Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][wot] Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][wot] - Pagina 4

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Discussione: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][wot]

  1. #61
    il grinch L'avatar di ryohazuki84
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Siamo tutti d’accordo, presumo, nel dire che la nostra generazione di donne concede la propria virtù in dosi e tempi diversi rispetto alle generazioni precedenti (leggi: la diamo via come fosse mangime ai piccioni, solo che voi a differenza degli altri volatili, che s’ammassano tutti lì a beccare il beccabile, iniziate a ritrarvi). Ciò comporta un mutamento sostanziale nelle condizioni del mercato, l’equilibrio tra domanda e offerta s’inverte, l’eccesso di disponibilità e la semplicità di reperimento rendono la merce (la passera) meno pregiata e il suo valore diminuisce. Semplice microeconomia del pelo.
    ma dove? in quale universo?
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  2. #62
    Malmostoso L'avatar di Necronomicon
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Devi immaginare chi si scopa questa e quindi di che genere di uomo si lamenta. Se ci riesci, capirai quanto sia stupidamente misera la questione che pone nel suo wot

    Questa si sarà fatta l'universo di bellocci che non fanno alcuna fatica a tirar su nulla ma ora tic tac ha bisogno di sistemarsi ma scopre che il bravo ragazzo che la sposerebbe ha il sacro timore di incasinarsi con una che ha la fama di essere un buco nero per cazzi.

  3. #63
    Senior Member L'avatar di Bigio
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Citazione Originariamente Scritto da ryohazuki84 Visualizza Messaggio
    ma dove? in quale universo?
    L'unico modo di fare sesso prima del matrimonio è rivolgersi ad una casa chiusa.

  4. #64
    il grinch L'avatar di ryohazuki84
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Citazione Originariamente Scritto da Necronomicon Visualizza Messaggio
    Devi immaginare chi si scopa questa e quindi di che genere di uomo si lamenta. Se ci riesci, capirai quanto sia stupidamente misera la questione che pone nel suo wot

    Questa si sarà fatta l'universo di bellocci che non fanno alcuna fatica a tirar su nulla ma ora tic tac ha bisogno di sistemarsi ma scopre che il bravo ragazzo che la sposerebbe ha il sacro timore di incasinarsi con una che ha la fama di essere un buco nero per cazzi.
    sarà, ma io sti famosi "buchi neri per i cazzi" di cui sento tanto parlare li vedo sempre chiudersi all'improvviso quando si avvicina il mio
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  5. #65
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Devi muoverti più rapidamente, tipo Indy che rotola sotto la porta del tempio

  6. #66
    il grinch L'avatar di ryohazuki84
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Citazione Originariamente Scritto da Lux ! Visualizza Messaggio
    Devi muoverti più rapidamente, tipo Indy che rotola sotto la porta del tempio

    troppo faticoso, rinunzio
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  7. #67
    Granny Member L'avatar di Maelström
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Citazione Originariamente Scritto da Ginzo Visualizza Messaggio
    >l'agricoltura richiede 6 ore di lavoro al giorno

    Sono abbastanza sicuro che non sia vero
    E' un errore di battitura, intendevano 16 ore al giorno

  8. #68
    La Nonna L'avatar di Lux !
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][


  9. #69
    Senior Member L'avatar di Decay
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Citazione Originariamente Scritto da Ginzo Visualizza Messaggio
    Non ti seguo onestamente
    che molte delle istanze femministe, job gap in primis, sono frutto non di una società che persegue la donna in quanto tale, ma il frutto della libera scelta dei singoli individui. la somma di questi comportamenti non porta ad un risultato identico tra i due sessi e questo viene visto come ingiustizia, dove non lo è perchè l'insieme delle donne nel complesso non è un essere senziente, è una astrazione, ina idea che non ha un vero riscontro reale, un gruppo statistico.

    l'arrivo no è tutti felici realizzati con lavoro rettribuito, l'arrivo è tutti liberi di scegliere quello che più si desidera senza uno/a che ti viene a dire quello che devi fare/essere della tua vita.

  10. #70
    Ginzo
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    I singoli individui formano la società, se la grande maggioranza dei singoli individui è avversa a un gruppo sociale, affermare che la società persegue quel gruppo sociale non è una cosa tanto bizzarra.

    Probabilmente non è questo il caso con le donne, perchè non direi che la società le perseguiti, anzi, ma può succedere tranquillamente.

    A livello di caso specifico sono d'accordo con te, comunque.

