Originariamente Scritto da
tomlovin
Non ho capito che c'entra, tutto questo.
La domanda era: dove ce li vedi, gli elementi per dire che è un problema psicologico? Hai detto che per te è preponderante ma... in base a cosa?
Poi, CR7 che faceva da parafulmine... a che? E' sempre stato uno che va per i cazzi suoi, non mi pare che si sia mai assunto particolari responsabilità per i risultati insoddisfacenti della squadra.
Ah, tanto di cappello al Milan per il lavoro fatto ma quest'anno hanno preso pure Giroud e gli hanno dato il terzo stipendio della rosa.
Alla faccia della politica dei gggiovani.
Ma è proprio di questo, che sto parlando
.
Kean rientra nella definizione di "giovani di prospettiva"? Di gente che farà parte della "base della rosa dei prossimi anni"?
No, perchè a me quella sembra la definizione di un Chiesa, di un De Ligt o di un Locatelli. Come fa, Kean, a essere considerato uno che farà parte della Juve del futuro? In base a che considerazioni (a parte la carta d'identità)?
Sul discorso-ingaggi, tranquillo che con Caputo (ma è giusto un nome a caso) avresti pagato ancora meno
.
Certo, magari tra 1 o 2 anni avresti dovuto sostituirlo: ma parliamo di sostituire una riserva, mica di "rifare un reparto" (quando mai il ritiro o la cessione di una riserva implica rifare un reparto?). E per quest'anno poteva fare quel che si chiede a Kean, cioè di far rifiatare Morata ogni tanto.
Si parla di un giocatore che la Samp ha avuto in prestito per 0,5 mln e che riscatterà (se lo riscatterà) a 4 o 5.
Non è "futuribile"? Vero.
Esticazzi? Per quest'anno avrebbe tappato il buco del centravanti di riserva con una spesa irrisoria.
Cioè, la Juve quest'anno aveva davvero l'obiettivo di cominciare a pianificare il futuro? Con le pezze al culo come stavamo, dopo una stagione come la precedente (fuori agli ottavi di CL, casse dissanguate da Ronaldo)?
Per me è follia: devi spendere per il futuro quando hai i soldi da spendere, e puoi scegliere su quale giovane puntare.
Non quando stai con due spiccioli e di giovani ne puoi prendere UNO, che già conoscevi e che non è migliorato da quando lo hai ceduto.
Boh.