A tutta Birra !

[pity]

^ Samuel Smiths Oatmeal Stout (foto presa in rete)
Altro pezzo da novanta tra le stout.

Bellissima da vedere: scura, colore quasi nero, impenetrabile e una schiuma beige compatta da acquolina in bocca.

Mi ha un po' deluso il profumo, mi aspettavo qualcosa di più deciso o particolare, invece è il classico caffè&malto tostato, gradevole ma nemmeno troppo presente.
Non ci ho sentito molto altro a dire la verità.

Di conseguenza il sapore mi ha sorpreso.
Prima di tutto ha proprio una bel corpo (), non si arriva alla sciropposità della Mikkeller che avevo postato in precedenza ma si sente che la birra non scivola via e ricorda molto la consistenza del latte. In questo aiuta sicuramente la carbonazione che tende a "frenare" il liquido avvolgendo la lingua.
Questo lascia il tempo per cogliere dei sapori che non sospettavo: caffè e malto ci sono e molto più forti, poi caramello speziato e qualcosa di torbato (questa parola mi fa sempre pensare al giovane Zio Paperone di Don Rosa ) che ricorda il whisky e dona una sorprendente chiusura di affumicato!

Veramente una di quelle birre che ti attaccheresti alla bottiglia, 500 ml sono troppo pochi.

- - - Aggiornato - - -

Se i miei WOT non sono graditi o sembrano pretenziosi ditemelo che ci do un taglio

No macché, anzi, continua così.
Questa l'ho vista dove vado sempre, la metto tra le papabili per la prossima volta

[Kronos The Mad]

Stasera è così

[blastomorpha]

Post "double feature" in occasione dell'appena passata Settimana della Birra Artigianale.
In quel del Beericcio di Spello ho avuto modo di provare un paio di birre alla spina.


^ Terra di Birra dell'Eremo di Assisi (PG) è una oatmeal stout molto particolare.

Colore scurissimo, direi un bel nero lucente con una schiuma al contrario molto chiara e mediamente compatta.
La particolarità risiede nel fortissimo profumo e sapore di fave di cacao; quando dico fortissimo intendo talmente potente che quasi copre gli altri odori e sapori.
Si potrebbe pensare ad una birra sbilanciata verso il dolce (tra le fave di cacao e l'avena di sicuro dolciastra lo è), invece devo dire che non mi è dispiaciuta per niente, c'è quel minimo di amaro nel retrogusto a riequilibrare il sapore.
La carbonazione molto leggera così come il corpo dalla consistenza acquosa (non annacquata) ne fanno una birra decisamente beverina.
Giudizio positivo, da riprovare in bottiglia.


^ Birra alle castagne del Birrificio Artigianale Fortebraccio.
Sembra che una birra alle castagne sia immancabile nel catalogo della maggiorparte dei birrifici dell'Italia Centrale.

Bel colore ambrato e una schiuma dorata compatta e persistente.
Onestamente più che le castagne direi che il protagonista di questa birra è il profumo e il sapore di miele; le castagne si sentono ma più in secondo piano. Non so se le avete mai bollite in acqua con le spezie, ma l'impressione è quella di bere qualcosa del genere con del miele molto profumato.
Decisamente dolce, gusto amaro quasi non pervenuto.
E' una birra che stufa presto quindi? Per quanto mi riguarda no, ma manca un po' di complessità.

[Vivisector]

questa fortebraccio sembra non poco interessante !

[Kronos The Mad]

[pity]

Te la boccio, la Peroni delle birre belghe

[blastomorpha]

Te la boccio, la Peroni delle birre belghe

Esagerato, a parte il fatto che la Leffe fa una marea di birre e dalla foto non si capisce quale sia, limitandomi a quelle più facili da trovare anche nei supermercati, la Vieille Cuvee e la Blonde non mi dispiacciono per niente e anche la Radieuse non è tanto male
Secondo me sono ottime birre per andare oltre le bionde da tavola o la roba che bevi "al baretto" direttamente dalla bottiglia; pure se un po' più esperti si fanno apprezzare, basta non dare retta all'etichetta che dice di berle freddissime (4-5° mi pare)

Poi è fuor di dubbio che c'è di meglio, ma anche di peggio (vedi Grimbergen bionda).