  11. #71
    Il contegno L'avatar di Biocane
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    le seghe mentali, basta cacciare la lingua in bocca e via, e se uno non lo fa è perchè in fondo non vuole. punto. thread internet via lattea

  12. #72
    Senior Member L'avatar di Cesarino
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Tinder Chronicles 1 – Il tipo da Modelle


    Quando sei single da un po’, amici e conoscenti iniziano a raccontarti leggende metropolitane di amiche di amiche che sul Tinder hanno addirittura trovato l’amore. E che quindi sì, insomma, dovresti usarlo anche tu. E non importa che tu dica “no ma figurati se uno si mette con uno di Tinder, no dai ti prego, non mi va, io ste cose le ho già fatte quando erano meno mainstream, io voglio conoscere qualcuno nella vita reale e blablabla“. Quelli ti dicono che no, che devi usarlo, perché male non fa, perché puoi sempre conoscere gente nuova. Tu ci pensi un po’, rifletti sullo scorso autunno di astinenza sessuale (che hai deciso di non replicare nel 2016) e ti dici: va bene, okay, proviamo.

    Così mi sono rimessa sulla piazza delle dating app e ho constatato che esse richiedono un gran dispendio di tempo che potrebbe essere destinato a più edificanti attività sociali e personali, ma che in effetti c’è un sacco di materia prima e questo è un fatto.

    Schermata 2016-03-15 alle 22.55.04

    Ho conosciuto un tipo, che chiameremo Tinder 1. Tinder1 ha 27 anni. Oh yes, è un under30 e capite bene che anche solo questo non poteva che indurmi a uscirci per condurre un’accurata indagine etnometodologica sulle possibilità di interazione con i millennials (dicesi millennials quelli che erano ancora minorenni quando è nato youtube, per capirci). Inoltre abbiamo un amico in comune, una persona vera, per cui la cosa assume delle sembianze molto rassicuranti, quasi familiari, nel grande apeiron delle staffette sessuali digitali.

    Il Tinder1 se la cava grandemente. Prima uscita pomeridiana, un paio d’ore piacevoli, normali, tranquille. Si fa sentire nei giorni a seguire e il weekend successivo ci vediamo per aperitivo che in realtà diventa una cena. Poi lui sarebbe andato a una festa giovanilistica e io avrei raggiunto i miei amici 30enni per bere un amaro del capo in qualche locale sovraffollato sui Navigli.

    A metà della cena e al secondo bicchiere di bianco so già che gliela darei senza riserve, perché lui mi fa ridere, perché è insolente ma mi fa anche una specie di tenerezza, perché sto mangiando pesce, il locale è bello, lui è bello, cioè non è Michael Fassbender ma ha delle robe che a me soggettivamente piacciono molto, da sempre, tipo essere alto, altissimo, più alto di me coi tacchi, e moro, e barbuto, attento a darmi la precedenza quando c’è da varcare una soglia e molto attento a rabboccarmi il vino (ho fatto diverse cene con alcolizzati latenti che si scolavano la bottiglia da soli, tracannando a un ritmo assai più sostenuto del mio). Il cameriere gay è innamorato di lui, evidentemente, e al tavolo accanto c’è un crogiolo di commilitone over30 che parlano di maternità e gravidanze. E io sono felice di essere lì con un bel figliolo under30 che voi non potete capire quanto. Ho anche la piega fatta e un look total black (così, per essere originali) che mi fa sentire bene. Insomma mi sento una figa a cena con un figo (non sposato/fidanzato/convivente con altra ignara donna, primo vantaggio dell’under30: esiste la possibilità concreta che sia casualmente – e non cronicamente – single). E questa cosa non mi capitava da un pezzo e me la godo anche se lui poi andrà a quella festa e io penso che anzi meglio così, almeno non gliela do e non faccio la parte della vagina facile. Tutto molto bene.

    Al terzo bicchiere mi dice che darà pacco alla festa (che apprendo essere una festa con modelle, di cui una già destinata a lui, nel senso che lo aspetta proprio, perché hanno già limonato in passato, ottimo).

    “Perché pacchi?”, gli chiedo con fasullissima apprensione mentre in realtà i miei ormoni stanno facendo il trenino sulle note di Com’è bello far l’amore da Trieste in giù.

    “Perché sto benissimo con te”.

    Uau. Dammi il cinque.

    Vagina 1 – Strafiga-20enne-di-40-kg 0.

    Nel frattempo gli arrivano whatsapp multipli da altri amici under30 che, a seguito del suo pacco alla festa con le ultrafighe, gli danno del frocio. Mi è utile notarlo per accertarmi che lui non sia un mitomane che ha inventato tutto.

