(Premesso che potresti anche avere ragione) Pensi di continuare a questo endorsement postando un aggiornamento ogni 30 pagine circa, o andrai diradando?
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Ho finito Altai, meh. Non mi ha preso nemmeno la metà di Q.
Sto finendo i racconti di Futbòl e nel frattempo ho iniziato la saga di Malazan :o (e non sto capendo molto delle prime pagine :bua: Ma vedo che è la norma.)
Anche io sto leggendo I giardini della luna.
A me aiuta molto questo: http://www.tor.com/series/malazan-reread-of-the-fallen/.
Leggo i riassunti e i commenti dopo ogni capitolo in modo da fare un ripasso di quel che è successo e poi a volte fanno notare cose che mi sono sfuggite.
Anche la wiki è utile.
Attento agli spoiler con la wiki. Molti sono in pagine a prima vista innocenti.
Complice il ponte, finito Furore
e, purtroppo, devo dare ragione a tutti, capolavoro :sisi:
Sei diventato comunista leggendolo :asd: ?
Se la risposta è no, leggilo di nuovo :sisi:
No
e ti dirò che non va nemmeno contro l'idea (vecchia di ormai 10 anni) che mi resta della Rivolta di Atlante della Rand; semplicemente due punti di vista opposti che ti insegnano che, come sempre, molto probabilmente la verità sta nel mezzo
Le correzioni capolavoro :sisi:
Ma vanno letti anche Libertà e l'ultimo Purity :snob:
Di amore si muore ma io no di Guido Catalano.
Carino, scorrevole, piacevole da leggere, per stile ricorda tantissimo zero calcare. Detto questo non so quanto sia davvero bravo e quanto il nuovo Gramellini/Volo, però boh, ho letto di peggio
Gramellini intendi Massimo? Che c'entra con Volo?
Non ho letto il libro ma talvolta i suoi articoli, paragonarlo a volo mi sembra davvero ingeneroso.
Mai letto niente di quello lì (brr) ma ho letto Fai bei sogni di Gramellini, che nel complesso è una lettura piacevole. Tuttavia è innegabile che lo stile di Gramellini tenda a stancare molto presto, ha una retorica alla Saviano solo un po' più dolce, poi i tentativi continui di strappare un sorriso con tante battute simpatiche dopo qualche sincera risata diventano pesanti. Si percepisce una certa mancanza di spontaneità in questa simpatia forzata; potrebbe anche essere dovuto al tenore drammatico della sua storia personale, come una sorta di schermo emotivo.
Visto che nella pagina precedente si è parlato parecchio di libri sul calcio, segnalo Addio al calcio di Valerio Magrelli, novanta mini racconti ironici o commoventi, a metà tra prosa e poesia.
L'estratto che mi ha fatto innamorare del libro:
Citazione:
5'
Giocare da soli col padre è un momento struggente, insostenibile. Quei pomeriggi di domenica, a fare due tiretti, mentre una radiolina gracchiava i risultati. Non mi sono ancora ripreso. Ma se quell’ora di scambi e di consigli mi fa venire ancora il groppo in gola, devo esserle grato per quanto seguiva la nostra partitella. La luce andava via, veniva il freddo, e allora, accaldati e tremanti, ci infilavamo in un antico caffè nei pressi di Villa Borghese. Era un ritrovo d’altri tempi, con vetri molati e legno alle pareti, camerieri vetusti e gran gelati. L’hanno spazzato via, quel vecchio bar, con le ruspe, il tritolo, i caterpillar. Hanno voluto raderlo al suolo, in un cantiere orrendo che sembrava Baghdad. Quell’unico nido, caldo e luminoso nelle tenebre, che ci aspettava la domenica sera.
Ho letto l'introduzione, la premessa ed il primo capitolo della biografia di Napoleone di L. Mascilli MIgliorini; la prima è di un verboso che non vi dico, la premessa son giusto tre pagine inutili, il primo capitolo è stupendo, riesce davvero a trasmettere l'enormità del personaggio sin dagli anni giovanili nel rapporto con la Francia e la sua Corsica :sisi: