La possibilità che i vaccini siano la causa dell’ insorgenza o della esacerbazione della sclerosi multipla (SM) è stata avanzata più di mezzo secolo fa. Il vaccino per l’epatite B (HB) è stato oggetto di grande preoccupazione, specialmente in Francia dove una sua massiva somministrazione è stata effettuata in poco tempo, con 20 milioni di persone vaccinate in soli 4 anni, dal 1994 al 1997. Casi di sclerosi multipla in adulti vaccinati poco dopo l’introduzione della vaccinazione sono stati notificati al sistema di farmacovigilanza nazionale francese (ANSM), che, nel 1994 ha avviato un’indagine per stabilire l’esistenza o meno di una correlazione tra vaccino HB e sclerosi multipla. Quando nel 1998 i media francesi rivelarono la possibile comparsa della Sclerosi Multipla post immunizzazione antiHB, le autorità della salute francesi interruppero bruscamente le vaccinazioni di routine dei preadolescenti nelle scuole e la vaccinazione HB cominciò ad essere meno diffusa.
Diversi studi epidemiologici hanno valutato la correlazione tra il vaccino HB e la SM negli adulti, ma i pareri sono stati discordanti: molti di questi hanno trovato un’assenza di collegamento [2-6] o un rischio leggermente aumentato, ma non sufficientemente rilevante a livello statistico [7-9], mentre altri hanno mostrato che il numero reale di casi di SM legati al vaccino HB era 2-2.5 volte maggiore del numero ufficiale registrato [10] o che vi era un aumento del rischio di sviluppare SM entro i 3 anni dalla vaccinazione per HB. La maggior parte delle pubblicazioni in cui non è stato trovato alcun nesso tra la vaccinazione HB e l’insorgenza della SM [2-5] ha ricevuto sovvenzioni dall’industria farmaceutica o ha riguardato studi con un periodo di indagine limitato (2-24 mesi) [4, 7-9] o con una popolazione piccola, il che ha portato più facilmente ad un esito negativo circa l’esistenza di una correlazione.
Questo studio ha comparato temporalmente il numero di dosi di vaccino HB distribuite e l’insorgenza della SM nella popolazione francese, usando i dati ufficiali raccolti dal sistema di farmacoviglianza francese e dal sistema sanitario nazionale (CNAM).
I risultati hanno evidenziato una correlazione significativa tra il numero di vaccini venduti e il numero di casi di SM dichiarati al sistema di farmacovigilanza 1-2 anni dopo, con una forte correlazione temporale tra la somministrazione del vaccino e la Sclerosi Multipla. E’ stato registrato un picco dei nuovi casi di malattia (stabile a 5.5/100.000 fino al 1995 per aumentare fino a 8/100.000 nel 199
associato all’aumento del numero di vaccini venduti tra il 1995 e il 1997 in Francia. Il numero di SM verificatesi come conseguenza di una vaccinazione HB riferite dalla farmacovigilanza francese, ricalca lo stesso andamento, con un ritardo tra 1 e 2 anni. Inoltre, alcuni documenti riportano osservazioni di ricadute di SM innescate da ripetute iniezioni di vaccino HB [28, 29]. Questo non è sufficiente per affermare un nesso di causalità assoluta, ma rappresenta un segnale forte che richiede ulteriori studi epidemiologici.
Le spiegazioni ufficiali relative all’aumento dell’ incidenza della patologia fanno riferimento a una migliore e più rapida tecnica diagnostica (tramite i dati radiologici forniti dalla risonanza magnetica) e alla possibilità di terapie come il trattamento con interferone beta (farmaco innovativo e molto costoso che ha spinto i medici a cercare rapidamente una copertura totale dei costi da parte dell’assicurazione sanitaria francese). Tuttavia queste spiegazioni sono contestabili, mentre la vaccinazione massiccia contro HB, effettuata su 20 milioni di persone in 4 anni, dovrebbe essere un importante fattore eziologico ambientale di cui tenere conto per spiegare un tale e improvviso aumento di incidenza di SM.
Esistono meccanismi plausibili a supporto di questa correlazione. Una prima ipotesi è la somiglianza tra la proteina S (utilizzata nel vaccino contro HB) e alcune proteine della mielina, come PLP (proteine proteolipidiche) [34], un’altra la contaminazione con proteine della polimerasi del virus HB che condivide somiglianze significative di aminoacidi con la proteina basica della mielina umana [35]. Infine occorre tenere conto del metabolismo degli adiuvanti del vaccino nel corpo umano. La persistenza a lungo termine dell’adiuvante alluminio nel sito di iniezione del vaccino è ben nota [36], così come il trasferimento di particelle di alluminio dal muscolo al cervello, che è stato dimostrato negli animali [37]. E’ stata inoltre descritta recentemente una nuova sindrome denominata ASIA, ” Sindrome autoimmune (Auto-infiammatoria) indotta da adiuvanti ”, che raggruppa quattro malattie simili [38]. Queste malattie (siliconosi, sindrome della guerra del Golfo, miofascite macrofagica e fenomeni post vaccinazioni) sono state collegate con una precedente esposizione ad un adiuvante immunizzante (silicone, sali di alluminio).
Al di là di quale sia il meccanismo, l’incremento drammatico dei nuovi casi di Sclerosi cerebrale, indica una correlazione altamente probabile tra la vaccinazione contro l’epatite B e l’insorgenza di sclerosi multipla. La frequenza complessiva di questa reazione avversa nella popolazione generale è bassa e non misurabile nella maggior parte degli studi epidemiologici (dati i pochi numeri dei soggetti presi in esame), ma in questo studio è diventata più evidente a causa di una sorta di involontario esperimento su vastissima scala effettuato su un terzo della popolazione francese.