[pity]

Esagerato, a parte il fatto che la Leffe fa una marea di birre e dalla foto non si capisce quale sia, limitandomi a quelle più facili da trovare anche nei supermercati, la Vieille Cuvee e la Blonde non mi dispiacciono per niente e anche la Radieuse non è tanto male
Secondo me sono ottime birre per andare oltre le bionde da tavola o la roba che bevi "al baretto" direttamente dalla bottiglia; pure se un po' più esperti si fanno apprezzare, basta non dare retta all'etichetta che dice di berle freddissime (4-5° mi pare)

Poi è fuor di dubbio che c'è di meglio, ma anche di peggio (vedi Grimbergen bionda).

Beh sì, il paragone è volutamente esagerato, nel senso che la Leffe non è imbevibile, anzi
È che con tutto il ben di dio che offre il panorama belga, Leffe non si distingue tanto. Presumibilmente si tratta della Blonde, che è una birra a mio parere decente, diciamo da 6. Forse tra le due che ho provato preferisco la Brune. Mai provato la tripel, se mi capita lo farò perché di tripel ne ho bevute poche.

[Mr Yod]

Te la boccio, la Peroni delle birre belghe

Magari la Peroni fosse la Leffe delle birre italiane giapponesi.

[Vivisector]

la peroni che io sappia è giappo ormai

[blastomorpha]

Vabbè, non è italiana da molti anni se è per quello

[Mr Yod]

la peroni che io sappia è giappo ormai

Bon, editato.

[Vivisector]

vallo a spiegà agli ignoranti che la venerano

[blastomorpha]

vallo a spiegà agli ignoranti che la venerano

I muratori in pausa pranzo?

[Vivisector]

I muratori in pausa pranzo?

eh magari fossero solo loro. Dove andavo a cavallo io c'erano i proprietari che gli portai du birre serie, ma preferivano moretti e peroni -.-

[blastomorpha]

Quello capita, specialmente se non si è mai bevuto altro che pilsner (da supermercato).
Magari tu gli avrai portato una sour o una stout

[Vivisector]

St.Patrick passato assieme ad una Adel Scott



troppo buona

[blastomorpha]

E' il turno della famosissima (ed apprezzata anche all'estero) Toccalmatto Zona Cesarini.
Non mi metto a scrivere il perché del nome e il rapporto con il disegno sull'etichetta, ma vi invito a cercarlo in rete dato che racconta già molto della birra.

Nel bicchiere si presenta con un colore dorato torbido, con un sacco di "roba" in sospensione e poche bollicine, nonostante un bel cappello giallo pallido molto compatto e persistente.

Al naso è subito una sberla di profumi tropicali, talmente forti da ricordare un succo di frutta e dove ananas e mango spiccano particolarmente.

Mi sarei aspettato quindi qualcosa di dolciastro, ma alla fine parliamo di una IPA e infatti in bocca predomina l'amaro, ma non tanto quello classico del luppolo, bensì quello della buccia di agrumi. Infatti il sapore che ci sento di più è il pompelmo rosa.
Il risultato è notevole: da un lato c'è questo saporetto dolce delicato del pompelmo dall'altro una botta amara di agrumi che dura davvero tanto in bocca, ma non dà fastidio per niente.

Anche il corpo e la carbonazione medio-bassa mi hanno dato la sensazione di bere qualcosa di più simile ad un succo di frutta che una birra.

Se c'è un difetto è proprio quello: la birra scende giù molto bene ed in fretta, ma questo potente sapore fruttato difficilmente mi invoglierebbe a farmene un altro bicchiere.
Molto interessante però, da bere in una calda serata estiva.

