dov'eri?
dov'eri?
Sul lato austriaco com'è andata?
Lo ripeto qui...immagino che la costruzione della TAV stia facendo passi da gigante...
Ad ogni modo queste zecche le vedo spessissimo in tribunale, l'ultima volta mi pare giovedì scorso...uno sparuto gruppetto con qualche cartellone sul capitalismo...e nella via accanto un paio di furgoncini degli agenti antisommossa di rito...
Ste zecche stronze mentre io zampettavo su e giù per gli scleri del tribunale...alle 9:30 circa erano tutti radunati al bar all'angolo, quello con i bei tavolini per la colazione (dove i senior avvocati ci portano le praticanti junior), i più komunisti avevano la birretta...c'erano un paio naif che avevano mi pare un mojito...e qualcuno il classico cappuccino e brioches...comunque tutti seduti sui tavolini a godersi il sole fresco del mattino...
Intorno alle 11 quando avevo finito le attività, solo una parte stava manifestando, la maggiorparte era ancora al barettino...(che poi di barettino non si tratta, ma di qualcosa con standard e prezzi più elevati...).
....nemmeno la faccia di portarsi il panino con la salamella da casa per fare i veri komunisti...
Fucilazione sul posto....
cosa impedisce alle forze dell'ordine di manganellare con forza (dell'ordine) le ginocchia di suddetti blocchi neri?
è solo gente che fa la scampagnata per noia, far qualcosa di diverso, far casino
se davvero ci tenessero andrebbero a far bordello a Roma davanti al parlamento. Ma è sempre il solito discorso, come quelli che fanno le manifestazioni lontani dai "poteri forti" e quindi nessuno li caga pari
Maledetti, non ci sono più gli hippye di una volta dove ai trombava fumava e non si rompeva le balle
quando li pigliano gliele danno sode (al tg di ieri ho visto con soddisfazione diverse zecche con la testa spaccata), solo che hanno direttive per minimizzare quanto più possibile lo scontro fisico, purtroppo.
se cominciassero a creare invalidi piano piano la feccia che brucia le auto si estinguerebbe da sè, ma non viviamo in un mondo perfetto.
«Così l’immigrazione può diventare un’opportunità per l’Italia»
L’inchiesta di Report: basta cooperative, lo Stato gestisca i rifugiati utilizzando le caserme vuote Per accogliere 200 mila persone l’anno servirebbero 400 immobili
Quattrocentosettanta chilometri di filo spinato. Una lunghezza pari a quasi quattro volte quella del primo muro tirato su in Europa, 19 secoli fa: il Vallo di Adriano. Due millenni più tardi le barriere di reti e acciaio spuntano in tutto il Continente. Cento chilometri fra Bulgaria e Turchia, 175 fra Ungheria e Serbia, una trentina fra Austria e Slovenia, 166 fra Slovenia e Croazia. E dove non ci sono muri fisici ecco le frontiere, e alle frontiere le divise, i fucili spianati, i controlli. «Schengen è morto», sentenzia il deputato del partito del popolo danese Kenneth Kristensen Berth con l’inviata di Report Claudia Di Pasquale. Quel partito rappresenta la destra antieuropea, vero. Ma la realtà dei fatti è che la libera circolazione delle persone nel nostro continente non esiste più. L’emergenza immigrazione ha risvegliato pulsioni nascoste: egoismi e nazionalismi che rischiano di far naufragare gli ideali stessi alla base dell’Unione. In questa crisi senza precedenti dei principi che da sessant’anni ci tengono insieme, l’Italia è il classico vaso di coccio. Con ottomila chilometri di frontiere liquide, impossibili da controllare, e la rotta dei Balcani ormai sbarrata, l’urto dell’immigrazione è tutto sulle nostre spalle, oltre che su quelle della Grecia. Un problema enorme da fronteggiare. A meno che non diventi un’opportunità.
In che modo hanno provato a immaginarlo quelli di Report di Milena Gabanelli nella puntata che va in onda domenica sera su Raitre. L’idea è quella di riportare la gestione dei rifugiati nelle mani dello Stato. Basta con gli affidamenti a certe cooperative: la storia del Cara di Mineo insegna. Basta con i finanziamenti agli alberghetti trasformati in ostelli degradati. Basta con il torbido intreccio su cui si allunga l’ombra di interessi politico-affaristici.
L’Italia è piena di strutture pubbliche che potrebbero essere utilizzate per i compiti di accoglienza dei rifugiati. Caserme vuote ce ne sono dappertutto, e molte neppure in condizioni pessime. Alcune hanno cucine e servizi igienici funzionanti. Oltre a locali utilizzabili per i corsi di lingua, educazione civica e formazione professionale. Per accogliere 200 mila persone l’anno servirebbero 400 immobili. Il costo per rendere idoneo a tale funzione questo patrimonio pubblico si potrebbe aggirare, secondo le stime degli esperti consultati da Report (fra cui l’urbanista Paolo Berdini), intorno ai 2 miliardi. Altri 2 miliardi e 165 milioni l’anno sarebbero necessari per il mantenimento delle strutture, compreso lo stipendio per 25 mila addetti e 400 medici. Chi pagherebbe? «Se l’Italia mettesse in piedi un piano nazionale complessivo e il governo lo facesse suo presentandolo ufficialmente agli organi europei competenti, sarebbe senz’altro recepito positivamente. Se sono necessari più soldi ne discutiamo nel dettaglio, i soldi ci sono», risponde il commissario europeo all’immigrazione Dimitris Avramopoulos a Giuliano Marucci di Report. Potrebbe pagare dunque l’Europa. I rifugiati richiedenti asilo sarebbero accolti in strutture adatte e organizzate nel nostro Paese, per poi essere smistati secondo le quote nei vari paesi: identificati, preparati, istruiti e coscienti dei diritti e dei doveri europei. In cambio, una volta finita l’emergenza, ci resterebbe un patrimonio immobiliare pubblico ristrutturato e di valore enormemente accresciuto. Conosciamo l’obiezione: per la politica (e la burocrazia) italiana è una sfida impossibile. E non è campata per aria. Ma perché non provarci?
apperò, belle le foto
Ma quello che mi domando io è, se è l'Austria che vuole fare il muro, perché sti stronzi vengono a rompere le palle a noi e non vanno dagli austriaci?
Ovviamente in b4 vanno dove è più facile fare casino perché l'obiettivo è solo quello, non certo manifestare contro qualcosa.
actually, loro volevano andare a rompere i cojoni ai kartoffen, ma per qualche motivo i nostri pulotti glielo han impedito, e giù buotte.
Me lo sono chiesto anch'io e l'unica risposta che mi sono potuto dare è: gli austriaci ti menano per davvero e poi ti portano in gattabuia per eventualmente fartici restare un tot.
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8mila km di coste si dice non siano controllabili... eppure la MM & Company riesce a intercettare praticamente tutti i barchini e barconi in transito.
200mila persone ospitate nelle caserme... a fare che? Un cazzo tutto il giorno? Manger, dormir, un film et un peu de facebook?
Sono ultras senza squadra
Poland will not accept refugees: ruling party leader
Poland will not accept refugees because they pose a threat to the country’s security, the head of the ruling, conservative Law and Justice (PiS) party said on Saturday.
http://www.thenews.pl/1/10/Artykul/2...g-party-leader