo osserveremo con l'occhio dell'ottimismo. Perchè come ci hai sempre insegnato, nel calcio come nella vita saremo sempre:
più forti della sfortuna, più forti della sfortuna, più forti dell'invidia
Con affetto Stefansen