    Le cose procedono a quel punto in maniera eccellente e, dopo aver pasteggiato e bevuto a sufficienza, andiamo da me.

    Il prosieguo è lasciato alla fantasia del lettore.

    Schermata 2016-03-15 alle 23.17.29

    Avremmo potuto non sentirci mai più, come di solito avviene con le one-shot. Invece mi ha riscritto (la sera stessa, ndr) e il giorno dopo, domenica, è tornato da me, per un appassionante e appagante secondo round. Tutto molto bene.

    Avremmo potuto non sentirci mai più, come di solito avviene con le two-shots. Invece mi ha riscritto dopo poche ore che sarebbe tornato da me, di nuovo, e che insomma ne avevamo ancora voglia entrambi. Ed eravamo stati entrambi bene, senza disagi, senza sbattimenti. Tutto molto naturale, liscio, quasi normale.

    Se non fosse che poi, raccontandocela su, torna sul tema modelle e mi manda il link alle foto della extreme-gnocca-deluxe che aveva mandato in bianco la sera prima. A seguire mi gira il link di un’altra gnocca, persino meglio della prima, che lui proprio vorrebbe farsi.

    Io tentenno, titubo e mi chiedo: ma perché? A me cosa interessa del tuo campionario di modelline perfette con lunghi capelli setosi e sorrisi bianchissimi che manco una join venture tra Mentadent e Omino Bianco (sì, è l’invidia della fumatrice che mi fa parlare)? D’un tratto è stato come se la realtà fosse arrivata all’improvviso, tutta insieme, siamo a Milano baby, qua un milanese piacente esce con le modelle, quelle che di solito si vedono sulle riviste, sulle passerelle e affisse seminude sui palazzi. Pura pappa reale per l’ego delle donne normali, quelle che da tutta la vita s’impegnano a combattere o ad accettare i propri difetti e le proprie imperfezioni. Cose che ti mettono a tuo agio come un uomo sarebbe a suo agio a sentirsi dire “Il mio ex era il gemello genitale di Rocco Siffredi“.

    In sintesi: dovrei sentirmi lusingata di aver vinto il trofeo virile per 1 notte, o forse 2, o forse 3? Le foto delle tope servono a mettere una distanza e a dirmi con una sofisticata forma di comunicazione non verbale “ei sappi che io mi trombo gnocche più gnocche di te, ma siccome sei intelligente mi sono fatto pure te“? Avrei forse dovuto dire: “Uau, facciamolo in tre!“?

    Perché a me va bene che sono adulta, indipendente, mentalmente aperta e sessualmente libera, ma sono pur sempre una vagina. Inoltre, in passato, sono stata tradita (da un eunuco che amavo) con una pseudo-modella, quindi ho proprio un’idiosincrasia scoperta sul tema. Aggiungici che sono, come tutte, culturalmente programmata fin dalla più tenera età a essere insicura. E quella menata della bellezza, ommioddio, quante inutili paturnie sulla bellezza, sulla sensazione di non esserlo mai abbastanza: che siamo grasse, che siamo basse, che non abbiamo le tette, che abbiamo la cellulite, la buccia d’arancia e le smagliature, che stiamo invecchiando e DIOPECCATOMORTALEINVECCHIARE. Ettucheffai? Mi mandi le modelle.

    Ho concluso dicendogli che doveva uscire con la super-figa, invece che con me, che era più giusto e più coerente così. Credo anzi di aver proprio detto “Sei un tipo da modelle“, come se fosse una categoria antropologica con la quale io non posso naturalmente avere nulla a che spartire. Non saprei dire se lo pensassi davvero, ma mi era scattata l’artiglieria autodifensiva pesante e quando lui mi ha detto “Ma sto uscendo con te”, ho proprio insistito: esci con la prossima copertina di ELLE, dai.

    Comunque sono state 36 ore molto belle. Questo è un fatto.

    Come è un fatto che da tutta questa storia possiamo trarre una sola grande morale: puoi anche essere una strafiga di straordinaria bellezza e, ciononostante, essere paccata di sabato sera. Succede a tutte. Anche alle modelle.

    Quindi noi stiamocene tutte molto tranqui.

  13. #73
    Ginzo
    Guest

    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Il ritardo

  14. #74
    Il contegno L'avatar di Biocane
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    poi perchè discutere dei wot delle femmine? eh branco di froci disadattati

  15. #75
    macs
    Guest

    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Ma chi cazzo lo legge quel wot

  16. #76
    Senior Member L'avatar di Cesarino
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][


    Tinder Chronicles 2 – Il conto da pagare



    Sono uscita con il secondo tipo conosciuto su Tinder. Ci sono uscita in friendzone, o meglio, per usare un neologismo più preciso, coniato da un mio amico a cui devo riconoscerne la paternità, in no-fuck-zone, in quanto, di fatto, non si può definire “friend” uno che conosci da 5 minuti.

