Purtroppo storia, personaggi, encounter design, la malvagità che non c'è, tutto un po' "meh" pare sia confermato da più persone.
Sul combat system Revan ci è andato pesante
Purtroppo storia, personaggi, encounter design, la malvagità che non c'è, tutto un po' "meh" pare sia confermato da più persone.
Sul combat system Revan ci è andato pesante
E' un titolo low budget dopotutto.
La cosa che mi fa più ridere però sono gli strali su Tyranny per la poca varietà di mob, mentre quando uscì dragon age origins che ne aveva 3 in croce pure lui (condito mediocre encounter design) era il bellerrimo rpg del decennio
Ad ogni modo si leggono anche cos epositive quindi per Natale se arriva anche un 15% di sconto me lo piglio. Continua a incuriosirmi.
Mah, la cosa del "male" decantato ma assente mi smonta un po'. Cioe volendo non posso essere un evil overlord che condanna i nemici sconfitti alla tortura?
Io stavo per prenderlo poi alcune recensioni mi hanno frenato.
Sono indeciso se aspettare come Darkless o se "sacrificarmi" e comprarlo ora. Mi sa che dopodomani quando mi arriva la busta paga mi sacrifico.
Beh la varietà di nemici ormai non c'è in nessun gioco
Certo che puoi, le opzioni per il folle sadico sono disponibili e (dal poco che ho visto) pagano anche in certi casi.
Forse Revan non s'è spiegato benissimo: la possibilità per essere stronzi, con tanto di gente che ti applaude, c'è. È solo che il mondo non è malvagio per il piacere di esserlo. Un capo dell'esercito ad esempio è un mezzo folle che manda truppe fresche di reclutamento (forzato) al macello dopo avergli fatto ammazzare i familiari... però allo stesso tempo gestisce il tutto una certa logica, segue vantaggi pratici per proseguire la conquista e nient'altro, e per assurdo è quello che quando si fanno prigionieri mostra il lato più umano tra le fazioni spingendo sempre per non giustiziarli e dargli una seconda chance, o magari a permettere agli assediati un giorno di tregua durante una festività (perché pensa al dopoguerra e a migliorare l'umore dei suoi coscritti).
È una malvagità molto umana, decisioni che tutti potremmo prendere in contesti del genere. Questo la rende da un lato meno appariscente e distaccata da quel che dicevano i trailer, dall'altro è un approccio assai sottile e interessante al problema. Ti capita di ritrovarti a sgozzare tizi non perché "lol sono caotico malvagio", ma perché ci hai ragionato su e tutto sommato trovi giusto ammazzarli. Il che a me sta piacendo.
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aka Non Solo FalloutOriginariamente Scritto da chepe
Fatico a ricordare RpG negli ultimi 5 anni che presentino grande varietà di nemici e che tali nemici usino strategie diverse. Pillars offriva migliaia di scontri identici, Skyrim? Fallout? La varietà è possibile contarla con le dita di due mani. Si salva solo the Witcher 3, forse. Dovrei fare mente locale per vedere se arrivo a dieci
Intanto grazie.
In italiano, a meno di traduzioni amatoriali, dubito lo troverai, anche se comunque l'inglese del gioco non è difficile (i testi da leggere non sono pochi, però, pur non essendo Torment).
Comunque per me non è un brutto gioco, eh, mi dà un po' fastidio che ci sia del potenziale non sfruttato adeguatamente e delle scelte un po' sceme qua e là, ma nel complesso lo promuovo comunque.
La storia a me nel complesso è piaciuta, così come la scrittura in generale è più che buona (non quanto altri giochi Obsidian, però). I compagni sono poco interessanti come personalità e sono anche meno sviluppati che in PoE, invece (non hanno neanche missioni personali).
Sul combattimento sì, ci sono andato pesante ma è semplicemente peggiore in tutto che in PoE (soprattutto dopo le patch e l'espansione).
L'encounter design è penoso e ultra-ripetitivo, io non sono un fan dei cooldown né delle varie semplificazioni fatte, ma avrebbero dovuto ridurre il livello di micromanaging richiesto e non è così. Il feeling superficialmente è abbastanza simile a quello di PoE e comunque alla fine il sistema di combattimento è scarso ma tollerabile, però per peggiorarlo tanto valeva che tenessero la buona base lasciata dal loro precedente gioco.
Per la malvagità, puoi torturare gente, radere al suolo villaggi, uccidere chiunque ti si pari davanti, ecc. Più che assente, è che non c'è niente di così diverso da tanti altri giochi, sono tutte cose che potevi benissimo vedere e fare in altri gdr.
