lastampa.it Infermiera arrestata: “Ha ucciso 13 pazienti” Un altro presunto “angelo della morte” è stato arrestato in una corsia d’ospedale, questa volta in Toscana, a Piombino, provincia di Livorno, dove a una infermiera professionale i Carabinieri del Nas contestano l’accusa di omicidio continuato aggravato a danno di pazienti. Secondo le indagini, l’infermiera, Fausta Bonino, 55 anni, originaria della provincia di Savona, dai primi Anni ’80 residente in Toscana, è ritenuta una vera e prorpia serial-killer. In termini legali i Nas la ritengono responsabile del reato di omicidio volontario continuato, avvenuto negli anni 2014 e 2015, in termini pratici sospettano sia responsabile della morte di 13 pazienti tutti ricoverati, a vario titolo e per diverse patologie, presso l’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale civile di Piombino. La donna avrebbe utilizzato un farmaco non previsto dalle terapie prescritte per uccidere i pazienti.
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Infermiera arrestata da Nas, 13 omicidi in ospedale
Una infermiera professionale è stata arrestata dal Nas dei carabinieri. L’accusa è di omicidio volontario di 13 pazienti ricoverati nell’ospedale di Piombino.
L’operazione, denominata «Killer in corsia» si è conclusa nella tarda serata di ieri con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno Antonio Pirato nei confronti della donna. I carabinieri dei Nas hanno eseguito anche alcuni perquisizioni.
Gli “angeli della morte” in corsia, negli ultimi anni, non sembrano essere isolati. Tra i casi più eclatanti quello di Daniela Poggiali, ribattezzata dai media come “l’infermiera killer” di Lugo. L’11 marzo 2016, la 44enne ex infermiera dell’ospedale Umberto I di Lugo di Romagna, accusata di avere ucciso, l’8 aprile 2014, una sua paziente 78enne con un’iniezione letale di potassio, viene condannata all’ergastolo. La donna era stata ritratta in alcuni selfie con pazienti morti.
Un altro caso è quello dell’infermiere Angelo Stazzi, ribattezzato come “l’angelo della morte”, condannato all’ergastolo vita per aver provocato la morte di cinque anziani che erano affidati alle sue cure in una casa di riposo alle porte di Roma, “Villa Alex” di Sant’Angelo Romano. Stazzi, che secondo l’accusa uccise gli ammalati tra il gennaio e l’ottobre del 2009, era già stato condannato per l’omicidio di una collega, Maria Teresa Dell’Unto.
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