    Il concetto di base resta comunque lo stesso: non si ciula.

    Glielo avevo detto anticipatamente, a Tinder2, sostenendo “sei fuori dalla mia portata”, perché questo era uno dei match più fighi mai capitati e – come vi ho già spiegato – sono in un periodo profondo e sensibile della mia vita, per cui esco solo con i belli (per lo meno se sono rimediati sulla più popolare dating app del momento).

    Ci esco senza tirarmi a lucido ma rendendomi giusto presentabile e lo incontro tardo pomeriggio-ora aperitivo in modo da divincolarmi eventualmente con “Devo raggiungere gente a cena” qualora si riveli una sòla umana.

    Schermata 2016-04-21 alle 10.18.43

    Così non è stato, ce la siamo chiacchierata, raccontata, ho collezionato nuovo materiale umano, bevuto vino bianco fermo, abbiamo parlato di lavoro, di amicizie, di relazioni, di Tinder, di socialità milanese, di locali, di standard estetici, di chirurgia plastica, di altri date. E per me è stato come sempre un utile esercizio dialettico perché, naturalmente, io e Tinder2 non avevamo assolutamente un cazzo in comune, ma proprio nulla, dalla provenienza geografica, al vissuto, ai gusti musicali, alle abitudini e alla tipologia di lavoro svolto.

    La serata si è rivelata non memorabile, ma piacevole, e tutto è andato liscio fino al momento in cui ho fatto una macabra scoperta, rovistando nella mia borsa: avevo dimenticato il portafogli a casa (nello zaino della palestra), cazzo.

    Mi astraggo per qualche secondo, pensando che – merda – ho pure ordinato il secondo bicchiere e non ho cash, ma nemmeno carte, ma nemmeno il libretto degli assegni e così, mentre lui mi spiega che gli piacciono le tipe come Melissa Satta e io confermo che non gliela darò mai per principio, mi chiedo come gestire la situazione. Così lo interrompo su “A me piacciono filiformi, anzi no, sportive” e gli dico qualcosa tipo “Senti, è successa una cosa che mi imbarazza molto, ma mi sono appena accorta di non avere con me il portafogli, però quando usciamo se vuoi passo da casa mia che è qui vic...”.

    Tinder2 mi interrompe, mi dice che naturalmente non c’è problema, che avrebbe pagato lui, ci mancherebbe. Che paga sempre lui in queste situazioni, anche quando le tipe sono (f)rigide e non simpatiche come me (che comunque sono anche carina eh, non devo dire quelle cose che gli uomini sono fuori dalla mia portata, che ho delle belle gambe lunghe e si vede anche se ho il jeans, che ho la maglia larga ma che dovrei mettere più in mostra, che tirata “come dice lui” non sono mica male, così gli rispondo che sì sì, non è che sono un mostro – infatti, non hai dei brutti lineamenti – no no, lo so, ma ho delle occhiaie pazzesche, mi fanno schifo i miei denti e ho un brutto culo – perché? – perché è piatto – eh, brutta storia – lo so, vorrei tanto avercelo il culo a mandolino, ma non ce l’ho – t’ammazzi di squat almeno? – no mi fanno male le ginocchia, faccio quelli per handicappati, con il pallone, appoggiata al muro – ah però – si vabbé, ma è una battaglia persa).

    Poi torno sul topic e insisto, dico che mi spiace, che se ci rivedremo offrirò io. Lui mi tranquillizza, in maniera in verità molto carina, e da lì iniziamo a disquisire di questo spinoso argomento, pour parler, ovvero la gestione del conto da pagare tra uomini e donne, confrontando il suo punto di vista virile con il mio vaginale.