DA:O l'hanno criticato quasi tutti per la poca varietà di nemici e per l'eccessiva presenza di trash mob in certe sezioni (ho ancora gli incubi a pensare alle Vie Profonde), fidati che qua però la situazione è nettamente peggiore: combatti per tutto il gioco contro i soliti gruppetti di nemici composti da qualche guerriero, qualche mago e qualche ladro, più i bane nei due dungeon presenti che comunque non variano molto la situazione. Non c'è nient'altro da affrontare, neanche i soliti lupi, orsi o animali selvaggi che di solito mettono per fare numero in questi gdr.
Al di là di quello, la storia è un po' un hero journey abbastanza classico ma fatta bene e con molti momenti interessanti, e come scelte e conseguenze il gioco sembra meritare parecchio, quindi per me può valere l'acquisto se si è fan di questo tipo di giochi.
Da un lato hai ragione, dall'altro le due fazioni principali sono abbastanza stereotipate nel loro essere l'una legale malvagia e l'altra caotico malvagia. Inoltre i due capi litigano sempre come due bambini e sostengono sempre tutto e il contrario di tutto pur di andare contro all'altro, che un po' mi ha dato fastidio.
La mia critica alla "malvagità" del gioco sta nel fatto che non ho percepito un'atmosfera così terribile rispetto a quella che riscontri in tanti altri giochi. Kyros non è un governatore benevolo, ma nel suo Impero c'è ordine, non ci sono discriminazioni contro nessuno, tutti hanno la possibilità di salire ai vertici se sono competenti a prescindere che siano di nobili origini o popolani, a molti viene anche mostrata pietà e data una seconda occasione di servire l'Impero nonostante prima fossero criminali o abitanti di nazioni soggiogate... insomma, non è il paradiso ma non è neanche la mia idea de "il male ha vinto", probabilmente si sono fatti frenare un po' dal politicamente corretto e dall'esigenza di non sforare oltre un certo rating, però qualcosa di più si poteva fare.
Per dire, non ci sono dittatori malvagi che vogliono soggiogare tutti al proprio servizio in PoE, ma ho trovato l'atmosfera in generale più cupa che non in Tyranny, fra il Lascito di Waidwen, le Purghe contro i seguaci di Eothas, l'odio e le crudeltà commesse dai coloni contro i Glanfathan e viceversa, le controversie sull'animanzia, più tante altre vicende.
In ogni caso, ho finito il gioco (l'Atto III si finisce in due ore a dir tanto ) e pur se c'è un po' un cliffhanger nel finale e viene lasciato ampio spazio a un seguito, le ultime ore hanno diversi momenti che mi hanno gasato e il finale chiude molte questioni comunque (ci sono le solite slide dove viene mostrato cosa succede in seguito alle nostre azioni, stile New Vegas e PoE).
La storia mi è piaciuta, nonostante qualche caduta di stile qua e là, il mondo di gioco è comunque molto interessante e ho ricominciato da poco una nuova partita e posso già vedere che ci sono un po' differenze rispetto al mio primo personaggio per via delle scelte diverse che ho fatto durante la Conquista. Niente di epocale, ma alcuni dialoghi cambiano, alcuni PNG mi chiamano in modo diverso, un nemico mi ha attaccato senza che potessi ragionarci perché stavolta ho ucciso la sua vecchia regina nel prologo...
Insomma, confermo quanto detto prima, ma forse un mezzo voto in più rispetto al 7 che gli davo nel mio primo post glielo posso anche dare.
Ultima modifica di Revan91; 17-11-16 alle 05:08
Finito anch'io, ieri sera. Niente di epocale ma mi è piaciuto abbastanza.
Punti forti, per me, le scelte legate alla conquista subito dopo la creazione del personaggio e l'impostazione data alla magia, l'idea di creare gli incantesimi l'ho trovata ottima.
Aspetti negativi, combattimenti abbastanza ripetitivi e maghi decisamente troppo forti (AoE, AoE, AoE, fine dello scontro).
Finora ho fatto troppo poco per entrare nel merito (ho giusto posto fine all'editto).
Mi trovo d'accordo con più o meno tutto ciò che hai scritto, solo sto pensando i vari aspetti in maniera diversa. Per dire, l'uguaglianza dei sessi nei fantasy ormai la dò per scontata e in un rpg che non sembrava prendersi troppo sul serio manco gli ho dato importanza... rimanendo invece piacevolmente sorpreso dalla "banalità del male" presentata.
Vedremo andando avanti se i pro continueranno a soddisfare o i difetti qua e là avranno la meglio.
