billy corgan si è appena comprato un brand di wrestling americano, solo il brand, cioè il nome e basta
tra i vivi è rimasto dave grohl, che imho ha finito di fare roba interessante da un po', ma non si può dire altrimenti la gente si offende
billy corgan si è appena comprato un brand di wrestling americano, solo il brand, cioè il nome e basta
tra i vivi è rimasto dave grohl, che imho ha finito di fare roba interessante da un po', ma non si può dire altrimenti la gente si offende
Ritenta, sarai più fortunato.
dave grohl ha fatto probot che era per metà un album cagata ma aveva dei pezzi stupendi, tra cui un pezzo con lemmy che asfalta mezza carriera dei motorhead. con i foo fighters avrà indovinato la roba vecchia, dopo in your honor (con dentro la stupenda no way back) ho smesso di seguirli e a sentire i singoli c'è da farsi venire il latte alle ginocchia.
corgan rientrava nel grunge. il grunge era un genere musicale ma in realtà era una corrente musicale al cui interno rientravano tutti quei gruppi. i soundgarden e gli alice non c'entravano un cazzo con i nirvana ma son sempre grunge. gli alice poi hanno scritto un album soft (o due, quand'erano divisi) ma tutto il resto è metal.
Chris Cornell: nell'ultima canzone suonata dal vivo c'era un inquietante messaggio ai suoi fan
http://www.rockol.it/news-673910/chr...1%3Frefresh_ce
"In my time of dying, I want nobody to moun / All I want for you to do is take my body home / Well, well, well, so I can die easy". Sono i primi versi di "In my time of dying", un gospel che diversi musicisti rock hanno avuto modo di interpretare nel corso delle rispettive carriere. Tradotti, suonano più o meno così: "Nel momento della mia morte, voglio che nessuno pianga. Tutto quello che voglio tu faccia è portare il mio corpo a casa. Così posso morire tranquillo...".
Chris Cornell ha chiuso l'ultimo concerto della sua vita, quello tenuto con i Soundgarden al Fox Theatre di Detroit lo scorso mercoledì, proprio sulle note di "In my time of dying"
Tra l'altro, durante il concerto, Chris Cornell avrebbe detto: "Mi dispiace per la prossima città". Una battuta che lì per lì sembrava voler esaltare l'accoglienza dei fan di Detroit ma che, alla luce del suicidio, suona in maniera completamente diversa.
dietrologisti dei miei coglioni
Ritenta, sarai più fortunato.
Anche se non è vero, per me Billy Corgan sarà sempre il bimbo di Super Vicky.