T.Flight Hotas 4 – Recensione

Per quanto al momento sia disponibile un solo gioco per sfruttare un HOTAS su PS4 – più precisamente il T.Flight Hotas 4 oggetto di questa recensione – ciò non vuol dire che non ne valga la pena. War Thunder di Gaijin Entertainment è uno dei migliori F2P sulla piazza anche al di fuori del genere specifico, su PC come su PlayStation 4, ed è meritoriamente aperto a diversi livelli di simulazione e a un approccio più o meno verosimile ai controlli. Per lo stesso motivo, l’uso di una periferica come il T.Flight Hotas 4 è più che giustificata e, anzi, può esaltare le caratteristiche del gioco in diversi ambiti. Il riferimento è ovviamente alle battaglie “realistiche” e alle ricostruzioni single player di noti scenari, come la Battaglia d’Inghilterra, Pearl Harbour e tanti altri eventi bellici della WWII, in Europa come nel Pacifico.

Il ché risulta allegramente paradossale, se pensiamo che lo strettissimo parente su PC, il T.Flight Hotas X, può essere considerato il fratellino più accessibile – e, appunto, più arcade – di bestioni come il Warthog dello stesso produttore o il Saitek X52, ben più costosi nonché dotati di un numero di pulsanti e levette maggiore, di display dedicati e, in generale, di caratteristiche adatte alle simulazioni “dure e pure”, accurate fino all’ultimo comando. Tuttavia, Thrustmaster è stata ben attenta a concentrare il risparmio su componenti relativamente sacrificabili, come il rivestimento esterno (interamente in plastica, a parte l’anello di fissaggio sotto lo stick) o il numero di tasti, lasciando a livelli più che buoni il comfort per la posizione delle mani e la meccanica interna dei comandi.

CONTROLLO DEI CIELI

Personalmente ho avuto modo di provare il suddetto modello PC, rilevando come le caratteristiche di base – e così le qualità – siano rimaste esattamente le stesse. In quel caso cercavo un modo poco costoso per giocare a Elite Dangerous con un HOTAS, nella versione VR del gioco (con controlli molto simili nel cockpit 3D), mantenendo comunque una buona risposta dei controlli e una sensazione di “solidità” diversa da quella di un gamepad. Il gioco di Frontier non è al momento disponibile su PS4, ed è anzi un’esclusiva della concorrenza, ma ha in comune con War Thunder la totale compatibilità con i nuovi visori per la realtà virtuale, compreso il futuro headset di PlayStation VR. In effetti, la gamma di giochi compatibili con il T.Flight Hotas 4 potrebbe espandersi proprio in questa direzione, parallelamente alla ricerca di gameplay e controlli dedicati capaci di superare, o anche integrare, l’uso di PlayStation Move in realtà virtuale.

T Flight Hotas 4_recensione

Thrustmaster è stata ben attenta a concentrare il risparmio su componenti sacrificabili

Sia come sia, senza spostarci troppo in avanti, la periferica presenta dettagli che la rendono allo stesso tempo duttile e molto piacevole nella fruizione. Innanzitutto va evidenziata la doppia soluzione per il joystick e il throttle, che possono essere agganciati l’uno all’altro, ottimamente integrati anche nel design estetico (nonché perfetti per chi ha problemi di spazio), oppure disposti a una certa distanza tra loro per offrire maggiore comodità, con una disposizione più classica per chi è solito servirsi di questi accessori. Sotto la base è pure presente un incavo per arrotolare il filo tra le due componenti, quando sono accoppiate, in modo che i perfezionisti dell’ordine possano farlo totalmente sparire.

I tasti sono 15 in tutto – compresi i pulsanti Opzioni, PS e Share – ognuno con l’icona corrispondente del DualShock 4 e una perfetta integrazione in War Thunder. Come potete osservare nell’immagine qui sopra, dalla parte del throttle troviamo l’attivazione dei flaps, dello zoom sugli obiettivi e delle visuali disponibili (davvero perfetta, in relazione ai controlli, quella interna agli abitacoli), oltre ai pulsanti continui del timone di direzione (rudder); il joystick, invece, presenta nel grilletto frontale le mitragliatrici di bordo (o altre armi contestuali, in caso di visuali dedicate), nella parte dorsale e posteriore lo sgancio di bombe/missili; infine, la levetta Hat è appena a fianco, preposta al movimento della camera o alla mira delle postazioni multiple sui bombardieri.

Piuttosto precisa, al di là del gioco specifico, la risposta meccanica dei controlli: inizialmente l’impressione è opposta, specie nei combattimenti serrati, ma con un po’ di pratica è possibile dosare gli assi e la rotabilità a 360° della “cloche” per controllare al meglio il velivolo, e soprattutto riceverne in cambio la corretta sensazione di peso, con una spinta di ritorno meno “giocattolosa” rispetto al pad, in fase di imbardata come di rollio dell’aereo. Ottima la corsa del throttle divisa in due porzioni, con un piccolo scatto al centro, così da trovare facilmente la posizione di riposo della leva (nel caso di giochi come Elite Dangerous, su PC) o la velocità media del motore.

LE PICCOLE COMODITÀ DEL PILOTA

T Flight Hotas 4_recensionePollice alto anche per il design, non tanto per lo stile estetico, fin troppo aggressivo e “cartoonesco”, quanto per la forma piacevolmente ergonomica delle leve. Giocando a Elite Dangerous sono solito appoggiare il dorso dell’avambraccio all’incavo del throttle, come un rilassato camionista dello spazio, e in ogni caso la mano si adagia sulla leva raggiungendo comodamente il timone e il tasto della mappa, oppure i pulsanti per il blocco degli obiettivi, i flaps e lo zoom delle visuali nella parte laterale destra. La situazione è ancora migliore sul versante dello stick, perfettamente modellato e ben saldo nel rialzo per il pollice, con una comoda base su cui appoggiare il dorso della mano e lasciar riposare il polso. Importante e opportuno il peso complessivo del T. Flight Hotas 4, in particolare nelle basi, capace di restituire un ulteriore impressione di solidità. L’unico appunto che posso fare, peraltro molto relativo, è legato alle esperienze con colleghi ben più costosi, in cui il livello di programmabilità è maggiore (dettaglio praticamente inutile su console) e il movimento delle leve risulta ancora più fluido e leggero.

Va detto che il T.Flight Hotas 4 è compatibile anche con sistemi Windows, a patto di scaricare gli appositi firmware dal sito del produttore, e tuttavia il suo acquisto è particolarmente vantaggioso su PlayStation 4, per l’ovvia assenza di rivali e, soprattutto, per i bonus legati in bundle a War Thunder, disponibili solo su PSN. In particolare, il codice riportato all’interno della confezione dà diritto a un modello di caccia sperimentale, l’americano XP-38G (parente strettissimo del P-38, rivoluzionario velivolo del 1939), ai boost di esperienza e risorse di una settimana Premium e, infine, a 500 Aquile Dorate da spendere in aerei e potenziamenti. Il prezzo di 79,99 euro non è comunque trascurabile, per quanto corrisponda alla metà dei più costosi modelli PC, ma lo è anche la sensazione di realismo sugli aerei da guerra di War Thunder, o su qualsiasi altro velivolo nel futuro di PlayStation. Il resto sta a voi.

VOTO 8

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