Per ora mi sta assolutamente piacendo. Ne esce con le ossa rotta dal confronto con PoE sotto ogni aspetto, tranne che nella cosa principale che prometteva: tonnellate di scelte. Ma anche qua devo aspettare che arrivino le conseguenze per giudicare.
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aka Non Solo FalloutOriginariamente Scritto da chepe
Sì beh, è fantasy e mi sta benissimo che ci possano essere donne al potere (per dire, in The Witcher Ciri, Yennefer e Philippa sono tutte più potenti di Geralt, ma ciò non mi ha mai impedito di reputare ottima l'ambientazione ovviamente), reputo un po' meno sensato quando più di metà dei soldati che incontri sono donne che girano con spadoni più pesanti di loro ma pazienza, è solo che qua si parlava di impero malvagio e tutto sommato i suoi cittadini non stanno così male, né sono costretti in schiavitù o ai lavori forzati. Che mi può anche stare bene, però se passi tutta la campagna marketing a dire "la battaglia fra bene e male si è conclusa, e il male ha vinto" quanto meno crei aspettative un po' diverse.
Poi ci sono anche scelte non scontate, in cui una fazione che ti sembra quella più "umana" poi spinge per una soluzione molto più drastica e gli altri che avevi liquidato come pazzi squilibrati invece propongono qualcosa di più sensato... insomma, ci sono anche momenti interessanti e il mondo di gioco e la storia mi sono comunque piaciuti, solo che secondo me con la "malvagità" dell'ambientazione si poteva fare di più.
Come dici anche tu comunque, come reattività sembra molto buono , non come New Vegas probabilmente ma sicuramente è messo bene ed è probabilmente l'unica cosa in cui ha la meglio sul fratello maggiore PoE. Rigiocandolo e scegliendo un'altra fazione visiti qualche mappa diversa in cui prima non eri passato, sblocchi alcune missioni secondarie che prima non erano disponibili (purtroppo le missioni secondarie di 'sto gioco sono quasi tutte da postino ma vabbe') e ovviamente i PNG hanno un'opinione di te molto diversa...
Sto droppando il gioco dopo una 15ina di ore.. All'inizio non mi dispiaceva... Ora però sto in una missione della questline principale dove dopo aver ucciso tutti i ribelli presenti in una fortezza sono passato ad un nuovo schema dove ho ucciso tutti i ribelli (identici) presenti in una fortezza (identica alla prima) al che quando sono passato allo schema successivo dico "daje che ora magari cambia qualcosa" e invece no, di nuovo ribelli (identici) in una fortezza (identica alle seconde due).
Boh pure Icewind Dale puntava tutto sul pew-pew bang-bang però le aree e i mostri erano variabili... Qua dopo un po' diventa una palla mortale.
Mollato pure io per sopraggiunta noia.
Io invece sono a circa 30 ore e proseguo volentieri.
Molto meh come dungeon crawler, l'ambientazione è molto "fantasiosa" e meno curata di un PoE (anche se ha comunque un atmosfera ed un feeling che me la fanno apprezzare molto), i compagni di viaggio passabili ma nulla di eccezionale.
I dialoghi, le fazioni e le tante scelte me lo stanno comunque facendo piacere molto come gioco, anche se c'è stato un calo nell'atto 2.
Edit: ho inziato l'atto 3, mamma mia gli sviluppi della trama
Ultima modifica di Harlequin; 09-12-16 alle 12:52
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aka Non Solo FalloutOriginariamente Scritto da chepe
Tyranny mi sta deludendo: grafica piacevole, personaggi interessanti, dinamiche legate al party notevoli...ma 80% testi da leggere, 20% gameplay.
Mi spiego. Non riesco proprio a digerire lo squilibrio tra i (lunghi) momenti dedicati ai dialoghi, e i (brevi) momenti dedicati all'eplorazione e/o al combattimento. Almeno il gioco è onesto fin dal principio, quando alla stregua di un libro-game ti introduce nel mondo di Terratus, ma nonostante la piacevolezza di trama e scrittura mi è capitato più volte di avviare, "giocare" una mezz'oretta passandola solo a chiacchierare con il signor Taldeitali del più, del meno, del diviso, del per, delle radici quadrate, dei logaritmi, delle frazioni, del tempo, della politica, degli ultimi programmi tv, del nuovo disco degli Alice in Chains, del traffico, ecc...ed uscire dal gioco una volta esaurita l'ultima opzione di dialogo disponibile (operazione che, troppo spesso, richiede di tornare più volte sugli stessi argomenti alla ricerca dell'ultima domanda che ancora non hai posto al tuo interlocutore).
Questo squilibrio rende Tyranny un gioco lento, piacevole ma lento.