del resto, i mostri di Lovecraft dormono da eoni, e mai si risveglieranno, quindi mi pare giusto che provi invidia per un mostro vivo e vegeto e che voglia mettere a dormire pure lui.
del resto, i mostri di Lovecraft dormono da eoni, e mai si risveglieranno, quindi mi pare giusto che provi invidia per un mostro vivo e vegeto e che voglia mettere a dormire pure lui.
Figo, sembra molto meglio dell'altra volta.
Peccato che gli attori sembrino di rara cagneria. Magari sarà una tamarrata divertente.
Bravissimo! [cit.]
Non solo perché è lovecraftiano. L'ho apprezzato perché riesce a mettere su un pazzesco senso del mistero. Una pagina tira l'altra spinto dalla curiosità di vedere cosa capiterà. Non è come altri romanzi di King dove se pure c'è mistero non è a questi livelli. Senza dubbio giova l'ambientazione, la classica regione isolata e abbandonata che cova un segreto e richiede un'indagine.Ho anche capito perchè piace a Gargacoso (è la cosa più lovecraftiana che abbia mai letto di King.)
Poi l'ho apprezzato per lo stile, che per me qui sfiora l'alta letteratura (il che trattandosi di King è una specie di miracolo).
Peccato nel finale scada nelle solite kinghiate (la statuetta che
è una barzelletta). Ma tutto il resto è così massiccio e di qualità che mi ha permesso di chiudere un occhio sulle cazzate.
Un giorno dovrò rileggerlo, anche se purtroppo mancherà il fascino della scoperta.
Rileggendo It ultimamente ho trovato un grossissimo difetto/perplessità nella parte degli adulti.
Also, l'attentato di Manchester è un Mr. Mercedes che ce l'ha fatta
Ultima modifica di Chiwaz; 23-05-17 alle 17:00
Vabeh, questo è se vogliamo un buco di trama, non una delle tue seghe stilistiche
Vedrete che ci sarà qualcuno della stampa che romperà i coglioni, della serie "l'attentatore leggeva King"
--------------------------------------------------------------------
MyBlog: Solo x Gioco - Racconti di un Giocatore in Solitario
--------------------------------------------------------------------
Since 12-07-2002 +4.719 messaggi
--------------------------------------------------------------
"The man in black fled across the desert and the
gunslinger followed." Stephen King - The Gunslinger
--------------------------------------------------------------
L'avevo scritto anche io prima, tutta la parte sulla coerenza dei poteri di It fa acqua da tutte le parti.
Vogliamo parlare del licantropo tenuto a bada dalla polvere per starnutire? Ma che è?
Ultima modifica di Hellvis; 24-05-17 alle 08:20
diamine gente, ma l'avete anche riletto?
It si nutre delle paure dei bimbi, trasfromandosi nei loro peggiori incubi, ma può anche essere "sconfitto" dalle loro convinzioni: se uno crede che la polvere per starnutire possa fermare un licantropo, e ci crede davvero, lo ferma
Perché però Beverly viene solo spaventata dalle voci nei tubi mentre un altro bambino delle nuove vittime viene uccise nel proprio bagno in modo simile?
Insomma non è chiaro perché a volte it fa sul serio e altre volte no.
No non è così.
Da bambini i Perdenti fanno qualcosa per sfuggire a It. Stan col libro per gli uccelli, Mike si difende a sassate, Eddie non ricordo se per sfuggire al lebbroso gli aveva tirato con l'inalatore o che. Bill e Richie usano la polvere e la pistola contro il lupo mannaro. Da adulti non succede. E' It che semplicemente desiste.
- - - Aggiornato - - -
Beverly
"When the Dream Creature waves, sometimes I wave back!" "What doesn't kill you, makes you... stranger."
花は桜木人は武士 - hana wa sakuragi, hito wa bushi - tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
animeList - Backloggery - AO3
Di nuovo, quello lo so, e non c'entra.
Io parlo del giro per Derry da adulti.
E' uno dei motivi per cui dico che King fa pessimo fantastico.
Ora, passi in It (che non si sa di che genere vuole essere), ma la cosa accade anche in Salem's lot, dove uno pseudoprete dice una preghiera e in due righe esorcizza la casa.
Negli autori classici la magia era qualcosa di serio, di difficile da attuare, e quindi altrettanto difficile da debellare. In King basta crederci appena e bum, funziona tutto. Siamo nel regno dei cartoni della Warner