    Lui mi dice che la maggior parte delle donne da per scontato che a pagare sia l’uomo e che moltissime non fanno nemmeno la parte (che sarebbe quella gag per cui tiri fuori il portafogli quando arriva il conto e dici cose come “Senti per piacere, non devi, possiamo dividere, insisto, guarda che le lotte femministe del 68, guarda che siamo emancipate, guarda che lavoriamo, abbiamo la patente e anche il diritto di voto e blablabla” alla quale lui deve tuttavia, improrogabilmente, rispondere che no, che paga lui, punto e basta e così dev’essere perché se per caso quello ha la sciagurata idea di fare 50 e 50 – a meno che non sia davvero SOLO un amico forever – a noi scende la catena in un modo che non ne avete l’idea).

    maxresdefault

    Inoltre qualsiasi estremizzazione di questa dinamica risulta ulteriormente grottesca, per esempio quelle situazioni in cui alla cassa tiri fuori il contante ed entrambi avete una banconota in mano e la porgete al ristoratore, il quale rimane interdetto, e tu gli dici “ei, ei, sono una donna evoluta, prendimi in considerazione” ma quello inevitabilmente tenderà ad accettare il pagamento dal maschio, non da te. E mentre uscite dal locale vi augurerà buona serata, sperando che per lo meno tu gli offra una fellatio di cortesia.

    Insomma, forse Tinder2 ha ragione. Tendenzialmente è socialmente previsto (da noi, ma anche dal ristoratore che ci ignora mentre gli porgiamo il contante o la carta) che a pagare sia l’uomo. E questa cosa vale a prescindere dal tipo di rapporto che intercorre tra le parti, che siano una coppia, che siano amanti, che siano sconosciuti, che te la darò, che non te la darò, che non ci rivedremo mai più.

    Scartabello nella memoria le mie esperienze e quelle delle mie amiche, i commenti che ho ricevuto, e per quanto mi renda conto che questa dinamica non sia particolarmente giusta, piuttosto sessista, formalmente obsoleta, antipatica persino, non ci sono cazzi, funziona così.

    Chiaro è che ci deve essere equilibrio, dico, non è che una debba approfittarsene e diventare una tassa fissa a carico del povero uomo. Io sono per una divisione iniqua dei costi, del tipo 60 e 40, 70 e 30, a seconda dei casi specifici.

    Però tocca ammettere che, tendenzialmente, se sei uomo è statisticamente probabile che il tuo reddito sia superiore al mio, e poi è una questione di etichetta, di cavalleria, e per lo stesso motivo per cui io non esco con te con i baffi in faccia e il pube di un orango, perché la cultura mi impone purtroppo di non essere Frida Khalo, ebbene per la stessa ragione culturale tu puoi anche offrirmi la cena (che non deve essere per forza da Cracco, ma pure dallo Zozzone della Periferia, va bene); del resto io quei soldi li ho devoluti all’estetista, o al parrucchiere, o all’ultima crema antirughe, o al mascara – hai un’idea di quanto costi un mascara? – per risultare gradevole ai tuoi sensi.

    Quindi, uomini, non siate spilorci, perché la generosità è una dote che noi donne apprezziamo e il braccino è un difetto che non perdoniamo (peggiore persino del Minipeny).

    Offrite e fatelo di buon grado.

    Assolutamente NON accettate il fifty fifty, che è veramente cheap (immaginate Nanni Moretti che mi schiaffeggia adesso)

    Al massimo, mentre la donna di turno insiste, rispondete “La prossima volta” o “Il prossimo giro”

    E se quella non fa nemmeno la parte, beh valutate se vi risulta sufficientemente figa da essere a vostro carico come manco un figlio.

    Per contro, voi, donne, non andate in bagno a incipriarvi il naso nel momento esatto in cui il conto arriva a tavola.

    E non insistete nemmeno oltremisura se quello dice che offre lui, che diventate moleste. Accettate che offra e basta, non è attraverso il conto da pagare che passa il vostro femminismo. O se lui offre la cena, voi offrite gli amari che andate a bere dopo.

    E ogni tanto, tipo 1 volta su 3, offrite voi e mettetelo in chiaro da principio “stasera offro io”.

    E non accettate obiezioni.

    Educateli a pensare che siamo abbastanza equilibrate da accettare che offrano loro, e da decidere quando offriamo noi.

    Che dite, vi fila così?

  17. #77
    il grinch L'avatar di ryohazuki84
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    ese ciaone proprio cesarì
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  18. #78
    ugotremila
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Non sa nemmeno che per il Galateo quando si entra in un posto pubblico deve entrare prima il gentiluomo a controllare la situa.

    NABBA

  19. #79
    il CREATORE L'avatar di Mad_One
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    entro sempre prima io perché nei locali che conosco di solito volano coltelli e sedie

  20. #80
    11-07-02 L'avatar di Qoelet
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    Re: Caro Maschio Italiano Moderno, mi spiace ma tu soffri di figafobia... [daiuccia][

    Ma questa manda a cagare un figaccione che aveva mandato in bianco una modella per copulare seco lei... perché? Perché "iopenso cheluipensa echemaallora". Ma ci credo che gli uomini scappano, la vita con una così è peggio della galera.

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