Sara si è persa, da tempo. In questo panorama avvilente Italiano che perdura da millenni, in una dimensione Italiota dove regna il deserto più assoluto di contenuti, in un pezzo di pianeta dove geograficamente si può godere di paesaggi e paesi da sogno, non si può più sognare. I personaggi che si aggirano in questa Italia devastata cavalcano le scene da grandi padroni e cercano grande pubblicità, ma agli occhi dell'artista tutto è desolazione, deserto, aridità ovunque. Io non seguo, non leggo, non guardo le novità, del mondo politico e delle notizie in lingua Italiota non so nulla, non mi informo, non guardo la tv, non leggo i giornali. E sono comunque schiacciato da una tristezza inenarrabile.
In tutto questo, Sara è stata una luce. Il suo delirio, i suoi tacchi portati sopra ai sampietrini di Montecitorio mentre si solleva la gonna e mostra la fica a tutti, la sua assenza sia di intimo che di privato, queste mutande estromesse, negate, sottratte, perché Sara nemmeno più della propria vita è consapevole. Le sue esibizioni sospese e senza alcuna volontà apparente, questo auto sputtanarsi mettendoci la faccia, il culo, le tette e la fica, sempre in volo sopra un equivoco di intelligenza, sono state le uniche cose che mi hanno appassionato nei tanti mesi passati.
Sara è stata davvero rapita, entrando inconsapevole e incapace anche nel regno senza concetto della pornografia, spinta da un comando Altro, ha nascosto e rivelato la più alta chiave di lettura della società, della cultura e della politica odierna, non solo Italiana. Sara è stata rapita e in tutto quello che ha fatto mai è stata presente, guidata da una volontà "Aliena" perché non sua, straniera, dalla quale bisogna fuggire, all'interno della quale non riesce nemmeno più ad appartenersi.
Nel mio disegno le sue mutandine volano, perché l'intimo che viene sottratto vola, l'intimo che viene negato vola, e quando vola l'intimo, vola tutto, anche io.
In questo, e per questo, io le dedico questo omaggio, ancora in fase di bozza, perché in fondo ha preso una parte del mio cuore.