Originariamente Scritto da
Joxer
Dopo aver letto numerose recensioni e commenti entusiastici mi sono deciso a comprare Dark Souls 3 ma ne sono rimasto estremamente deluso. Guardando il gioco da un punto di vista distaccato non si può non convenire sul fatto che non esista minimamente una storia, dialoghi, personaggi e una qualsivoglia sceneggiatura. Non esiste nemmeno un protagonista! Il gioco consiste semplicemente nell'avanzare in scenari che sono alla fine dei canaloni un po più grandi del solito triturando mostri vari. Dopo 12 ore di gioco non ho trovato un qualche enigma o qualcosa che spinga a ragionare oltre al combattere e imprecare per le continue morti. Gli scenari sono abbastanza evocativi sebbene il tutto sia rovinato un aspetto tecnico datato che non si può nemmeno lontanamente comparare a The Witcher 3 oppure al vecchio Skyrim moddato.
Parliamo ora della tanto decantata difficoltà: siamo sicuri che sia un pregio? Dal mio punto di vista una difficoltà così esagerata, con annesso respawn dei nemici ad ogni morte e forte rischio di perdita dei punti esperienza accumulati, è solo uno strumento per allungare la durata del gioco in maniera scorretta. Quanto durerebbe il gioco con la stessa difficoltà di The Witcher 3 con salvataggi liberi senza rischio di perdere i progressi fatti? Probabilmente un decimo dell'attuale. Senza la difficoltà Dark Souls 3 sarebbe un gioco che non raggiungerebbe nemmeno la sufficienza nelle recensioni della stampa specializzata perché non ha nessun contenuto. Per rendere difficile un gioco basta alterare qualche statistica nel calcolo dei danni e mettere il respawn dei nemici non ci vuole certo un genio creativo.
Questa strategia della difficoltà elevata è tipica alla fine di molti giochi orientali che la usano per allungare la longevità quando di sostanza ce n'è davvero poca. Ad esempio Metal Gear Solid V costringe a ripetere due volte a difficoltà diversa le stesse missioni in maniera totalmente ingiustificabile narrativamente solo per aggiungere ore di gioco senza sforzo. Hanno pure il coraggio di definire il suo ideatore un guru. Se Kojima e Mijazaki ( o come si scrive) sono dei guru allora cosa sono i ragazzi di CdProjectRED?
Io vedo sempre esaltare in generale i vecchi giochi perché erano difficili e punitivi. Perché nessuno invece si pone la domanda: quando sarebbe durato il primo Prince of Persia (che all'epoca ho adorato) se fosse stato possibile salvare la partita? All'epoca non c'erano i budget attuali e quindi si ricorreva a questi mezzi per allungare la longevità. I giochi attuali non si sono involuti semplicemente offrono molti contenuti in più senza dover ripetere ennemila volte le stesse sequenze.