[pity]

Un po' di arretrati.
As Follows, foto non mia

->Spoiler<-

È una belgian strong pale ale di un birrificio americano, Stillwater. In una sola parola: fantastica.
9% assolutamente impercettibili, si lascia bere che è un piacere. L'aroma è ingannevole, sembra presentare una birra anonima se non scadente, invece è veramente una gran bella birra. Ha un gusto fruttato molto piacevole, qualcosa che ricordi pesche, albicocche, prugne ma niente di eccessivo o dolciastro, anzi è bilanciata benissimo.
Purtroppo credo non sia semplice da trovare ma la berrei di nuovo con molto piacere, anche spesso.

7 Fjelle Gamlehaugen Old Ale, foto non mia

->Spoiler<-

Non è la mia birra, non mi è piaciuta ma non so ben spiegare perché. L'ho trovata anche indecifrabile, a parte un marcato retrogusto di cacao.

Bitter42, anche qui foto presa sul web

->Spoiler<-

Non ho altro da dire se non che forse è la migliore pilsner che abbia mai bevuto.

[img]
^ Samuel Smiths Oatmeal Stout (foto presa in rete)
Altro pezzo da novanta tra le stout.

Bellissima da vedere: scura, colore quasi nero, impenetrabile e una schiuma beige compatta da acquolina in bocca.

Mi ha un po' deluso il profumo, mi aspettavo qualcosa di più deciso o particolare, invece è il classico caffè&malto tostato, gradevole ma nemmeno troppo presente.
Non ci ho sentito molto altro a dire la verità.

Di conseguenza il sapore mi ha sorpreso.
Prima di tutto ha proprio una bel corpo (), non si arriva alla sciropposità della Mikkeller che avevo postato in precedenza ma si sente che la birra non scivola via e ricorda molto la consistenza del latte. In questo aiuta sicuramente la carbonazione che tende a "frenare" il liquido avvolgendo la lingua.
Questo lascia il tempo per cogliere dei sapori che non sospettavo: caffè e malto ci sono e molto più forti, poi caramello speziato e qualcosa di torbato (questa parola mi fa sempre pensare al giovane Zio Paperone di Don Rosa ) che ricorda il whisky e dona una sorprendente chiusura di affumicato!

Veramente una di quelle birre che ti attaccheresti alla bottiglia, 500 ml sono troppo pochi.

Bevuta in bottiglia da 33, confermo praticamente tutto. Me l'aspettavo con un corpo un po' più cremoso, come altre stout che ho provato, invece questa mi è sembrata più semplice. Molto buona, grazie del consiglio.

[blastomorpha]

Di nulla, è tutto merito del Sign.Smith
Contento di averla descritta bene però



Vale La Pena Amarafemmena Harvest IPA (non sono riuscito a trovare una foto sul web!)

Per la serie "non tutte le ciambelle escono con il buco", scrivo in questo topic della seconda birra (l'altra era la A Piede Libero, non male) che ho avuto modo di provare di questo microbirrificio nato come progetto di recupero dei detenuti del carcere di Rebibbia.

Dall'incipit si intuisce che qualcosa non va, ma non è l'aspetto, un bel colore dorato con una schiuma pallida e ben formata, con tante belle bollicine che salgono verso l'alto tutte in fila.
Quello che non torna è la descrizione che ci parla di una birra fresca profumatissima di luppoli appena raccolti.
Nulla di ciò è pervenuto al mio naso o si è fatto notare in bocca, a parte un amaro marcato ma non sgradevole.

Non so nemmeno se bocciarla o no: profumi e sapori particolari non se ne sentono (attenzione, non sto dicendo che la birra sia inodore o insapore come la peggiore schifezza da discount) eppure si fa bere, la carbonazione solletica lingua e palato e l'amaro è abbastanza gradevole.
Però c'è davvero tanto di meglio.